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LE VITE DEGLI ALTRI – VOCI E SGUARDI TRA LUOGHI DELLA MEMORIA E MEMORIE DEI LUOGHI

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MOSTRA MULTIMEDIALE

Musei Provinciali / Borgo Castello / Gorizia
9 marzo-15 aprile 2012

Dalla sala buia si sente arrivare il rumore del traffico cittadino e dei passi di pedoni sulla ghiaia. Entriamo. Sulla parete in fondo si vede scorrere la (poca) vita quotidiana che ogni giorno anima il Parco della Rimembranza di Gorizia. Le immagini ci circondano e ci assorbono. Per un po’rimaniamo quasi ipnotizzati dal lento incedere dei passanti. Poi ci rendiamo conto che dal soffitto della sala pendono quattro torce elettriche. Le prendiamo in mano e dirigiamo il fascio luminoso verso lo schermo. Improvvisamente la città di fronte a noi inizia a mutare, si trasforma. La luce della torcia si dimostra in grado di cancellare la Gorizia di oggi facendo emergere quella di ieri, quella di circa sessant’anni fa. Alcune linee architettoniche sembrano rimanere immutate, ma la vasta area del parco appare profondamente cambiata, nei suoi volumi, nei suoi spazi, ma soprattutto negli usi che i cittadini ne facevano, come emerge dai racconti di vita dei testimoni che ben presto si sono sostituiti al semplice rumore di passi. Si tratta di brevi testimonianze che fanno capire la molteplicità e la complessità degli eventi storici che hanno caratterizzato quel luogo, eventi vissuti e percepiti i modo diverso dalle differenti comunità che da sempre hanno caratterizzato il goriziano in quanto zona di frontiera.
Il “gioco” si ripete. Altri luoghi compaiono sullo schermo e altre testimonianze attestano la profondità e la stratificazione di memorie ad essi legate.
In questa installazione interattiva si trovano riassunti tutti i principali temi attorno a cui è stata pensata e strutturata la mostra multimediale “Le vite degli altri”.
Una prima riflessione riguarda il rapporto fra passato e presente e i segni della storia sul territorio. Se Gorizia come la vediamo oggi riesce a comunicarci alcune delle tappe fondamentali della sua storia è solo prestando attenzione alla dimensione lunga del cambiamento, e dei segni che questo ha lasciato nei racconti dei cittadini, che possiamo capire la complessa stratificazione di avvenimenti e di identità, ma anche di pratiche sociali, familiari e lavorative che l’hanno segnata lungo tutto il secolo. Non è solo la dimensione del mutamento a essere posta al centro dell’esposizione, ma anche il rapporto tra storia e memoria, tra memoria pubblica e ricordi individuali. Si tratta di modalità di conservazione e trasmissione delle esperienze estremamente differenti ma strettamente connesse. Come ricorda una famosa affermazione di Pierre Nora che apre la mostra: “Memoria e storia: lungi dall’essere sinonimi noi ci rendiamo conto che tutto le oppone. […] La memoria è un fenomeno sempre attuale, un legame vissuto nell’eterno presente; la storia una rappresentazione del passato. […] La memoria colloca il ricordo nell’ambito del sacro, la storia lo stana e lo rende prosaico”.
“Le vite degli altri”, partendo da queste riflessioni, cerca di calarle nella complessa realtà dell’area di confine tra Italia e Slovenia, dando loro una dimensione concreta, visibile e ascoltabile.
Nelle installazioni audiovisive e interattive che vanno a comporre il percorso espositivo, fonti normalmente utilizzate per la ricerca accademica – come le testimonianze orali, i film di famiglia e le fotografie – vengono lette e interpretate attraverso gli occhi e i linguaggi dell’arte contemporanea.
Soffermarsi ad ascoltare – ma soprattutto capire – “le vite degli altri”, le vite di coloro che abitano e hanno abitato sul medesimo territorio pur appartenendo a differenti comunità nazionali, linguistiche, politiche o culturali, si rivela una pratica estremamente utile per la comprensione del passato ma anche per la costruzione di un futuro comune all’interno del nuovo spazio europeo.
Le reazioni del folto pubblico che ha visitato la mostra  lo confermano: i goriziani sembrano ritrovarsi nelle testimonianze delle generazioni più anziane, nelle fotografie in bianco e nero e nelle immagini catturate dalle cineprese in Super 8. Sembra finalmente possibile ricostruire quel complesso mosaico di percezioni, emozioni, esperienze e contraddizioni che per diversi decenni sembrava difficile recuperare a causa di un discorso pubblico incentrato sulla forzata contrapposizione identitaria di marca nazionale o politica.
Come traspare dai racconti di vita dei testimoni conservati nell’archivio consultabile all’indirizzo www.stradedellamemoria.it, quasi tutti gli abitanti di Gorizia non potevano che identificarsi come goriziani, indipendentemente dalle lingue parlate, dalle ideologie di riferimento e dalla condizione sociale. È proprio la complessa interazione fra identità fluide e differenti percorsi di rielaborazione della memoria che viene posta al centro dalle quattro sale che compongono il percorso espositivo: gli sguardi di ricercatori e videomakers vanno ad interagire con quelli degli studenti del Polo Liceale e del Corso di Laurea Dams di Gorizia. Ne emerge un’analisi estremamente ricca e multisfaccettata degli eventi che hanno caratterizzato il territorio goriziano in dagli anni Venti fino alla caduta del confine.

