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STRADE DI CITTADINANZA – 5° Seminario Rete SBILF

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Strade di cittadinanza

Venerdì 4 settembre si terrà a Tolmezzo “Strade di Cittadinanza” 5° Seminario rivolto a docenti ed educatori delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie organizzato dalla Rete Sbilf in collaborazione con l’Associazione Quarantasettezeroquattro. 

Il seminario si propone come una  delle più importanti occasioni regionali di aggiornamento, discussione e confronto sui temi della cittadinanza attiva, dell’inclusione e della memoria storica. Un occasione per condividere esperienze, metodologie di lavoro e prospettive per il futuro, una giornata in cui poter approfondire questioni centrali per la scuola italiana, con lo sguardo rivolto verso il futuro e puntando sulla capacità di docenti, educatori, esperti, associazioni ed istituzioni di fare rete per coinvolgere le migliori energie e professionalità.

 

L’Associazione Quarantasettezeroquattro curerà due workshop pomeridiani.

1) “Beni comuni per il bene comune”: verranno proposti spunti di lavoro laboratoriale e cooperativo per coinvolgere i ragazzi in attività che pongano al centro della riflessione il tema dei “beni comuni” intensi in senso ampio e differenziato (a seconda dei contesti) con il fine ultimo di perseguire un “bene comune” che è necessario, innanzitutto, essere in grado di definire. Particolare attenzione sarà posta sulle potenzialità offerte dagli strumenti on-line per la creazione di storytelling multimediali.

 

2) “Storia e memoria: nuovi linguaggi per nuove generazioni”: cosa vuol dire “fare storia” e cosa vuol dire “fare memoria”, studiarla, trasmetterla, conservarla. E come farlo: quali sono i documenti, gli archivi, gli strumenti (innanzitutto multimediali) che docenti ed educatori hanno a disposizione? E poi, come coinvolgere gli studenti in attività laboratoriali che li introducano alle metodologie della ricerca storica e alla realizzazione di prodotti audiovisivi e multimediali capaci di trasmettere la memoria storica con linguaggi innovativi?

Tutti questi temi saranno discussi attraverso due focus esemplificativi: uno relativo alla Prima guerra mondiale e il secondo concernente il periodo dei totalitarismi e la Shoah.

 

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Perché partecipare?

–         IL TEMA: la “cittadinanza” interessa tutti, ci tocca in tutto quello che facciamo, è il valore attorno al quale costruire il nostro futuro. Al convegno si parlerà di DIRITTI, INCLUSIONE, DISABILITÀ, COOPERAZIONE, BENI COMUNI, RISPETTO ecc.

 

–         I RELATORI: tanti e vari. Provengono da università, ma anche da normalissime scuole come le nostre. Coniugano la competenza scientifica con la professionalità maturata sul campo. Sono figure conosciute a livello nazionale, sono giornalisti e sono artisti, sono figure d’esperienza e giovani talenti in ascesa. Insomma, una rappresentanza della realtà che ci circonda.

 

–         LO STILE: la sfida è quella di non annoiarti. Gli interventi saranno agili, concreti, nessuno si perderà in chiacchiere. Ci saranno inserti VIDEO da guardare e – novità assoluta! – CANZONI da ascoltare dal vivo. Canzoni, sì, hai capito bene. In un convegno.

 

–         WORKSHOP: nel corso del pomeriggio ognuno potrà scegliere tra una ricca lista di approfondimenti. Ci divideremo per imparare ma anche per sperimentare concretamente attraverso laboratori e giochi. È altamente probabile che ci si diverta. Divertirsi, sì, hai capito bene. In un convegno.

 

–         LA RETE: durante l’anno lavoriamo sparpagliati qua e là, ma ormai è evidente a tutti come sia indispensabile FARE RETE, collaborare, condividere le esperienze. Salvaguardando tutte le differenze, uniti siamo più forti. Il 4 settembre lavoreremo tutti insieme.

 

–         FORMAZIONE: la “Buona Scuola” prevede attività di formazione obbligatorie, e il convegno SBILF rilascia un attestato di partecipazione utile in questo senso.

 

Ti aspettiamo.

Iscriviti su http://www.sbilf.eu/ e scegli i tuoi workshop. C’è tempo fino al 2 settembre.

TOPOGRAFIE DELLA MEMORIA Museo diffuso dell’area di confine (Gorizia-Nova Gorica)

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Visita guidata Topografie della memoria - Piazza Vittoria Gorizia 3ARGOMENTI

Storia di confine (Prima e Seconda guerra mondiale; Fascismo; Guerra fredda) / identità / memorie / interculturalità / minoranze linguistico-nazionali.

