Articoli

ARCHIVIO DELLA MEMORIA

, , ,

L’Archivo della memoria dell’area di confine è disponibile all’indirizzo www.stradedellamemoria.it.

A cura dell’Associazione Quarantasettezeroquattro di Gorizia con il sostegno dell’Unione Europea (EACEA – Europe for Citizens – Action 4) e in collaborazione con la Provincia di Gorizia, la Provincia di Trieste, l’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione di Trieste, le Università di Udine, Trieste e Lubiana.

Scarica il pieghevole illustrativo (.pdf))

L’Archivio della memoria promuove la raccolta, la conservazione e la divulgazione di fonti orali e fotografie relative alla storia dell’area di confine tra Italia e Slovenia nel corso del Novecento.

L’Archivio raccoglie materiali documentari che, da un lato, consentono di ricostruire a più livelli le storie di vita individuali e collettive – valorizzando la molteplicità dei punti di vista – e dall’altro ci parlano dell’evoluzione e della trasformazione del territorio transfrontaliero.

Il portale multimediale intende rendere fruibile questo patrimonio di memorie, oltre che a studiosi e ricercatori, anche a un pubblico ampio e diversificato, proponendo un’interfaccia intuitivo senza rinunciare, tuttavia, al rigore dell’impostazione archivistica.

É possibile, infatti, consultare liberamente testimonianze orali (videointerviste e audio interviste) e fotografie catalogate secondo gli standard internazionali proposti dall’ICCD (Istituto centrale per il catalogo e il documento) e dall’ICBSA (Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi).

Il sito consente la fruizione interrelata dei diversi documenti: a partire da un racconto di vita si può leggere la trascrizione integrale (e in alcuni casi la traduzione), vedere/ascoltare una parte dell’intervista, consultare la scheda biografica del testimone, accedere a percorsi bibliografici mirati e visualizzare le fotografie donate dai testimoni.

L’Archivio, al cui coordinamento collaborano i principali enti che a livello locale e nazionale si occupano dello studio della memoria storica (AISO – Associazione Italiana di Storia Orale, Università di Udine, Trieste e Lubiana), vuole essere uno spazio di ricerca e conservazione dei materiali, ma anche rappresentare un’opportunità per la loro elaborazione in progetti di comunicazione, valorizzazione culturale, scambio con i cittadini e con coloro che sono interessati alla storia di questo territorio. In tal senso, intende configurarsi come punto di riferimento di una rete di progetti di ricerca, educazione e divulgazione articolati e coerenti. Una prima tappa in questa direzione è stata raggiunta con l’allestimento della Mostra multimediale “Le vite degli altri” (Musei provinciali di Gorizia 9 marzo-15 aprile 2012), in cui racconti di vita e fotografie sono stati elaborati all’interno di installazioni interattive.

Nelle sedi fisiche dell’Archivio della Memoria, presenti presso la Mediateca Provinciale di Gorizia e presso la Biblioteca pubblica France Bevk di Nova Gorica, sarà possibile consultare i materiali conservati sui supporti originali e nella loro completezza con l’assistenza di personale appositamente formato.

Le sedi dell’archivio si configureranno anche come centri di divulgazione operando, in collaborazione con le altre istituzioni culturali locali, nella realizzazione di attività temporanee o permanenti dedicate ai temi di ricerca di cui l’Archivio s’interessa.

L’Archivio della memoria si proporrà, infine, come un luogo di riflessione scientifica sulle problematiche relative all’analisi e all’utilizzo delle memorie all’interno delle ricerche storiografiche e delle iniziative di divulgazione più ampia.

In questa prospettiva, l’Archivio vorrebbe da un lato essere una sorta di “garante” di un utilizzo non partigiano delle memorie, e dall’altro un luogo aperto in cui stimolare la discussione e il confronto.

.

CAMPAGNA DI RACCOLTA DEI RACCONTI DI VITA
.
All’interno delle attività dell’Archivio della memoria è stata avviata una campagna di raccolta dei racconti di vita dei testimoni che hanno vissuto nel territorio transfrontaliero nel periodo compreso tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta.
Un gruppo di ricercatori qualificati è disponibile a intervistare tutti coloro che vorranno “donare” i loro ricordi al fine di mantenere viva la memoria della città.
Le  testimonianze saranno raccolte in formato audio o video.
L’obiettivo è quello di raccogliere e conservare i racconti di vita delle persone appartenenti ai diversi gruppi linguistici, politici e culturali, nella convinzione che sia importante ascoltare i racconti e i ricordi di tutti, non solo di coloro che hanno vissuto esperienze particolari o traumatiche.
.

