VUOTO A RENDERE

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UN PROGETTO IN PARTECIPAZIONE CHE VALORIZZA TOLMEZZO E I SUOI BENI COMUNI

Il comune di Tolmezzo promuove il progetto “Vuoto a rendere” gestito dall’associazione Quarantasettezeroquattro in collaborazione con la classe IV Linguistico del liceo G. Marchi.

 

Costituzione, beni comuni e democrazia sono al centro del dibattito pubblico e politico degli ultimi anni. Attorno a questi tre princìpi ruotano le fondamenta del nostro sistema di cittadinanza e si gioca il futuro stesso del paese.

Tre ambiti legati l’uno all’altro dal filo rosso della partecipazione, principio sancito e promosso dalla nostra stessa costituzione.
Conoscere i dettami costituzionali e i meccanismi che regolano i processi democratici, indagare il significato di beni comuni, individuare le modalità di azione e partecipazione diretta alla vita pubblica, consentono di innescare processi di democrazia diretta e hanno ricadute concrete sulla vita dei singoli cittadini e delle comunità di appartenenza.

Come declinare, dunque, il tema della partecipazione all’interno di una piccola comunità?

Gli studenti della IV linguistico G. Marchi di Tolmezzo sono diventati i protagonisti del progetto “Vuoto a rendere” all’interno del quale hanno avuto modo di riflettere sul tema dei beni comuni proponendo azioni di rigenerazione, rivalorizzazione e gestione di alcuni beni comuni cittadini degradati o in disuso: l’ex scuola Marchi, i gradoni dietro al teatro Candoni, la stazione dei pullman.

Le storie di questi luoghi verranno narrate attraverso i linguaggi del teatro, della fotografia e del video trasformandosi in uno spettacolo multimediale che intreccia narrazione, performance, spezzoni di interviste e utopia.
Lo spettacolo è stato presentato venerdì 17 febbraio all’auditorium Candoni di Tolmezzo; alle ore 11:00 per gli alunni delle scuole superiori della città e alle ore 20:30 per l’intera comunità.

Lo spettacolo

La locandina

LOCANDINA PORGETTO GIOVANI TOLMEZZO 2017
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partner diprogetto
Loghi Vuoto a Rendere

 

LA DIGNITA’ OFFESA

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Spettacolo Video-Teatrale

 

progetto a cura di: Alessandro Cattunar, Natalie Norma Fella
docenti referenti: Flavia Valerio, Francesca Turchetto
laboratori didattici e regia teatrale: Alessandro Cattunar, Natalie Norma Fella
video: Ruben Vuaran
sceneggiatura: Natalie Norma Fella
musiche dal vivo: Paolo Paron

Uno spettacolo di teatro multimediale / una ricostruzione della vicenda degli IMI durante la Seconda guerra mondiale / due storie di vita che si incontrano alla stazione di Artegna: un soldato di Rimini deportato dai nazisti e una ragazza che gli presta soccorso. La storia di Umberto Tamburini e Fides Jacuzzi.

In occasione della Giornata della Memoria 2016,
l’Associazione Quarantasettezeroquattro ha curato il progetto “I ragazzi ricordano la Shoah” coinvolgendo 40 studenti della Scuola secondaria “G.D’Artegna” di Artegna e 10 studenti dell’Istituto Magrini-Marchetti di Gemona.
Il progetto si proponeva di introdurre gli studenti alla storia dei totalitarismi, della Seconda guerra mondiale, delle deportazioni e delle resistenze con un approccio laboratoriale.

Nello specifico, si è posto al centro dell’attenzione la vicenda storica degli IMI, gli Internati Militari Italiani, deportati verso i campi di prigionia in Germania a seguito dell’Armistizio dell’8 settembre.
Le attività laboratoriali e di riflessione hanno preso spunto dalla biografia di Umberto Tamburini, oggi 94enne, originario di Rimini. Ai tempi del secondo conflitto mondiale Tamburini fu mandato militare a Fiume da dove, all’indomani dell’Armistizio, venne prelevato insieme a molti commilitoni per essere deportato nei campi di internamento a Berlino. Dopo una breve sosta alla Risiera di San Sabba il suo convoglio fece tappa alla stazione di Artegna dove un gruppo di donne si organizzò per prestare soccorso ai prigionieri, offrendo loro cibo e acqua. Durante la breve permanenza sui binari di Artegna i prigionieri ebbero l’opportunità di lasciar cadere dal vagone alcuni bigliettini con le loro generalità che vennero raccolti dalle donne di Artegna e recapitati alle famiglie, per far sapere che i loro cari erano ancora in vita e destinati a lunghi mesi di prigionia.
Umberto Tamburini sopravvisse al durissimo lavoro in diversi campi in Germania, da cui riuscì a fuggire per far ritorno a casa, a Rimini.