 

La città e le vite degli altri (dall’introduzione alla mostra)

Il paesaggio urbano in cui viviamo è profondamente segnato dalla storia. Le tracce che gli avvenimenti lasciano sul territorio sono estremamente mutevoli e fugaci ma, soprattutto, sono soggettive: i luoghi assumono diversi significati, a seconda dello sguardo che li indaga.

Ogni persona costruisce e conserva una propria mappa mentale della città in cui vive o ha vissuto. Si tratta di schemi che prendono forma a partire dalle esperienze più rilevanti vissute nel passato, ma anche, e soprattutto, dal vivere quotidiano, dai gesti comuni e dalle abitudini. Ecco allora che per far emergere queste “città invisibili” diventa necessario soffermarsi sulle vite degli “altri”, conoscere i percorsi biografici dei singoli e le esperienze collettive vissute dai gruppi e dalle comunità, siano esse politiche, linguistiche, etniche o nazionali. Si può così riscoprire la ricchezza e la stratificazione di significati che ogni luogo, e non solo quelli istituzionalizzati, porta con sé.

Questa mostra nasce dalla volontà di fornire nuovi strumenti per far dialogare i goriziani di oggi con i goriziani di ieri, attraverso un confronto con la città e i suoi spazi, alla riscoperta delle memorie plurime che questi conservano, a volte celandole, a volte esplicitandole.

Per fare questo abbiamo deciso di soffermarci su tre fonti particolari: le interviste biografiche ai testimoni, i film di famiglia e le fotografie. Materiali di non immediata “lettura” che però, se interrogati attraverso i linguaggi dell’arte e degli audiovisivi, si dimostrano in grado di ri-creare spazi mentali che siano specchio delle memorie individuali o familiari, di specifici modi di vivere e percepire la realtà.

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La mostra è a cura dell’Associazione Quarantasettezeroquattro e dello Studio ennezerotre N!03.

Alla realizzazione delle singole installazioni hanno partecipato anche gli studenti dell’Università di Udine – Dams di Gorizia, gli studenti del Polo Liceale “Dante Alighieri” di Gorizia.

Con il sostegno di:

Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

GiovaniIdee

Provincia di Gorizia

In collaborazione con:

Musei provinciali di Gorizia

Università degli studi di Udine – Dams di Gorizia

Laboratori CREA e La Camera Ottica

Associazione Home Movies

Associazione Kinoatelje

Mediateca provinciale di Gorizia

Istituto Superiore d’Istruzione Statale “Dante Alighieri” – Gorizia

VISITA GUIDATA NELL’AREA DI CONFINE

Scuola media di Bedizzole (BS)

Il percorso prevede la visita dei luoghi più significativi in cui si reca testimonianza delle complesse vicende che hanno caratterizzato la storia Novecento nell’area di confine.

La proposta è strutturata in modo da alternare le visite ai luoghi con attività di contestualizzazione storica, riflessione attiva e coinvolgimento degli studenti attraverso attività laboratoriali.

Saranno coinvolti: storici esperti, educatori, testimoni diretti dei fatti, rappresentanti di associazioni  e comunità religiose.

L’intento principale è quello di far emergere la pluralità dei punti di vista, delle percezioni individuali e collettive degli eventi storici e le modalità di rielaborazione pubblica della memoria.