PARTNER

Icbsa – Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (Roma)

Aiso – Associazione Italiana di Storia Orale (Roma)

Università degli Studi di Udine – DAMS di Gorizia

Università di Lubiana – Dipartimento di Storia

Museo nazionale di Storia Contemporanea – Slovenia (Lubiana)

ISIG – Istituto di sociologia internazionale di Gorizia

Associazione Palazzo del Cinema – Mediateca provinciale di Gorizia

CON IL SOSTEGNO DETERMINANTE DI

Unione Europea – EACEA Europe for Citizens – Action 4

Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

CON IL COFINANZIAMENTO DI

Provincia di Gorizia

Provincia di Trieste

.

CONTATTI

e-mail:

stradedellamemoria@gmail.com

tel:

Alessandro Cattunar (0039.3381411435)

posta:

Associazione Culturale Quarantasettezeroquattro – Corso Italia 182, Gorizia

web:

www.stradedellamemoria.it

www.quarantasettezeroquattro.it

Google+

(RI)PRENDERE LA MEMORIA

PERCORSI DI CONFINE TRA STORIA E AUDIOVISIVI

Il corso di è svolto presso l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Dante Alighieri” di Gorizia negli anni scolastici 2010-2011 e 2011-2012 e presso il Liceo Scientifico “Oberdan” di Trieste nell’anno scolastico 2011-2012.


Destinatari

Studenti degli Istituti d’istruzione superiore.

Premessa

Il progetto intende fornire alle scuole superiori un percorso didattico che affronti le problematiche relative alla storia dell’area di confine tra Italia e Jugoslavia (poi Slovenia) attraverso un coinvolgimento attivo degli studenti, dando loro modo non solo di conoscere i fatti, ma anche di riflettere in maniera critica, mettendosi in gioco in prima persona e rielaborando le conoscenze acquisite attraverso i linguaggi audiovisivi.

Il progetto prevede la realizzazione di due percorsi paralleli che confluiranno, alla fine, nella realizzazione di un prodotto audiovisivo che sarà integrato all’interno dei percorsi del costituendo “Museo diffuso della memoria” di Gorizia (progetto realizzato dall’Associazione Quarantasettezeroquattro in collaborazione con le Università degli Studi di Trieste e di Udine e con la Provincia di Gorizia).

Il primo percorso, di carattere storico, intende utilizzare i racconti di vita dei testimoni e il confronto diretto con i “luoghi della memoria” come punto di partenza per un dialogo intergenerazionale e interculturale che porti a riflettere sulle caratteristiche di un’area di confine come quella in cui viviamo e sulle possibilità e modalità di convivenza e scambio tra diversi gruppi etnici, linguistici e culturali. Attraverso le memorie dirette dei testimoni, si cercherà di stimolare l’interesse dei giovani verso un passato complesso, fatto di conflitti ma anche di interazione e condivisione (di spazi, esperienze, amministrazioni) fra diverse popolazioni e culture. Mantenere viva e attiva la memoria degli eventi può aiutare a comprendere meglio traumi, talvolta, ancora vivi nella memoria della popolazione: il totalitarismo fascista e la snazionalizzazione, persecuzione e deportazione della popolazione slovena e croata, il periodo di dominazione nazista, i 40 giorni di amministrazione jugoslava con le persecuzioni che ne seguirono e l’instaurazione di quel confine che diventerà il primo pezzo della “cortina di ferro”.

Lezioni frontali, discussioni di gruppo, confronto con i testimoni e viaggi nei luoghi della memoria permetteranno agli studenti di approcciarsi ai complessi eventi che caratterizzano l’area in cui vivono e di comprendere alcune delle dinamiche principali attraverso un coinvolgimento diretto e attivo.

Il secondo percorso, fortemente interconnesso al primo, coinvolgerà gli studenti in attività di espressione creativa audiovisiva. Verranno forniti agli studenti gli strumenti di base, sia teorici che pratici, per la comprensione e l’utilizzo consapevole di un linguaggio specifico e complesso come quello audiovisivo. Si intende introdurre gli allievi alle procedure fondamentali che consentono di ragionare e di comunicare “per immagini”. A questo scopo gli studenti dovranno apprendere le procedure linguistiche ma anche tecniche e operative che stanno alla base della realizzazione di un prodotto audiovisivo. Tale formazione troverà poi sbocco in un’installazione audiovisiva multimediale.

L’installazione sarà la naturale conclusione dei due percorsi. Infatti, i ragazzi saranno stimolati a riflettere in maniera “visiva” sui luoghi della memoria della città e sui racconti di vita ad essi legati. Impareranno a realizzare videointerviste ai testimoni e a riprendere in modo creativo gli spazi della città.

L’installazione così realizzata, frutto del laboratorio, confluirà all’interno del Museo diffuso, creando un positivo cortocircuito tra memoria, impegno e pratiche creative nel e per il territorio.