DESTINATARI

Secondaria 1° / 3

Secondaria 2° / Tutte

DESCRIZIONE

Cosa vuol dire vivere lungo il confine? Che ruolo gioca l’identità (linguistica, nazionale, politica…) nel momento in cui si deve scegliere “da che parte stare”? Che conseguenze ha una scelta così importante? Quale è il rapporto tra Storia e memoria (individuale, collettiva, pubblica)? Il percorso di visita lungo le tappe di questo particolare museo a cielo aperto – che attraversa alcuni dei luoghi più significativi per la storia di Gorizia e Nova Gorica – intende rispondere a queste domande attraverso un approccio laboratoriale basato sull’interazione tra multimedialità e fonti tradizionali.

OBIETTIVI

– Avvicinare gli studenti alle complesse vicende che caratterizzarono il confine orientale tra il Primo e il Secondo conflitto mondiale attraverso una modalità partecipata ed interattiva;

– coinvolgere attivamente gli studenti nella visita attraverso l’uso di strumenti multimediali;

– scoprire la pluralità di memorie legate ad ogni luogo attraverso l’utilizzo di fonti di varia natura (archivistiche, memorialistiche, letterarie…) e, quindi, assumere punti di vista differenti sulle vicende;

– ragionare sul valore dell’identità (nazionale, politica, culturale …) in relazione ai mutamenti geopolitici che coinvolsero la Venezia Giulia nella prima metà del Novecento;

– individuare le tracce delle memorie pubbliche attraverso uno sguardo consapevole sulla città.

DURATA E MODALITÀ DELLA VISITA AL MUSEO DIFFUSO DELL’AREA DI CONFINE

Il percorso di visita a Topografie della memoria – primo esempio, in Italia, di museo transfrontaliero a cielo aperto – ha una durata variabile a seconda delle necessità: si va da un minimo di tre ore ad un massimo di otto ore (con pausa pranzo ed eventuale visita a siti non compresi nel percorso: Museo della Grande guerra, cimitero ebraico di Rožna Dolina, sinagoga …) Per ogni tappa sono proposte attività laboratoriali e interattive che mirano a ricostruire la storia del goriziano attraverso foto e documenti d’archivio, pagine dei quotidiani, brani di interviste e letture. I ragazzi che possiedono uno smartphone o un tablet possono accedere direttamente ai contenuti multimediali scaricabili dai totem posizionati in ogni tappa del percorso.

MATERIALI

Tutti i materiali per i laboratori sono messi a disposizione dagli organizzatori.

GIÀ REALIZZATO CON…

Scuole secondarie di primo grado di: Buja (UD) / Bedizzole (BS) / Piacenza

Scuole secondarie di secondo grado di: Roma / Brescia / Villa D’Adda (BG)

Giornata di studi “Storie di confine” – Rassegna stampa

Rassegna stampa sulla Giornata internazionale di studi “Storie di confine tra sguardi incrociati e interventi sul territorio” svoltasi a Gorizia l’11 gennaio 2013.

01_05_2013 Gazzettino

01_27_2013 messaggero veneto friuli_

01_13_2013 Il piccolo_

01_11_2013 pordenoneoggi.it

01_10_2013 diacronie.it

01_09_2013 Messaggero Veneto

01_09_2013 Il piccolo GO

01_09_2013 giovanifvg.it

01_09_2013 fvgnews.net

01_05_2013 Gazzettino

INTERVISTA – RADIOTELEVISIONE SVIZZERA RSI2

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Il progetto Strade della Memoria è stato presentato dalla Rete 2 della Radio Svizzera all’interno della trasmissione diretta da Orazio Martinetti che ha intervistato Alessandro Cattunar.

Oltre ad illustrare le iniziative che compongono il progetto quadro, l’intervista è stata un’occasione per mettere in luce gli aspetti innovativi di “Strade della memoria”: innanzitutto il fatto di aver riunito e coordinato il lavoro di tanti enti, istituzioni e professionisti che da molto tempo, e da diversi punti di vista, si occupano delle Memorie lungo il confine. In secondo luogo si è sottolineata la necessità di superare degli approcci “di parte”, tesi ad un uso pubblico e pulitico della storia cercando di sviluppare metodologie di ricerca storica rigorose. Infine, si è approfondito il ruolo che i racconti di vita dei testimoni ricoprono, soprattutto quando vengono fatti interagire con i luoghi della memoria pubblica e privata,  nello studio delle complesse dinamiche che hanno caratterizzato l’area di confine tra Italia e Jugoslavia nel periodo che va dal Fascismo alla costruzione del confine nel 1947.

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Registrazione dell’intervista di Orazio Martinetti ad Alessandro Cattunar

Intervista Martinetti-Cattunar

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