STORIOVAGANDO

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A spasso lungo il Novecento attraverso i luoghi e le memorie del territorio

Cartolina storiovagando bozza 5

C’è una forte connessione tra il territorio e la storia, tra lo spazio e la memoria.
I luoghi sono testimoni del passato anche laddove le tracce della storia non sono chiaramente visibili.
Spesso attraversiamo strade, sentieri, piazze, ignari di ciò che essi hanno da raccontarci.
E invece a volte basta uno sguardo, l’attenzione ad un dettaglio per immergersi nelle vicende che gli spazi fanno riaffiorare.

La nostra regione è stata al centro di alcuni momenti chiave del Novecento, ne porta ferite e tracce, più o meno visibili.
Riappropriarsi degli spazi che ci circondano significa attraversarli consci di ciò che hanno visto e di ciò che sono stati. Dar loro un nuovo significato.

Il progetto StorioVagando propone delle passeggiate in cui lasceremo parlare i luoghi, individueremo i segni della Storia e ricostruiremo le tante storie famigliari e individuali.
Aprendoci a prospettive diverse, accompagneremo il nostro vagare a letture, brani, testimonianze, per far parlare davvero il territorio nella sua complessità, nel suo intreccio di storia e memoria.

In questa prima edizione, StorioVagando propone tre temi e tre spazi differenti, che ci aiuteranno a sviscerare alcuni tra i nodi principali della storia del Novecento:
1. Ospedale partigiano di Franja\Slovenia
2. Topografie della memoria a Gorizia / storia di un confine mobile;
3. La porta di Sion: storia di Trieste e della sua comunità ebraica
Per ogni itinerario visiteremo alcuni luoghi simbolo, ne indagheremo le forme e la loro relazione con il passato, ne faremo emergere le storie e i diversi punti di vista.

GORIZIA Topografie della memoria / storia di un confine mobile

Data: Domenica 18 settembre
Percorso: Giardini Pubblici-Trgovski Dom / via Roma – ex Comando nazista / Piazza Vittoria / Galleria Bombi / valico del Rafut / valico San Gabriele / Piazza Transalpina
Punto e ora di ritrovo: Parcheggio in piazza Cesare Battisti ore 10.00
Durata: 3h
Costo: 10 euro

Qual è la storia e il destino di una città di confine? Quali le vicende di un territorio da sempre spezzato e conteso?
A Gorizia, spazio liminare e sfaccettato, il Novecento è arrivato come un uragano, segnandone le sorti, ma soprattutto, modificandone dal vivo il territorio.
Durante la visita ad alcuni luoghi simbolo della città, sosteremo presso le stazioni del “Museo diffuso dell’area di confine”, primo esempio in Italia di museo transfrontaliero a cielo aperto.
Ci fermeremo ad ogni totem e, attraverso la fruizione di una serie di contenuti multimediali cui potremo accedere semplicemente con lo smartphone o il tablet, ascolteremo e vedremo le interviste di coloro che quel territorio l’hanno vissuto sul serio, osserveremo le fotografie dell’epoca e ricostruiremo le modalità attraverso cui la storia ha modificato spazi e contesti.
Come cambia il volto di una città di confine, il suo perimetro, la conformazione degli spazi urbani, la geometria del territorio? E in che relazione si pongono rispetto allo sviluppo storico?
Mai come a Gorizia la capacità di leggere il territorio diventa possibilità di comprendere meglio parte del nostro passato.

OSPEDALE PARTIGIANO DI FRANJIA / resistere al nazifascismo

Data: Domenica 12 ottobre
Percorso: Sentiero che conduce alle baracche dell’ospedale, sulle orme dei partigiani che trasportavano i feriti all’ospedale / visita alle baracche dell’ospedale
Punto e ora di ritrovo:
Durata: 3h
Costo: 10 euro

Quale fu la specificità della resistenza nell’area di confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia? Come collaborarono le due resistenze? Cosa accadde a partire dal 1941 con l’occupazione tedesca e italiana della Jugoslavia?
La visita all’ospedale partigiano di Franja aiuterà a sciogliere alcune di queste domande e fornirà il contesto utile per approfondire il tema della resistenza al nazifascismo nelle aree di confine.
L’ospedale inoltre, luogo di grande suggestione e interesse, offre uno straordinario esempio di resistenza attiva di un’intera comunità, di mutuo soccorso tra individui che collaborarono assieme in nome della libertà