Obiettivi didattici:

Gli obiettivi didattici alla base del progetto sono:

  • Fornire gli elementi di base della storia dell’area di confine in particolare nel periodo 1943-1947.
  • Creare un dialogo e un confronto tra gli studenti e i testimoni diretti dei fatti.
  • Favorire una riflessione critica sui luoghi della memoria, sulla loro nascita e strutturazione e sulle dinamiche storico-politiche che ne stanno alla base.
  • Educare ad una visione critica ed attiva del testo audiovisivo, soprattutto di carattere storico, attraverso l’osservazione e l’analisi di frammenti filmici;
  • Assumere un preciso ruolo all’interno di una produzione audiovisiva al fine di imparare il lavoro di équipe;
  • Imparare a realizzare videointerviste ai testimoni;
  • Scrivere una sceneggiatura e girare prodotto audiovisivo per il “Museo diffuso della memoria”.
  • Stimolare i giovani ad una cittadinanza europea attiva basata sul rispetto di valori comuni pur nelle differenze culturali e religiose.
  • Favorire occasioni di confronto multiculturale e intergenerazionale che aiuti a prevenire atteggiamenti di intolleranza e di razzismo.
  • Comprendere i codici e la grammatica che fondano il linguaggio audiovisivo e confrontarli con gli altri linguaggi;

Attività

1.      INTRODUZIONE

Modulo A: STORICO Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO
– Storia e memoria: qualche definizione. – Che cosa è il cinema: arte, industria, tecnica, linguaggio.
– Memorie individuali, collettive e pubbliche – Le figure professionali del cinema: dalla scrittura alla post-produzione.
– Storia e memoria lungo il confine: un percorso tra eventi, luoghi della memoria e memorie dei luoghi (1920-2004).[Un percorso che affronterà le principali tappe della storia del Friuli Venezia Giulia attraverso immagini, video, letture e un dialogo continuo con gli studenti]

– Come si realizza un film: note sulle diverse fasi della realizzazione di un prodotto audiovisivo.- Cinema come strumento di ricerca, il cinema come arte, il cinema come mezzo di comunicazione.- Esercitazioni pratiche: scrivere e riprendere una scena.

2. IL CONFRONTO CON I TESTIMONI

Modulo A: STORICO Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO
– Come confrontarsi con un testimone: tra comunicazione empatica e ricerca storica; i rapporti intervistato-intervistatore; luoghi, metodi, improvvisazione; l’influenza delle tecnologie sulla testimonianza.
– Visione, analisi e confronto con alcune interviste videoregistrate: testimoni italiani e sloveni raccontano la loro vita durante il fascismo, la guerra e il dopoguerra. – Come effettuare una videointervista: gli aspetti visivi e quelli sonori.- Questioni tecniche e questioni “morali”.
– Confronto diretto con i testimoni: incontro con alcuni testimoni ex deportati politici nei campi di concentramento nazisti. – Prova di realizzazione di una videointervista.

3.      i luoghi della memoria

Modulo A: STORICO Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO
– Visita in alcuni luoghi della memoria.(I percorsi prevedono, a seconda delle scuole coinvolte, luoghi di Trieste o di Gorizia-Nova Gorica). – Riprendere i luoghi.- Dallo spazio reale allo spazio filmico.

– L’ambiente e la figura.

– La scala dei piani, angolazioni e movimenti di macchina.- Discussione e confronto:la memoria diventa pubblica; la retorica dei monumenti;

l’uso pubblico della storia; storia-memoria-identità.- Come effettuare le riprese in esterno: questioni di luce e di rumori.- L’organizzazione della troupe in esterno.

4.      PRODUZIONE E RIELABORAZIONE

Modulo A: STORICO Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO
– Riflessione sui legami fra storia e memoria, fra luoghi e testimonianze, fra storia e audiovisivi.- Individuazione di alcune macro tematiche riguardanti la storia dell’area di confine.
– Ideazione di un’installazione multimediale a partire dai luoghi della memoria e dai racconti dei testimoni.
– Scrittura del concept.- Scrittura della sceneggiatura. – Realizzazione di videointerviste a parenti, amici, conoscenti, testimoni “famosi”.- Riprendere la città, i suoi luoghi, le sue memorie.
– Montaggio e realizzazione tecnica dell’installazione

Luoghi e Materiali

Per il modulo storico è necessaria una normale aula con tv o videoproiettore. Per il modulo audiovisivo è necessaria una sala oscurabile con l’attrezzatura per la visione di film su nastro magnetico (VHS) o DVD e sufficientemente ampia, per le esercitazioni con la telecamera.

I docenti esterni metteranno a disposizione le seguenti attrezzature tecniche professionali:

– Telecamera professionale JVC 5001 con stativo.

– Microfono con giraffa.

– PC portatile

– Attrezzatura per il montaggio.