I traumi provocati dal rapido susseguirsi di tre regimi totalitari nell’area di confine tra Italia e Slovenia segnano tuttora profondamente le memorie dei diversi gruppi che la abitano. Le celebrazioni della memoria pubblica, pesantemente affetta dagli ideologismi del secolo scorso, dimenticano spesso i luoghi dove la Storia è avvenuta e il legame dei diversi gruppi con un unico territorio e il medesimo passato. Partendo dalla conoscenza di tale passato, attraverso i luoghi che emergono dalle memorie private dei testimoni dell’epoca, si è tracciato un percorso che intende mettere a confronto e legare in un itinerario coerente i luoghi della memoria pubblica con quelli dei ricordi privati, i simboli dell’identità nazionale con le narrazioni degli individui da cui traspaiono appartenenze plurime e fluide.

La complessità e la stratificazione degli effetti delle vicende del Novecento non verranno certo esaurite o chiarite del tutto durante queste giornate: s’intende, attraverso l’interazione diretta con la memoria dei luoghi, stimolare nuove modalità di riflessione sulle dinamiche di costruzione delle identità storiche dei cittadini e delle città.

Programma

Le tappe e gli orari previsti sono indicativi e possono essere variati e adattati a seconda delle esigenze.

2 MAGGIO
11.00 – 12.30 Visita al centro di Trieste: Piazza Unità, molo audace, ponte Rosso. 2 educatori 4704.
Pranzo libero.
14.00 – 14.45 Visita al Tempio serbo-ortodosso di San Spiridione (ed eventualmente Chiesa greco ortodossa di San Nicolò).
14.45 – 15.30 Attività di preparazione: “Trieste, l’ebraismo, la Shoah”. 2 educatori 4704.
15.30 – 16.00 Spostamento a piedi verso la Sinagoga.
16.00 – 17.00 Visita guidata alla Sinagoga. A cura della comunità ebraica.
Pausa
17.00 – 17.30 Spostamento in pullman alla Risiera di San Sabba.
17.30 – 18.45 Visita guidata alla Risiera. A cura di 4704 e delle guide della Risiera. Possibilità di che un ex deportato dell’ANED di Trieste faccia da guida e chiacchieri con i ragazzi.
18.45 – 19.45 Spostamento a Grado
Cena
3 MAGGIO
8.30 – 9.30 Attività di preparazione: “Trieste realtà di confine. Tra identità plurime, convivenza e scontri per l’appartenenza nazionale”  – Incontro con una realtà associativa locale.
9.30 – 10.00 Trasferimento in pullman al campo profughi di Padriciano.
10.00 – 11.00 Visita guidata al campo profughi e al Museo. 2 educatori 4704 e guida dell’Associazione degli esuli.
11.00 – 11.20 Spostamento in pullman alla Foiba di Basovizza.
11.20 – 12.00 Foiba di Basovizza. Attività di riflessione sugli eventi che seguirono la Seconda guerra mondiale e le modalità di rielaborazione della memoria. 2 educatori 4704.
12.00 – 12.10 Spostamento al memoriale dei fucilati sloveni.
12.10 – 12.30 Visita e riflessione critica. 2 educatori 4704.
Pranzo
14.00 – 15.30 Laboratorio didattico: “Le identità lungo il confine”.
15.30 – 16.00 Spostamento a Capodistria
16.00 – 18.00 Visita della città
Rientro a Grado
4 MAGGIO
8.30 – 9.30 Trasferimento in pullman a Gorizia.
9.30 – 10.30 Incontro con realtà associative di confine.
10.30 Parco della Rimembranza. – Attività laboratoriale: a caccia “dei segni della memoria”.- Resti del tempietto per i caduti.

– Monumento ai deportati in Jugoslavia.

Percorso a piedi dal Parco della Rimembranza a Piazza Transalpina – 2,6 km
11.30 Corso Italia – Caffè Garibaldi. – Ex sede del Cln.
11.45 Corso Verdi – Giardini pubblici. – Trgovski Dom: sede delle associazioni slovene distrutta dai fascisti.- Monumento a Enrico Toti.

– Monumento al milite ignoto.