La storia di Umberto Tamburini e delle donne che gli prestarono soccorso durante la sua deportazione verso la Germania viene ricostruita attraverso un dialogo tra passato e presente, tra sguardi e punti di vista, tra videoproiezioni e reading sul palco.

40 d.T. Galateo per un terremoto

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Durata 40 minuti circa
Interpreti e Regia Natalie Norma Fella, Sara Rainis
Video Matteo Sabbadini
Supervisione al movimento Francesco Collavino
Prodotto da Associazione culturale Quarantasettezeroquattro e In\Visible Cities Festival
con il sostegno di Pim Off Milano e con il patrocinio del comune di Tolmezzo

Il progetto 40 d.T. prende le mosse da un esperimento mentale: cosa succede se
una carnica scappata in Francia per fuggire dal terribile Orcolat, e una lombarda che
nulla sa di quell’Orcolat, si ritrovano all’epicentro di una riflessione sulle “grandi
emergenze”? E cosa succede se, attraverso ricerche e interviste, quella carnica e
quella lombarda creano un manuale “for Dummies” (per negati) per prepararsi a una
catastrofe futura?
Due linee temporali guidano la ricerca delle due performer, che si pongono come
prime “dummies” cui il manuale è rivolto. Una linea tende al passato, per sconfiggere
la paura e il trauma trasmessi dalla generazione che ha vissuto il terremoto. L’altra
linea tende al futuro, per scoprire se l’immaginario della catastrofe possa agire
positivamente sulla generazione nata dopo il ’76.


Prossimo appuntamento in programma

Mercoledì 14 dicembre / ore 19.45 e 21.30
Teatro Nuovo Giovanni da Udine

In collaborazione con
la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine nell’ambito delle iniziative
NATALE 1976 – NATALE 2016
ricordare insieme per pensare al domani

Biglietteria on-line.

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Lo spettacolo è stato proposto in forma di prima prova a Gorizia durante In\Visible Cities 2016 e a Milano ospite di Pim Off

Trailer dello spettacolo

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WUNDERTRUPPE

Wundertruppe è un collettivo teatrale che nasce dalla volontà di Natalie Norma Fella
di mettere in dialogo gli artisti e i tecnici con cui collabora per la creazione dei suoi
lavori.
Da quest’idea nasce un gruppo compatto ma sfaccettato per formazione e attitudini, i
cui elementi creano combinazioni sempre nuove in base alla natura del progetto.
I primi lavori creati dalla WT sono 40 d.T. | Galateo per un terremoto e
Wunderkammer. Due direzioni molto diverse, una più vicina alla performance
multimediale, l’altra più vicina alla prosa contemporanea, ma che si incontrano
nell’uso espressivo del movimento e nella ricerca di un linguaggio personale capace
di indagare e raccontare l’interiorità dell’essere umano.

CHI SIAMO

Natalie Norma Fella
si diploma alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe
di Udine. Continua la sua formazione unendosi al gruppo di studio Fuoco alla Paglia,
che segue da alcuni anni e grazie al quale ha potuto approfondire un metodo di
lavoro ispirato a quello degli etjud di Vasiliev’. Dopo un’esperienza di compagnia con
Teatro delle QuattroeQuarantotto, conclusasi nel 2011, collabora con diversi gruppi
tra cui: Stivalaccio teatro, VicoQuartoMazzini, Instabile Quick.

Paola Aiello
si diploma alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.
Insieme a Natalie partecipa a diversi progetti: letture con musica dal vivo, spettacoli
di commedia dell’arte in collaborazione con Stivalaccio teatro, inoltre lavorano
insieme per altre compagnie tra cui VicoQuartoMazzini per lo spettacolo Sei
personaggi in cerca d’autore. Nel 2016 entra a far parte del progetto La rivoluzione è
facile se sai come farla.

Irina Lorandi
si diploma alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, lavora
con diverse compagnie e registi tra cui: Alessio Bergamo, Milena Costanzo e
Instabile Quick. Incontra Natalie nel 2014 durante i laboratori del gruppo di studio
Fuoco alla Paglia.

Sara Rainis
incontra Natalie alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di
Udine, dove si diploma. Continua il suo percorso di lavoro e formazione sotto la
guida del maestro Jurij Alschitz. Collabora con il collettivo Le foyer e fa parte del
collettivo internazionale gli Eredi.

Marta Lovato
si laurea in Economia e Gestione delle Arti all’università Ca’ Foscari di
Venezia, prosegue gli studi a Rotterdam con il master in Cultural Economics and
Entrepreneurship. Fa parte di WT in qualità di organizzatrice teatrale.

Hanno collaborato con WT
Francesco Collavino | danzatore
Benoit Felix-Lombard | attore, dj
Giorgio Pacorig | musicista
Paolo Paron | musicista, tecnico
Matteo Sabbadini | videomaker