A cura di

Il corso è organizzato dall’Associazione culturale Quarantasettezeroquattro e prevede l’intervento di diversi docenti ed esperti nelle diverse fasi di avanzamento: storici, educatori, video maker, esperti in installazioni museali multimediali.

Gli esperti coinvolti hanno posto l’interazione tra ricerca storica, cittadinanza attiva e utilizzo dei linguaggi multimediali e audiovisivi al centro della propria attività di ricerca accademica e della propria attività professionale.

Durata

50 ore

MEMOBUS – PERCORSI EBRAICI

,

.

COMUNE DI FONTANAFREDDA /ASSOCIAZIONE CULTURALE QUARANTASETTEZEROQUATTRO /ISTITUTO COMPRENSIVO DI FONTANAFREDDA

PERCORSI NELLE MEMORIE DEL NOVECENTO

MEMOBUS – PERCORSI EBRAICI

27 marzo 2011

.

Il MEMOBUS si propone come un laboratorio mobile di educazione alla Storia e alla memoria delle Comunità ebraiche di Trieste e Gorizia. Verrà disegnata una mappa dei luoghi della memoria ebraica dell’area di confine e un autobus appositamente predisposto unirà in un unico percorso fisico ed educativo tali luoghi.

Il viaggio sarà un’occasione per confrontarsi, oltre che con i luoghi della memoria, anche con le memorie dei luoghi che emergeranno dai racconti di vita di alcuni testimoni, presenti lungo tutto il percorso. In questo modo, i partecipanti non si troveranno di fronte a concetti e teorie astratte, ma verranno stimolati attraverso l’interazione diretta dei fatti con gli spazi e le emozioni. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire come la storia degli ebrei abbia segnato profondamente il territorio, lasciando numerose testimonianze della presenza e delle attività svolte. Attraverso il confronto diretto con i luoghi e con le storie di vita, i giovani avranno la possibilità di conoscere non solo i terribili fatti legati alla deportazione e allo sterminio, ma anche le tradizioni, i riti, le usanze quotidiane. Ci si rapporterà così con la pluralità dei processi storici legati all’ebraismo, provando a superare la paura della complessità, della diversità, del silenzio e del dolore, che troppo spesso hanno portato a strumentalizzazioni, omertà, ingiustizie e violenze.

Viaggiare insieme “agli altri” e ai testimoni diretti dei fatti, in un’area dove permangono confini politici e ideologici – nonostante la caduta di quelli fisici – vuol dire creare una comunità viaggiante interculturale e intergenerazionale, che si confronti in nuovi spazi di dialogo, appropriandosi del territorio e di una comune identità europea.

Il viaggio è inserito all’interno del progetto “PERCORSI NELLE MEMORIE DEL NOVECENTO” in cui si è sviluppato un articolato piano di attività educative di preparazione e confrontocomprendente lezioni di esperti, momenti di riflessione guidata ed elaborazione attiva dell’esperienza attraverso il dialogo con i testimoni e l’immedesimazione.

Programma

 

Ore 8:15  – Partenza da Fontanafredda, Piazzale San Luca (Piscina)

Ore 10.00 – 11.30 TRIESTE: Museo Wagner e Sinagoga

Ore 12.00 – 13.30 TRIESTE: Risiera di San Sabba – Omaggio ai caduti a cura degli Alpini di Vigonovo e Fontanafredda

 

Ore 14.00 – 15.00 Pausa pranzo

Il pranzo, a cura del Comune di Fontanafredda, gentilmente preparato dagli Alpini è costituito da un cestino viaggio che sarà offerto ad ogni partecipante; esso è   composto da due panini (prosciutto o sopressa o formaggio latteria), una merendina, un succo di frutta, una bottiglietta d’acqua. Chi avesse esigenze diverse dovrà provvedere in autonomia tenendo presente che non sono previste soste agli autogrill.

Ore 16.00 – 16.30  – NOVA GORICA: Cimitero ebraico 

Ore 17.00 – 18.00  – GORIZIA: Quartiere ebraico e Sinagoga  e GORIZIA-NOVA GORICA: Piazza della Transalpina – Confine

Ore 19.30Arrivo a Fontanafredda

 

 

_____________________________________________________

 

 

 

I partecipanti al viaggio sono invitati all’

 

INCONTRO DI RIFLESSIONE SUGLI STIMOLI RICEVUTI

DURANTE IL VIAGGIO

 

Mercoledì 6 aprile 2011 – ore 20.00 – Centro La Risorgiva Fontanafredda

ARCHIVIO DELLA MEMORIA DEL GORIZIANO. Conservare, catalogare, divulgare

,

.

L’Archivo della memoria è on line.

Visita il sito www.stradedellamemoria.it !