Trasferimento al Castello di Gorizia
12.00 – 13.00 GRUPPO A: Visita al Museo della Grande Guerra.GRUPPO B: Pranzo/Visita al castello
13.00 – 14.00 GRUPPO B: Visita al Museo della Grande Guerra.GRUPPO A: Pranzo/Visita al castello
14.30 Piazza Vittoria (piazzetta XXVII Marzo). – Palazzo del Governo, ex sede del Governo Militare Alleato; la Piazza come luogo della memoria conteso: manifestazioni nazionali.
15.15 Ghetto ebraico. – Breve transito.- Sinagoga (da fuori).

– Scuola d’Arte: ex sede Gil (Gioventù italiana del littorio).

15.45 Piazza Transalpina. – Confine, Stazione Transalpina, Musaico in onore della caduta del confine.- Museo fotografico del confine.
16.30 – 17.15 Kostanjevica. – Spostamento in bus sulla collina della Kostanjevica; vista delle due città dall’alto; breve visita al monastero-ex luogo di prigionia fascista.
17.15 – 17.45 Nova Gorica – Centro. – Spostamento in bus in centro a Nova Gorica.- Pianta della città ipotizzata da Ravnikar.

– La piazza e il municipio socialisti.

17.45 – 18.30 Cimitero Ebraico a Rožna Dolina.
5 MAGGIO
8.30 – 10.30 Spostamento a Caporetto/Kobarid.
10.30 – 12.30 Visita alla città, al Monumento-Ossario, Trincee, Ponte di Napoleone.
Pausa pranzo.
14.30 – 16.00 Spostamento a Redipuglia.
16.00 – 16.45 Visita attiva al Sacrario. 2 educatori 4704.
16.45 – 17.15 Riflessione storica: “Le grande Guerra e la realtà di confine”. 2 educatori 4704.
17.15 – 18.00 Visita al Colle S. Elia. 2 educatori 4704.
Ripartenza

CONSUMO DI SUOLO E FUTURO DEL TERRITORIO

Proiezione del film documento: “Il Suolo Minacciato” di Nicola Dall’Olio

Gorizia, giovedì 31 marzo 2011

ore 15.00, Aula Magna del Polo Didattico e Culturale dell’Università degli Studi di Trieste a Gorizia

via Alviano 18

Interverranno:

Alessandra Marin, Facoltà di Architettura di Trieste

Adriano Venudo, Facoltà di Architettura di Trieste

Sonia Kucler, Legambiente Scuola e Formazione

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La proiezione è ospitata dal

Laboratorio di Progettazione Urbanistica 1A

docenti: Alessandra Marin, Adriano Venudo

collaboratore: Luca Del Fabbro Machado

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Per informazioni: gorizia@legambiente.fvg.it

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IL FILM. Wwf e Legambiente di Parma, in collaborazione con Il Borgo, Lipu e Città invisibili, hanno prodotto il film documentario “Il suolo minacciato”, che

sottolinea il valore inestimabile del terreno e fa proposte concrete per preservare questa risorsa di vita utile all’ambiente, all’uomo e all’economia

agroalimentare. E’ una zoomata sulla pianura padana, dove negli ultimi decenni si sono perduti migliaia di ettari di suolo agricolo a causa della dilagante

espansione urbana. Nella sola Food Valley parmense, lo sprawl urbano consuma un ettaro di terreno al giorno minacciando produzioni agroalimentari

d’eccellenza. Noti esperti (Edoardo Salzano, Luca Mercalli, Wolfgang Sachs, Carlo Petrini, Domenico Finiguerra) analizzano costi e cause del fenomeno per poi

proporre modelli alternativi di sviluppo urbano e di governo del territorio ispirati alle esperienze maturate in altri paesi, come la Germania e la Francia, ma anche

in piccoli comuni italiani.

IL REGISTA. Nicola Dall’Olio (Parma, 1969) ha conseguito un dottorato in ecologia e si occupa dei rapporti tra agricoltura e ambiente, di pianificazione

territoriale e di fonti energetiche rinnovabili per la Provincia di Parma. Il “Suolo minacciato” è il suo esordio nella regia cinematografica.

WORKSHOP INTERNAZIONALE “FORME VISUALI DEL PASSATO” – II SESSIONE

WORKSHOP INTERNAZIONALE

Forme visuali del passato. Narrare, mappare e visualizzare le memorie del confine italo-sloveno

Gorizia, Ottobre-Dicembre 2010

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PRESENTAZIONE

L’ obiettivo del Workshop è di fornire a un gruppo di studenti italiani e sloveni un’occasione di formazione e professionalizzazione in ambito comunicativo, museale e archivistico ponendo al centro dell’interesse le fonti audiovisive e la storia dell’area transfrontaliera.