TRIESTE / La porta di Sion: i luoghi della comunità ebraica

Data: Domenica 30 ottobre
Percorso: Piazza Ponterosso / Teatro romano / Ex ghetto ebraico / Piazza Unità / Piazza Oberdan / Tempio israelitico / Museo ebraico Carlo e Vera Wagner
Punto e ora di ritrovo: via Rossini (davanti Palazzo Gopcevich) ore 10.00
Durata: 3h
Costo: 10 euro

A partire dall’istituzione del porto franco, la città ha accolto al suo interno numerose comunità, che hanno collaborato allo sviluppo di quell’anima cosmopolita per cui spesso Trieste viene ricordata. Tra queste, la comunità ebraica ha legato indissolubilmente il suo destino a quello della città, contribuendo a crearne la ricchezza sia economica che culturale. Simbolo della complessità e della multiformità della città, la comunità ebraica ha cresciuto al suo interno lingue, tradizioni e provenienze diverse, quasi a riflettere, come in uno specchio, l’orizzonte multiculturale di Trieste. Motore e catalizzatore della nascita della borghesia triestina, la comunità è stata attore e protagonista della crescita culturale e commerciale del capoluogo.
Attraverso la visita ai luoghi della storia e della tradizione ebraica, ricostruiremo le principali tappe del Novecento triestino e cercheremo i segni del rapporto tra la città e la minoranza ebraica. Incroceremo letture e memorie dei testimoni dell’epoca, ridaremo voce ai luoghi, li faremo rivivere e faremo un tuffo nell’identità ebraica, per capire un po’ di più del carattere controverso e prismatico di Trieste.

Iscrizioni

Per tutti i percorsi è richiesta la prenotazione, scrivendo a

segreteria@quarantasettezeroquattro.it

MEMOBUS // Corso di formazione e viaggio a Cracovia-Auschwitz

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Comprendere e raccontare la Shoah \\ Corso di formazione e viaggio a Cracovia-Auschwitz

Che cos’è Memobus?

È un viaggio, ideale e materiale, attraverso una parte della storia del Novecento.

Un percorso formativo di approfondimento sulla Shoah che si compone di due parti, indispensabili una all’altra: una prima parte introduttiva di indagine storica e, a seguire, il viaggio vero e proprio. A partire da Cracovia, percorreremo gli itinerari che hanno segnato la storia della comunità ebraica polacca, fino alla visita ai campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz I e Auschwitz II – Birkenau.

DSC_0425Quale ruolo ha oggi, nel discorso pubblico, il tema della Shoah e del genocidio degli ebrei? Come ricordiamo? Cosa ricordiamo? Come si è costituita la memoria del passato e come essa ha influito nella costruzione della nostra identità collettiva?

A partire da questi e altri interrogativi analizzeremo testi, fonti, immagini, ascolteremo testimoni e cercheremo di proporre qualche risposta. O continueremo a chiederci, a dibattere, a riflettere sul passato e sul presente.

Perché la ricerca nasce dalle domande e dagli interrogativi: è a partire dai dubbi che si cresce.

Cercheremo di capire, e soprattutto, di uscire dalla mera contabilità delle vittime, dalla prospettiva matematica che nasconde la molteplice varietà di vite e di esperienze che compose il panorama ebraico, fatto di lingue e culture diverse. Ma fatto soprattutto di volti, di nomi, di esistenze.

Storia e memoria

Parete di foto copia low

Se è vero che oggi il ricordo della Shoah è centrale nel discorso pubblico, grazie anche all’istituzione della Giornata della Memoria, col passare degli anni si corre il rischio che la “celebrazione” prenda il sopravvento sulla riflessione e la reale conoscenza e comprensione dei fatti accaduti.

Il progetto Memobus, propone il viaggio sui luoghi della memoria a Cracovia, Auschwitz, Birkenau non semplicemente come un modo per commemorare le vittime, ma come un’esperienza formativa posta al centro di un percorso di comprensione storica che sia in grado di fornire gli strumenti critici e le categorie di analisi per interpretare un evento storico che rischia di “sfuggire ad ogni immaginazione”.

Se inserita all’interno di un percorso in cui si intrecciano fonti, interpretazioni storiografiche e testimonianze, la visita ai campi di concentramento diventa realmente un’occasione per arricchire la propria comprensione del passato e per stimolare il dibattito sul presente.