Obiettivi

Il progetto di creazione di un Archivio della memoria del Goriziano intende sopperire all’attuale mancanza di un luogo e di un’istituzione di riferimento per quanto riguarda la raccolta e la conservazione di tutti i documenti – audiovisivi, sonori e cartacei – relativi alla memoria storica locale. L’Archivio vorrebbe configurarsi come un punto di coordinamento in cui far convergere le numerose iniziative volte alla raccolta e allo studio dei racconti di vita, delle testimonianze orali e, più in generale, di tutte le forme di memorialistica riguardanti il territorio goriziano.

In questa prospettiva, l’Archivio dovrebbe essere da un lato un luogo fisico in cui catalogare, digitalizzare e rendere disponibile al pubblico i materiali conservati seguendo criteri archivistici univoci e in linea con gli standard nazionali e internazionali. Dall’altro lato potrebbe configurarsi come un luogo “virtuale” di riflessione scientifica sulle problematiche relative all’analisi e all’utilizzo delle memorie all’interno delle ricerche storiografiche e all’interno delle iniziative di divulgazione più ampia. In questa prospettiva l’archivio vorrebbe da un lato essere una sorta di “garante” di un utilizzo non “partigiano” delle memorie e dall’altro un luogo aperto in cui stimolare la discussione e il confronto e in cui far convergere e interagire realtà diverse col fine di non disperdere energie, idee, materiali.

Attività previste

Le principali dell’Archivio, da svilupparsi in tempi e fasi differenti,  saranno:

proposta di standard comuni per quanto riguarda la registrazione, catalogazione e conservazione dei materiali;

raccolta di materiali relativi alla memoria: interviste audio, videointerviste, racconti di vita, diari, volumi di memorialistica;

catalogazione dei materiali secondo uno standard che verrà definito dopo un confronto con i principali enti nazionali operativi nel settore (Sopraintendenza archivistica, Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Associazione italiana di storia orale);

digitalizzazione dei documenti sonori e audiovisivi al fine di garantirne la conservazione nel tempo indipendentemente dalla conservazione fisica del supporto originale di registrazione;

–  conservazione dei materiali originali;

creazione di un’aula multimediale per la consultazione dei materiali da parte di singoli ricercatori e di gruppi;

organizzazione di attività volte alla divulgazione dei materiali, rivolgendosi in particolare alle scuole e alle università, proponendo percorsi guidati, attività laboratoriali e giornate di studio.

VOLUME E DVD

Memorie di confine: i racconti di vita tra riflessioni storiche e interventi sul territorio

Luoghi della memoria, archivi, nuovi media e percorsi espositivi

Prospetto riassuntivo

La monografia “Memorie di confine: i racconti di vita tra riflessioni storiche e interventi sul territorio. Luoghi della memoria, archivi, nuovi media e percorsi espositivi” vuole essere un’occasione di proposta e dibattito, una pubblicazione in cui raccogliere le riflessioni degli esperti di diversi settori – storici, archivisti, registi, video artisti, architetti – che hanno contribuito alla realizzazione di diversi progetti relativi alla “memoria del goriziano”.

Il volume vorrebbe essere un luogo in cui formalizzare gli studi e i percorsi che stanno alla base dei progetti proposti, mettendo in luce i molteplici livelli di analisi che devono essere presi in esame nel momento in cui si decide di confrontarsi con i racconti di vita dei testimoni, con i luoghi della memoria pubblica e privata, e con i ricordi – individuali, collettivi, ufficiali – legati a tali luoghi.

Una pubblicazione che analizzi in maniera multisfaccettata il problema della formazione, trasmissione e narrazione delle memorie in una particolare area di confine come quella che comprende Gorizia e Nova Gorica. Una riflessione che, a partire da una solida base storiografica, consenta di esplorare nuove piste di ricerca, basate soprattutto sulle fonti orali, che vedono la collaborazione di ricercatori provenienti da diverse discipline e da diversi contesti nazionali.

Ma il volume non intende proporre solo una riflessione teorica. Vorrebbe anche configurarsi come una sorta di “mappa-catalogo” dei percorsi espositivi e archivistici della memoria nel goriziano. In questo senso sono previsti interventi in cui si discuterà di questioni metodologiche relative alla creazione dell’“Archivio della memoria” e dei suoi possibili sviluppi; questioni tecniche e artistiche riguardanti l’interazione di fonti audiovisive, sonore, e fotografiche al’interno di installazioni multimediali e interattive; proposte e riflessioni sull’analisi urbanistica dei quartieri e i luoghi della città attraverso i racconti di vita.

Al volume potrebbe essere allegato un dvd in cui raccogliere una serie di filmati e contributi esemplificativi che aiutino a comprendere le analisi sviluppate nel volume, oltre a materiali che potrebbero essere utilizzati all’interno di percorsi didattici nelle scuole.