Potendo contare sulla collaborazione sinergica di docenti e professionisti afferenti a diversi ambiti disciplinari e di diversa provenienza nazionale, gli studenti saranno messi di fronte alle numerose problematiche che lo studio di un area di confine e delle sue memorie presenta. Si cercherà, innanzitutto, di ragionare sulle “forme visive” che la memoria assume nelle sue diverse declinazioni: memoria pubblica, che si incarna in monumenti, luoghi del ricordo, memoriali; memoria collettiva, radicata nelle diverse comunità; e memoria individuale che elegge a “luoghi della memoria” spazi spesso dimenticati a livello pubblico. Ma la memoria si incarna anche in forme visive virtuali, trasmesse attraverso i diversi media (giornali, cinema, televisione, internet). Una parte del workshop sarà dedicata alla riflessione su queste tematiche, con particolare attenzione alle modalità narrative e alle relazioni sociali che sono alla base di ognuna di queste visualizzazioni. Una seconda fase, più laboratoriale e seminariale,  sarà dedicata all’individuazione delle forme di costruzione visiva del passato. I racconti dei testimoni e la storia narrata dalle fotografie e dalle immagini d’archivio saranno presi come materiali di partenza per una riflessione metodologica e una proposta realizzativa di forme multimediali, archivistiche e museali relative alle “memorie di confine”. Questo tipo di lavoro obbliga a tenere in considerazione problematiche di carattere storiografico ma anche comunicativo, architettonico, urbanistico e di design. Il progetto proposto, grazie alla collaborazione fra l’Associazione Quarantasettezeroquattro e la Visoka sola za dizajn – Accademia del Design di Lubiana, il Corso di Laurea DAMS di Gorizia, lo Studio di produzione Multimediale N!03 di Milano, l’Università di Lubiana e l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione, intende proporre questo tipo di approccio multidisciplinare.

Gli studenti, inoltre, avranno la possibilità di collaborare attivamente alle diverse iniziative previste dal progetto quadro “Strade della memoria” che nei prossimi mesi verrà attuato nel goriziano.

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MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Il corso è organizzato dall’Associazione Quarantasettezeroquattro con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e prevede un massimo di 30 iscritti (15 italiani e 15 sloveni).

È possibile partecipare anche a una sola delle sessioni previste.

La quota di partecipazione è di 50 euro per tutte le sessioni o di 30 euro per una sola.

Alla fine del Workshop verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per iscrizioni compilare il modulo allegato e inviarlo entro l’8 novembre 2010 all’indirizzoinfo@quarantasettezeroquattro.it

Per informazioni:

info@quarantasettezeroquattro.it

tel. Alessandro Cattunar – 338.14.11.435

SCHEDA DI ISCRIZIONE II e III sessione (.doc)

PROGRAMMA II e III sessione (.pdf)

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Organizzato con il contributo di

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I SESSIONE (Conclusa)

Corso di Formazione “Imparare a registrare: memorie, tecnologie, archivi”

Obiettivi:

­       Introduzione alle fonti orali e al loro utilizzo nello studio di un’area di confine;

­       Studio delle metodologie e delle tecniche di registrazione audio-video;

­       Elementi di catalogazione, digitalizzazione e archiviazione delle fonti audiovisive;

­       Riflessioni e discussioni sulle modalità di lavoro da adottare nell’Archivio della Memoria del goriziano.
La sessione è a cura di Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Stefania Ficacci (AISO); Piero Cavallari (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi) e Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana)

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II SESSIONE (9-10 novembre)

Visualizzare la memoria, Agire sulla città


La sessione è a cura di Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro) e Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana).

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Programma

9 novembre

ore 09:00 – 13:00

Mappare le memorie, mappare la città: le relazioni tra storia, fonti audiovisive e strutture urbane.

Alessandra Marin (Università di Trieste)

ore 14:30 – 19:00

Disegnare nuovi modi per vivere insieme – L’esperienza di Ljubljanatopia

Nina Mrsnik (The mobile workshopgroup – Lubiana)

10 novembre

ore 9:30 – 13:00 (ore 11:30 – 12:00 pausa)

Realizzare un museo della memoria. Multimedialità e interattività.