Memobus offre dunque un percorso articolato e strutturato, che si compone di momenti diversi che concorrono a riportare una varietà di sguardi e approcci indispensabili a tradurre la complessità degli eventi storici.

Percorso formativo

La parte preliminare al viaggio si compone di sei incontri, alcuni di approfondimento storico, altri tematici, che sono propedeutici ad affrontare il viaggio a Cracovia-Auschwitz.

Gli incontri inizieranno a fine settembre e, con cadenza bisettimanale, arriveranno fino a dicembre.
Il progetto è organizzato in collaborazione con ANPI di Trieste e La Cappella Underground / Mediateca di Trieste

I primi tre incontri saranno specificatamente storici:

Verrà introdotta una periodizzazione degli eventi utile a collocare secondo precise coordinate spazio-temporali la Shoah. Verranno illustrate le dinamiche precedenti allo sterminio degli ebrei, che ad esso hanno condotto, e affronteremo un’analisi comparata dei casi italiano e tedesco. Ci si soffermerà poi sulle tappe dello sterminio e sulla progressione che condusse dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite. Proveremo a proporre alcuni spunti di analisi provenienti da recenti ricerche internazionali, in grado di arricchire lo stato attuale degli studi italiani sulla Shoah.

Analizzeremo le interpretazioni che alcuni intellettuali europei diedero della Shoah, e i suggerimenti su come leggere il presente alla luce del genocidio degli ebrei. In particolare ci accompagneranno le riflessioni di Hahhan Arendt e di Zygmunt Bauman. Approfondiremo il legame tra genocidio e cultura europea e capiremo come la Shoah si inserisce nel panorama culturale europeo e come, di esso, ne fu un prodotto.

Per l’analisi dei fatti ci serviremo di immagini storiche che ci aiuteranno a sciogliere alcuni nodi tematici e a comprendere le modalità attraverso cui la Shoah venne rappresentata all’epoca, per mano dei nazisti, di alcuni prigionieri e degli alleati. Scorreremo anche alcuni lavori fotografici successivi che ci suggeriscono possibili chiavi interpretative ed elaborazioni culturali del genocidio.

Il quarto e quinto incontro si presentano come due focus tematici/metodologici di approfondimento.

Nel primo si leggerà la Shoah attraverso la narrativa e i graphic novel, di carattere memorialistico e non, per ragionare sulla possibilità e le modalità con cui raccontare ciò che appare difficile, se non impossibile, anche solo immaginare.

Verranno illustrate alcune pietre miliari della letteratura sula Shoah e alcune delle pubblicazioni recenti più interessanti. Saranno letti e analizzati dei brani e verranno proposti percorsi bibliografici e tematici che includeranno libri, fumetti, film.

L’incontro successivo si focalizzerà sulle forme di resistenza ebraica, del caso di Varsavia ma non solo. Cercheremo di smontare il luogo comune secondo cui gli ebrei vennero condotti allo sterminio come “pecore al macello”. Analizzeremo la specificità ebraica prima della Shoah, distinguendo l’ebraismo dell’Europa centrale da quello orientale.

Il sesto appuntamento sarà dedicato all’incontro con un testimone diretto. Per noi il rapporto tra storia e memoria è centrale nella ricerca e nei percorsi tematici che proponiamo. Mettersi in ascolto è una delle prime modalità che aprono alla conoscenza e al confronto e quindi alla crescita e alla comprensione.

Le memorie dei singoli acquisiscono tanto più valore quanto più complesso risulta essere il contesto storico che stiamo indagando. Ci permettono, nel caso specifico della Shoah, di abbattere il muro di cifre che spesso accompagna il discorso sullo sterminio, di uscire da una mera concezione matematica e di ridare un volto e un nome ai protagonisti di quella storia.

Per ulteriori approfondimenti clicca Qui

Calendario degli incontri

Gli incontri propedeutici al viaggio si svolgeranno quasi in parallelo nelle città di Udine e Trieste, nella giornata di martedì in orario tardo-pomeridiano, dalle 17 alle 19.