MEMOBUS TRANSFRONTALIERO. VIAGGIARE PER NON DIMENTICARE

In collaborazione con

Terra del Fuoco


.

.

.

Il progetto

Il MEMOBUS si rivolge innanzitutto ai giovani proponendosi come un laboratorio mobile di educazione alla Storia e alla cittadinanza a partire dalle molteplici memorie della zona di confine tra Italia, Slovenia e Croazia. Attraverso le testimonianze delle persone che hanno vissuto nel periodo della II Guerra mondiale e della traumatica definizione dei confini nel dopoguerra, si disegnerà una mappa dei luoghi della memoria pubblica e privata dell’area. Un autobus appositamente predisposto unirà in un unico percorso fisico ed educativo tali luoghi, segnati dalle violenze perpetrate dai diversi totalitarismi che si sono susseguiti.

Sono previsti tre tipi di tragitto, sempre preceduti da incontri di preparazione mirati:

mezza giornata: zona tra Gorizia e Nova Gorica;

una giornata: provincia di Gorizia e di Trieste, Gonars, Slovenia;

tre giorni: Gorizia, Trieste, Slovenia, Croazia (Jasenovac, Rab, Lipa).

Il viaggio sarà un’occasione per confrontarsi, oltre che con i luoghi della memoria, anche con le memorie dei luoghi che emergeranno dai racconti di vita di alcuni testimoni, presenti lungo tutto il percorso. In questo modo, i partecipanti non si troveranno di fronte a concetti e teorie astratte, ma verranno stimolati attraverso l’interazione diretta dei fatti con gli spazi e le emozioni. I ragazzi avranno l’opportunità di scoprire la pluralità dei processi storici legati a questo territorio, provando a superare la paura della complessità, della diversità, del silenzio e del dolore, che troppo spesso hanno portato a strumentalizzazioni, omertà, ingiustizie e violenze.

Così, si stimoleranno curiosità, interessi e passioni, che permetteranno di comprendere meglio il passato per superare i confini mentali che permangono, nel nuovo spazio europeo, anche dopo la caduta di quelli fisici. Per le nuove generazioni sarà un’occasione unica per vivere un’esperienza formativa finalizzata alla promozione di una cittadinanza attiva e consapevole all’interno della nuova Europa in costruzione.

.

Obiettivi e metodi proposti

I traumi provocati dal rapido susseguirsi di tre regimi totalitari nell’area di confine tra Italia, Slovenia e Croazia segnano tuttora profondamente le memorie dei diversi gruppi che la abitano. Le celebrazioni della memoria pubblica, pesantemente affetta dagli ideologismi del secolo scorso, dimenticano spesso i luoghi dove la Storia è avvenuta e il legame dei diversi gruppi con lo stesso territorio e lo stesso passato. Partendo dalla conoscenza di tale passato, attraverso i luoghi che emergono dalle memorie private dei testimoni dell’epoca, i giovani potranno sviluppare un senso d’appartenenza a un comune spazio europeo e contribuire al positivo processo di riconciliazione tra gruppi, che non può prescindere dalla conoscenza e dal riconoscimento delle altrui Memorie.

Viaggiare insieme “agli altri” e ai testimoni diretti dei fatti, in un’area dove permangono confini politici e ideologici – nonostante la caduta di quelli fisici – vuol dire creare una comunità viaggiante interculturale e intergenerazionale, che si confronti in nuovi spazi di dialogo, appropriandosi del territorio e di una comune identità europea.

I viaggi saranno inseriti in un ampio e ragionato piano di attività educative di preparazione e confronto che prevede lezioni di esperti, momenti di riflessione guidata ed elaborazione attiva dell’esperienza attraverso il dialogo con i testimoni e l’immedesimazione. Alcuni educatori accompagneranno i ragazzi durante il viaggio e, sfruttando anche i momenti di convivialità, stimoleranno continuamente l’interazione e la discussione a vari livelli all’interno dei gruppi.

Tutte le attività saranno svolte con il supporto di materiali appositamente predisposti che forniscano ai partecipanti strumenti critici e scevri da pregiudizi, per affrontare e comprendere l’intreccio di memorie di quest’area, riconoscendone la complessità come patrimonio fruttifero, e non più come ostacolo, per la costruzione di un futuro condiviso e ricco di possibilità per chi lo vivrà in quest’area.

.

Destinatari

Il progetto si rivolge principalmente agli studenti delle scuole superiori italiane, slovene e croate.

.