Paolo Ranieri (Studio N!03 – Milano)

ore 15:00 – 19:00

Laboratorio – Mappare il confine e le sue memorie: Gorizia e Nova Gorica

Paolo Ranieri (Studio N!03 – Milano), Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana)

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A seguito della collaborazione dell’Associazione Quarantasettezeroquattro con l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG) gli iscritti alla II sessione del Workshop sono invitati a partecipare gratuitamente anche ad alcuni incontri della XVI International Summer School “Building International Cities”

8 novembre (ISIG, via Mazzini 13 – Gorizia)

ore 11:00 – 13:00

Presentation of the XVI International Summer School

Alberto Gasparini (ISIG Director)

Lectio Magistralis

International Relations in the Autonomous Region Friuli Venezia Giulia

Elio De Anna (Regional Minister for International Relations, Autonomous Region Friuli Venezia Giulia)

11 novembre (ISIG, via Mazzini 13 – Gorizia)

ore 09:00 – 13:00

Building international cities: international National Capital cities

Vatican city, Rome

(In corso di definizione)

Highly skilled migrants in Brussels: a case of a globalised Europe

Emanuele Gatti (IUIES Gorizia)

Internationalisation of Jerusalem

Menachem Klein (Bar-Ilan University, Israel)

12 novembre (Sagrestia degli Stucchi – Centro S. Francesco, Cividale)

ore 09:00 – 13:00

The diachronic internationality of small cultural cities

The sociological specificities of small cultural towns in the international relations

Laszlo Boros (University of Budapest, Hungary)

… quos scrupolosius dicere non attineat. Forum Iulii: a Roman municipality in Eastern Venetia.

Sandro Colussa (Gymansium of Cividale)

Cividale as Medieval capital city

Claudio Mattaloni (“Deputazione di Storia Patria per il Friuli” Historical society, Italy)

13 novembre (Town Hall of Gorizia, Piazza del Municipio, 1)

ore 09:00 – 13:00

International conference

How was and how is urban internationality built?

Building a metropolitan city: Trieste – Koper

Alberto Gasparini (ISIG)

The experience of Lille and its metropolitan area

Martine Aubry, (President of Lille Metropolitan Area, France)

İstanbul: an international city bridging past and present

Serpil Güdül (Gazi University, Turkey)

Building international cities: Gorizia-Nova Gorica

Guido Germano Pettarin, Town councillor of Gorizia

Internationalisation of Beirut

Khalil Al-Hayal (Director general of Lebanese Ministry of Interior and Municipalities, Lebanon)

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III SESSIONE (30 novembre – 1 dicembre)

“Le memorie cinematografiche: metodologie e tecniche di ricerca, recupero, catalogazione;  le modalita’ di valorizzazione”

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Obiettivi:

­       Introduzione alla teoria e prassi di analisi e recupero dei materiali cinematografici e video;

­       Studio delle memorie e della materialità del cinema a formato ridotto (cinema locale, familiare, amatoriale);

­       Metodologie e opportunità di ricerca in archivi e attraverso fonti locali;

­       Elementi di catalogazione, digitalizzazione e archiviazione delle fonti audiovisive amatoriali e familiari;

­       Riflessioni e discussioni sulle modalità, le opportunità e le strategie di valorizzazione della memoria familiare  e amatoriale cinematografica.

La sessione è a cura di Mirco Santi (Archivio nazionale del film di famiglia – Associazione Home movies), Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro).

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Programma

30 novembre

ore 09:00 – 13:00

Sessione Teorica: Metodologie di analisi e recupero dei materiali cinematografici e audiovisivi

La materia della memoria: teoria e tecnica della conservazione e del restauro cinematografico

Simone Venturini (Università degli Studi di Udine / La camera ottica – Film and Video Restoration)

Il cinema amatoriale e familiare: i formati ridotti e la memoria.

Mirco Santi (Università degli Studi di Udine / Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

Titolo da definire

Alessandro Bordina (Università degli Studi di Udine / IPPCVA)

Titolo da definire

Silvio Celli (Mediateca Provinciale di Gorizia “Ugo Casiraghi”)

ore 15:00 – 19:00

Sessione pratica

a cura di

Simone Venturini (Università degli Studi di Udine / La camera ottica – Film and Video Restoration)

Gianandrea Sasso (Università degli Studi di Udine)

Mirco Santi (Università degli Studi di Udine / Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

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1 dicembre

ore 09:00 – 13:00

Sessione Teorica: Catalogazione, accesso e valorizzazione

Titolo da definire

Karianne Fiorini (Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

Titolo da definire

Anja Medved (Associazione culturale Kinoatelje)

ore 15:00 – 19:00

Sessione pratica

Visione in sala e discussione di materiali audiovisivi

a cura di: Karianne Fiorini, Mirco Santi, Anja Medved

CONFERENZA STAMPA STRADE DELLA MEMORIA

Lunedì 28 giugno presso la sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto “Strade della memoria”.