UDINE

Scuola superiore dell’Università di Udine, Palazzo Di Toppo-Wassermann, via Gemona 91

I incontro – 27 settembre

II incontro – 11 ottobre

III incontro – 25 ottobre

IV incontro – 8 novembre

V incontro – 22 novembre

VI incontro – 6 dicembre

TRIESTE  

Mediateca di Trieste, via Roma, 19 – 34132 Trieste

I incontro – 4 ottobre

II incontro – 18 ottobre

III incontro – 2 novembre

IV incontro – 15 novembre

V incontro – 29 novembre

VI incontro – 13 dicembre

Come iscriversi

Per iscriversi al corso di formazione è sufficiente:
• compilare il modulo che trovate QUI
• inviare, assieme al modulo compilato, copia del bonifico della sola quota d’iscrizione di 50 euro a segreteria@quarantasettezeroquattro.it

IBAN IT86V0200812400000101174360
Causale: Corso di formazione Memobus
Destinatario: Associazione Quarantasettezeroquattro

Viaggio – Programma indicativo

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Il viaggio è il proseguimento del percorso di formazione affrontato nei mesi precedenti.
È necessario, dunque aver frequentato almeno quattro dei sei incontri formativi per poter partecipare al viaggio.

Primo giorno

6.00: Partenza da Trieste.

13:00 Arrivo a Budapest.

14.00-14.30: Pranzo.

15.00-19.00: Visita al quartiere ebraico

19.00-20.00: Cena

Secondo giorno

6.00: Partenza da Budapest.

13.00: Arrivo a Cracovia e pranzo

14.00 – 16.00: Tempo libero per visita alla città, sistemazione in albergo e pranzo.

16.00 – 18.30: Visita guidata al quartiere ebraico Kazimierz.

20.30: Cena comunitaria.

Terzo giorno

9.00 – 13.00: spostamento in corriera al Museo Schindler e visita al museo; visita all’ ex ghetto ebraico; a conclusione, breve attività di condivisione                                      e rielaborazione

13.00 – 15.30: Pranzo e tempo libero.

15.30 – 19.00: Piazza del Mercato

20.30: Cena

Quarto giorno

7.30 – 8.30: Spostamento al campo di Auschwitz 1.

9.00 – 13.00: Visita guidata al campo di Auschwitz 1.

14.00 – 18.00: Visita al campo di Auschwitz 2 Birkenau.

19.00: Rientro a Cracovia.

20.00: Cena.

Quinto giorno

07.00 –  08.00: Colazione

08.00 – 09.30: Suddivisione in gruppi di lavoro e riflessioni sulla visita a Cracovia, Auschwitz e Birkenau; momento di restituzione e rielaborazione

09.30 – 10.00: Check-out e partenza da Cracovia

13.00 – 13.45: Pranzo al sacco/autogrill

19.00 – 19.30: Cena al sacco/autogrill

22.00 – 22.30: Arrivo

Partecipanti

Memobus è aperto a tutti coloro che sono interessati ad approfondire il tema della Shoah, a insegnanti, bibliotecari, educatori, studenti universitari.

Il costo indicativo complessivo del percorso è di 380 euro a persona (4 notti in albergo + colazione, pasti esclusi) che possono variare a seconda del numero di partecipanti e della disponibilità di camere doppie o singole.

Chi siamo

Alessandro Cattunar

è dottore di ricerca in Storia Contemporanea (Firenze-Napoli) e ha conseguito un titolo di perfezionamento in “Media education: media, storia, cittadinanza” presso l’Università Cattolica di Milano. Attualmente è borsista all’Università di Padova e presidente dell’Associazione Quarantasettezeroquattro di cui cura la progettazione e il coordinamento scientifico delle attività didattiche. Ha partecipato a due corsi di specializzazione in Storia della Shoah organizzati dal Mémorial de la Shoah di Parigi nella capitale francese e a Berlino.

Silvia Antonelli

è laureata in storia contemporanea con una tesi sul rapporto tra ebrei militanti e PCI. Ha proseguito le ricerche indagando i legami tra ebraismo e sinistra italiana, allargando il campo di analisi al confronto con lo stato di Israele e allo studio delle forme di antisemitismo contemporaneo. Ha frequentato numerosi seminari sulla religione e le tradizioni ebraiche, oltre ad un biennio di studi di ebraico moderno ed ebraico biblico. Ha frequentato il Seminario di formazione per insegnanti sulla Shoah organizzato dal Memorial de la Shoah di Parigi.

Per informazioni

Silvia Antonelli
Cell: 3287848282
segreteria@quarantasettezeroquattro.it

In collaborazione con

ANPI DI TRIESTE

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LA CAPPELLA UNDERGROUND / MEDIATECA DI TRIESTE

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