Impatto previsto

La mappa che comprenderà i luoghi emersi dalle memorie plurime dell’area di confine coinciderà con un’area nella quale sviluppare percorsi fisici ed educativi di conoscenza del territorio e dialogo interculturale tra i gruppi che la abitano. Il primo obiettivo del MEMOBUS è quello di far conoscere ai giovani la storia del territorio in cui vivono attraverso il contatto diretto con i luoghi che sono stati segnati dalla violenza dei totalitarismi. Una buona conoscenza del proprio passato consente di orientarsi tra le contrastanti posizioni che animano oggi il dibattito pubblico e di superare i rallentamenti che generano nel processo d’integrazione europea. La comprensione delle dinamiche storiche che hanno plasmato il territorio in cui si vive e di quelle che hanno selezionato a diversi livelli ciò che oggi viene ricordato è un’importantissimo strumento per andare oltre i conflitti di oggi e prevenire quelli di domani, pur preservando il patrimonio che si è ereditato dal passato. Attraverso un’analisi profonda dei processi di costruzione della memoria a livello locale, nazionale e transnazionale, è possibile comprendere le ragioni profonde che hanno portato alla costruzione di un’Europa unita dai valori fondamentali della comprensione e del rispetto reciproco. Seguendo questo percorso, si giunge naturalmente alla riappropriazione del territorio in cui si vive e al bisogno di maturare una consapevolezza identitaria più ampia e più ricca che costituisca il tessuto di una nuova società europea democratica, aperta e tollerante.

Questa nuova forma attiva della cittadinanza dei giovani, ha come sbocco naturale un impegno concreto nella società civile. Questo progetto intende facilitare l’interazione tra le istituzioni e associazioni italiane, slovene e croate facilitandone il coinvolgimento e la cooperazione per futuri progetti e azioni comuni. I giovani coinvolti avranno a disposizione una rete di partner che comunica in maniera fluida e propositiva: potranno popolarla nel prossimo futuro, coltivando i contatti che avranno creato e ampliandone le potenzialità.

L’approccio interdisciplinare, che prevede la collaborazione sinergica di diversi studiosi ed esperti educatori, appartenenti essi stessi ai diversi gruppi, ottimizzerà la gestione degli strumenti e delle risorse. Il laboratorio educativo che guiderà la riflessione che dal passato guarda al futuro, promuoverà il dialogo creativo tra diversi attori e l’elaborazione di metodi e approcci sempre più efficaci.

.

Programma dettagliato dei viaggi

VIAGGIO DA MEZZA GIORNATA

8:15 GORIZIA: Giardini pubblici, Trgovski Dom, Piazza Vittoria, Piazza della Transalpina, centro storico, Palazzo della Prefettura, Valichi di frontiera.

10.30 NOVA GORICA: Centro cittadino, Palazzo del Municipio, Ponte di Salcano 12.00:  KOSTANJEVICA : Monastero ex campo di concentramento fascista.

.

VIAGGIO DA UNA GIORNATA

8:15 GORIZIA: Giardini pubblici, Trgovski Dom, Piazza Vittoria, Piazza della Transalpina, centro storico, Palazzo della Prefettura, Valichi di frontiera.

10.40 REDIPUGLIA: Sacrario della Grande Guerra.

11.15 MONFALCONE: Parco Tematico della Grande Guerra.

12.30: Pausa pranzo

14.30 NOVA GORICA: Centro cittadino, Palazzo del Municipio, Ponte di Salcano 16.00:  KOSTANJEVICA : Monastero ex campo di concentramento fascista.

17.00: TRNOVSKI GOZD: Parco del Comitato di liberazione.

.

VIAGGIO DA TRE GIORNI

Primo giorno

ore 08.30: Partenza da Gorizia piazza Transalpina

ore 10.00: Arrivo a Trieste Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista in Italia con forno crematorio. Incontro con i testimoni

ore 13.00: Partenza per  Jasenovac (pranzo libero – sosta lungo il viaggio)

ore 18.00: Arrivo a Jasenovac: discussione e confronto.

ore 20.00: Cena e animazione.

Secondo giorno

ore 8.00: Colazione

ore 10.00: Jasenovac: visita al campo di prigionia e sterminio ustascia (1941-1945)– visita guidata del Memoriale

ore 14.00: Partenza per Rab

ore 19.00: Arrivo all’isola di Rab – inquadramento storico e discussione.

ore 21.00: Sistemazione per la notte e cena

Terzo giorno

ore 8.00: Colazione.

ore 9.00: Isola di Rab – visita guidata all’area del Campo di concentramento fascista.

ore 12.00: Partenza da Rab per Lipa.

ore 15.30: Arrivo a Lipa – visita al museo dedicato alle vittime della strage nazi-fascista avvenuta il 30.04.1944.

ore 17.00: Discussione e feedback.

ore 19.00: Partenza per l’Italia.

ore 21.30: Arrivo a Gorizia piazza Transalpina.

.

Associazioni proponenti


  • Associazione Culturale Quarantasettezeroquattro (Gorizia)

4704 gestirà l’implementazione del progetto in tutte le sue fasi, dal punto di vista organizzativo, amministrativo e promozionale, ponendosi al centro della rete dei partner coinvolti.

