CHI E’ IL MIO NEMICO?

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Rappresentazioni, narrazioni e propaganda, su chi sta dall’altra parte del fronte.

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IL PROGETTO

Il progetto intende coinvolgere studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia e dell’Ungheria in un percorso didattico-laboratoriale che ponga al centro dell’attenzione e della riflessione i meccanismi di invenzione e costruzione dell’immaginario sul nemico, focalizzandosi sui diversi mezzi di comunicazione, sugli espedienti narrativi e retorici. Sull’efficacia della propaganda ma anche sulla capacità delle persone di decostruire gli stereotipi.

Relativamente a questi temi, centrali per comprendere le dinamiche politiche psicologiche alla base della Grande guerra, si proporrà uno sguardo incrociato, capace di mettere a confronto gli opposti punti di vista: lo sguardo degli italiani sui nemici austro-ungarici e quello degli ungheresi verso i nemici italiani.
A partire dalla riflessione su una guerra lontana ormai cent’anni, la riflessione si sposterà sulle guerre in corso oggi, provando ad analizzare anche in questo caso le reciproche “narrazioni” relative al nemico. Oggi come allora la stigmatizzazione dell’avversario, i meccanismi di invenzione di un nemico che sia riconosciuto e riconoscibile in modo chiaro, rappresentano il punto di partenza fondamentale per il consolidamento dello stato di guerra.

I mezzi di comunicazione sono profondamente cambiati, sul piano quantitativo e qualitativo. Un secolo fa descrizioni, immagini, caricature, fotografie erano diffuse attraverso manifesti, cartoline, giornali di trincea, opere d’arte. Negli ultimi decenni la propaganda non solo ha invaso le TV, ma si sta sempre più spostando sul web e i social network, dove proliferano immagini, fotomontaggi, video sempre più elaborati.
I mezzi cambiano, e in parte anche i linguaggi, ma le “regole” che stanno alla base della costruzione e diffusione di un nemico credibile non sono, probabilmente, così diverse. Comprende queste narrazioni, i meccanismi retorici che le fondano, analizzarne il linguaggio, decostruirne gli stereotipi, rappresentano operazioni fondamentali per la comprensione delle guerre di ieri e di oggi.


 

LE ATTIVITÀ

Ai ragazzi delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia e dell’Ungheria saranno proposti workshop paralleli. All’interno degli Istituti coinvolti si svolgeranno lezioni partecipate sulle vicende della Grande guerra e sui meccanismi propagandistici del passato e attuali: i ragazzi saranno al centro di attività laboratoriali, di riflessione individuale e collettiva, di analisi di documenti e immagini. Con un approccio didattico improntato all’informalità e basato su tecniche di progettazione partecipata, dal brainstoriming all’elaborazione di mappe concettuali, al creative problem solving.


 

INTRODUZIONE E CONTESTUALIZZAZIONE

2 incontri

Gli incontri saranno dedicati a lezioni partecipate che avranno l’obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze di base relative alla Grande guerra e alla propaganda.
Si ragionerà sui meccanismi generali alla base della propaganda, validi nel passato come nella contemporaneità. Si analizzeranno, attraverso attività di gruppo, documenti di propaganda italiana e austro-ungarica.
Verranno poi forniti alcuni spunti di riflessione sulle guerre attualmente in corso e sulle dinamiche di comunicazione e propaganda relative al nemico, soffermandosi in particolare sull’uso dei social network.

RICERCA IN ARCHIVIO

1 incontro + attività da svolgere al di fuori dell’orario scolastico

I partecipanti saranno suddivisi in gruppi di ricerca.
Consigliati e coordinati dai docenti e dai responsabili del progetto avranno poi la possibilità di accedere ad archivi locali e regionali, oltre che a biblioteche e collezioni di famiglia col fine di ricercare materiali di diversa natura: immagini e scritti di propaganda, lettere, articoli di giornale. In cui si descrive il nemico. Tale ricerca sarà compiuta sia in relazione alla Grande guerra, sia in relazione all’oggi. In questo senso, a risultare ancora più interessante sarà l’attività di ricerca di materiali on-line, su database archivistici ma anche sui giornali on line e sui social network.
I gruppi saranno suddivisi a seconda del periodo analizzato e della tipologia di archivio.

ANALISI, RIELABORAZIONE, CONFRONTO

2 incontri

Ai ragazzi saranno forniti gli strumenti metodologici e critici per analizzare questi documenti, decostruirli e trasformarli. Attraverso attività laboratoriali di gruppo e momenti condivisi di brainstorming, gli studenti verranno condotti nell’analisi dei documenti trovati e nella compilazione di conclusioni complessive.
Come prodotto di questa elaborazione verranno create delle mappe concettuali e dei cartelloni, che aiuteranno a collegare il materiale selezionato alle riflessioni generali scaturite durante la restituzione. In questo modo verrà ricomposto un quadro generale globale che renderà fruibile e visibile sia il lavoro storico teorico che la pratica della selezione delle fonti.