L’incontro ha preso il via con i saluti e gli auguri di buon lavoro da parte del dott. Chiozza, membro del Consiglio direttivo della Fondazione CARIGO che sta attivamente sostenendo l’iniziativa, e da parte dell’Assessore provinciale Marko Marincic.

Duarante l’incontro, Alessandra Marin (Università di Trieste), Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Clara Abatangelo (Associazione Quarantasettezeroquattro) e Anna Di Gianantonio (Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione di Trieste) hanno presentato alla stampa e al pubblico le diverse iniziative che compongono “Strade della memoria”: Archivio della memoria; Topografia della memoria – Museo diffuso della città; Memobus transfrontaliero; Dalla città di villaggi alla città di città.

Alla conclusione degli interventi si è discusso con il pubblico e i giornalisti degli impatti positivi che tali progetti potranno avere sul futuro delle città di Gorizia e Nova Gorica e di tutto il territorio provinciale, soprattutto da un punto di vista culturale e di riqualificazione di alcune aree della citta. Luoghi della memoria che possono essere riattivati e resi nuovamente “vivi”, stimolando il confronto interculturale e intergenerazionale, attraverso la creazione di percorsi artistici, didattici e divulgativi.

ARCHIVIO DELLA MEMORIA DEL GORIZIANO. Conservare, catalogare, divulgare

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L’Archivo della memoria è on line.

Visita il sito www.stradedellamemoria.it !

Obiettivi

Il progetto di creazione di un Archivio della memoria del Goriziano intende sopperire all’attuale mancanza di un luogo e di un’istituzione di riferimento per quanto riguarda la raccolta e la conservazione di tutti i documenti – audiovisivi, sonori e cartacei – relativi alla memoria storica locale. L’Archivio vorrebbe configurarsi come un punto di coordinamento in cui far convergere le numerose iniziative volte alla raccolta e allo studio dei racconti di vita, delle testimonianze orali e, più in generale, di tutte le forme di memorialistica riguardanti il territorio goriziano.

In questa prospettiva, l’Archivio dovrebbe essere da un lato un luogo fisico in cui catalogare, digitalizzare e rendere disponibile al pubblico i materiali conservati seguendo criteri archivistici univoci e in linea con gli standard nazionali e internazionali. Dall’altro lato potrebbe configurarsi come un luogo “virtuale” di riflessione scientifica sulle problematiche relative all’analisi e all’utilizzo delle memorie all’interno delle ricerche storiografiche e all’interno delle iniziative di divulgazione più ampia. In questa prospettiva l’archivio vorrebbe da un lato essere una sorta di “garante” di un utilizzo non “partigiano” delle memorie e dall’altro un luogo aperto in cui stimolare la discussione e il confronto e in cui far convergere e interagire realtà diverse col fine di non disperdere energie, idee, materiali.

Attività previste

Le principali dell’Archivio, da svilupparsi in tempi e fasi differenti,  saranno:

proposta di standard comuni per quanto riguarda la registrazione, catalogazione e conservazione dei materiali;

raccolta di materiali relativi alla memoria: interviste audio, videointerviste, racconti di vita, diari, volumi di memorialistica;

catalogazione dei materiali secondo uno standard che verrà definito dopo un confronto con i principali enti nazionali operativi nel settore (Sopraintendenza archivistica, Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Associazione italiana di storia orale);

digitalizzazione dei documenti sonori e audiovisivi al fine di garantirne la conservazione nel tempo indipendentemente dalla conservazione fisica del supporto originale di registrazione;

–  conservazione dei materiali originali;

creazione di un’aula multimediale per la consultazione dei materiali da parte di singoli ricercatori e di gruppi;

organizzazione di attività volte alla divulgazione dei materiali, rivolgendosi in particolare alle scuole e alle università, proponendo percorsi guidati, attività laboratoriali e giornate di studio.