Grazie alla propria natura interdisciplinare e attraverso le relazioni e i contatti di cui dispone, renderà fluida ed efficace la comunicazione tra le istituzioni coinvolte, le associazioni partner e le scuole beneficiarie, ottimizzando il tempo e le risorse a disposizione del progetto e favorendone la visibilità sui territori coinvolti.

  • Terra del Fuoco

Si propone come braccio operativo durante tutte le fasi del progetto. L’associazione ha acquisito una pluriennale esperienza nell’educazione alla cittadinanza attiva attraverso il viaggio, la memoria e la testimonianza, maturandola a livello internazionale con le sei edizioni del progetto Treno della Memoria e a livello locale con la realizzazione del MEMOBUS a Torino, Aosta e Trento.

TDF offre al progetto tale esperienza in tutti i suoi aspetti: efficacia dei metodi di educazione informale elaborati, ottime capacità logistico-organizzative per la realizzazione dei viaggi con partecipanti internazionali, ottime relazioni e assidui contatti con le associazioni di ex-deportati, partigiani, esuli, storici orali e studenti.

.

Partner

  • Provincia di Gorizia – Assessorati alla pace e alla cultura
  • Center for International Relations and European Studies (CIRES)  – Slovenia

Il CIRES favorirà l’individuazione e il contatto di un grande numero di testimoni sloveni che narrino le loro esperienze agli studenti che partecipano ai viaggi. Fornirà inoltre assistenza di carattere amministrativo per coinvolgere le istituzioni scolastiche slovene e coordinerà le attività di traduzione dei materiali promozionali e didattici. Divulgherà e promuoverà il progetto e i risultati ottenuti tramite pubblicazione di saggi e articoli.

  • Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione (IRSML) – Trieste

Da molti anni, l’IRSML dedica una grossa parte della propria attività alla raccolta, alla conservazione e all’archiviazione di interviste audio e video registrate con i protagonisti e i testimoni internazionali del periodo storico che va dal ‘900 ai nostri giorni. Le fonti orali sono documenti fondamentali per le ricerche e le pubblicazioni edite dallo stesso Istituto. L’IRSML offrirà consulenza scientifica e metodologica al progetto e metterà a disposizione la propria biblioteca e il proprio archivio, fornendo le testimonianze sulle quali si lavorerà e gli studiosi che aiuteranno i partecipanti a contestualizzare storicamente le tematiche trattate prima e durante i viaggi.

  • Viaggiare i Balcani

ViB inserirà alcuni viaggi con il MEMOBUS all’interno dei propri programmi di viaggio formativi, permettendo a studenti trentini di conoscere le dinamiche di un’altra area transfrontaliera e di compararle con quelle della propria. Il progetto ne guadagnerà arricchendosi di diversi punti di vista rispetto a esperienze simili ma differenti, ampliando lo spazio e le possibilità di dialogo per i partecipanti.

ViB, inoltre, metterà in condivisione le migliori pratiche ed esperienze di collaborazione interconfinaria e interculturale acquisite, confrontandole con quelle dei partner perché se ne elaborino di sempre più efficaci e adatte ai tempi.

  • Aiso – Associazione Italiana di Storia Orale (Roma)

L’associazione fornirà consulenza scientifica sulle pratiche e le metodologie più adatte a inserire le testimonianze e i racconti di vita all’interno dei percorsi educativi basati sull’apprendimento informale e darà visibilità al progetto attraverso il suo sito web.

  • Inicijativa kulturalnih studija

La partecipazione di IKS al progetto MEMOBUS è volta alla gestione dei rapporti sia con le scuole superiori croate  che  con quelle della minoranza italiana della regione. Le classi verranno coinvolte nelle iniziative sull’area di frontiera tra Italia, Slovenia e Croazia e saranno portate a conoscere le molteplici sfaccettature delle vicende di quella realtà e le relative implicazioni odierne, anche attraverso i contatti con coetanei di altre nazionalità. IKS si propone inoltre di promuovere il progetto e i suoi risultati in Croazia a livello locale e regionale, attraverso i suoi canali comunicativi, e di collaborare per la traduzione in croato dei materiali utilizzati e prodotti durante il viaggio.

  • Primorski informacijski atelje

PInA collaborerà al MEMOBUS promuovendone le iniziative in Slovenia a livello locale e nazionale. Gestirà inoltre i rapporti tra gli organizzatori e gli istituti scolastici sloveni, favorendo anche la partecipazione degli studenti della minoranza italiana. PInA metterà a disposizione della rete di partner le competenze acquisite nell’ambito della realizzazione di progetti interculturali e interlinguistici e collaborerà per la traduzione dei materiali didattici.