LUOGHI DELLA MEMORIA

1 uscita in orario scolastico

Le uscite sul campo hanno dimostrato negli anni la loro efficacia: entusiasmano gli studenti, che hanno la possibilità reale di calpestare i luoghi studiati sui libri, e aiutano gli stessi a fissare le nozioni teoriche esposte in classe. I luoghi storici, inoltre, rappresentano un tassello importante per comprendere le narrazioni pubbliche e le dinamiche alla base della costruzione della memoria collettiva.
L’uscita di classe verrà concordata di concerto con gli insegnanti, tenendo conto dei singoli percorsi didattici sviluppati nelle classi.

INCONTRO/CONFRONTO CON GLI STUDENTI UNGHERESI

2 incontri in orario scolastico ed extrascolastico

Alla conclusione del progetto sarà organizzato un evento della durata di 4 giorni in cui una delegazione di studenti ungheresi si incontrerà con quelli italiani. Dopo aver visitato alcuni luoghi della memoria e siti museali sul territorio (San Martino, Brestovec, Museo De Henriquez, Musei provinciali di Gorizia) gli studenti ungheresi svilupperanno attività congiunte con quelli italiani, comparando le narrazioni diffuse nei rispettivi paesi, confrontandosi ed evidenziando parallelismi e differenze.
Durante tale incontro i ragazzi realizzeranno installazioni audiovisive attraverso cui raccontare al pubblico le immagini del nemico emerse da questo lungo percorso di ricognizione. Le installazioni audiovisive si presenteranno come “interviste doppie”, in cui su due schermi affiancati, si presenteranno due immaginari nemici, secondo gli stereotipi emersi durante la ricerca. Le immagini saranno proiettate su superfici riflettenti, affinchè il visitatore si possa specchiare sovrapponendo la propria immagine a quella della persona che parla nel video. Un modo originale e innovativo per creare immedesimazione e “smascherare” l’assurdità di queste rappresentazioni e le preoccupanti continuità tra la Grande guerra e i conflitti della contemporaneità.
Le installazioni audiovisive saranno rese fruibili, a ciclo continuo, negli atrii delle scuole coinvolte e in tutte le location che vorranno ospitarle.


 

OBIETTIVI

 Promuovere la conoscenza delle vicende legate alla Grande guerra attraverso lo sguardo della propaganda, superando una visione nazionale e promuovendo un approccio transnazionale, che metta a confronto i punti di vista italiano e ungherese;
 promuovere una più ampia riflessione e comprensione delle guerre, e in particolare quelle oggi in corso, attraverso un parallelismo con la Grande guerra. Al centro del confronto ci sarà il modo di descrivere e propagandare l’immagine del nemico; si affronteranno così temi centrali per l’educazione alla cittadinanza: la percezione dell’“altro”, la disumanizzazione, gli stereotipi nazionali ecc.;

 coinvolgere gli studenti in un lavoro attivo di “ricerca sul campo”, all’interno di archivi, biblioteche e musei: in tal modo si vuole potenziare lo spirito critico, il confronto diretto con fonti di diversa natura (documenti, illustrazioni, giornali di trincea, cartoline, manifesti) e l’originalità dei risultati ottenuti;
 promuovere il dialogo tra studenti italiani e ungheresi relativamente alle opposte memorie storiche della Grande guerra ma anche sulla situazione geopolitica contemporanea;
 coinvolgere i ragazzi in attività laboratoriali e di gruppo, che favoriscano la libera espressione delle idee e l’emergere delle specifiche competenze e interessi, promuovano le capacità di dialogo e confronto e portino all’elaborazione di un pensiero critico;
 offrire ai ragazzi competenze tecniche nell’ambito della comunicazione audiovisiva: l’utilizzo dei mezzi e codici della multimedialità rappresenta un modo per stimolare i ragazzi a comunicare le proprie riflessioni alla comunità dei loro pari attraverso linguaggi accattivanti e a loro famigliari;
 attraverso la realizzazione dell’installazione audiovisiva, disseminare i risultati in modo ampio e duraturo sul territorio e tra la cittadinanza, responsabilizzando i partecipanti in merito ai risultati che otterranno.


 

PARTNER

 Associazione Quarantasettezeroquattro
 Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione
 Io Deposito
 L’associazione Nagy Háború Kutatásáért
 Il Gruppo speleologico carsico

Contatti

www.quarantasettezeroquattro.it
segreteria@quarantasettezeroquattro.it
Referente: Silvia Antonelli – 3287848282 – silanto14@gmail.com