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RACCONTARE LA SHOAH: IMMAGINI E PAROLE, MALGRADO TUTTO

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Corso di aggiornamento per insegnanti

Mercoledì 26 novembre 2014 / Mercoledì 10 dicembre 2014 / ore 17.00 – 19.00

Scuola secondaria di primo grado di Tolmezzo

Raccontare la Shoah Presentazione.pptx

A cura di: Quarantasettezeroquattro in collaborazione con Rete Sbilf

 

Il seminario proposto vuole offrire ai docenti delle scuole primaria e secondaria di primo grado un sussidio sull’ampia e diversificata produzione – bibliografica e audiovisiva – che riguarda le tematiche dei totalitarismi, della Shoah e delle altre persecuzioni.

Verranno  presentati  romanzi, fumetti e albi illustrati pensati specificamente per i ragazzi che possono fungere da ottimi alleati nell’attività didattica: un ventaglio di suggerimenti bibliografici ad integrazione e supporto dei libri scolastici nella convinzione che l’invito alla lettura di testi alternativi e dal linguaggio accattivante possa avvicinare gli studenti alle vicende di un periodo storico avvertito, ormai, come troppo distante. Negli ultimi anni, fortunatamente, si è assistito ad un exploit quantitativo e qualitativo delle proposte di lettura per i più giovani che merita di essere di essere esplorato e proposto agli studenti.

Molto stimolanti risultano anche i rapporti tra memoria e audiovisivi (interviste, documentari basati su testimonianze ecc.) e quelli tra storia, immaginario e narrazione (film, fiction, serie web …): anche i prodotti audiovisivi destinati ad un pubblico adulto, se sapientemente selezionati e mediati, possono raggiungere efficacemente gli studenti non solo quali strumenti per catturarne l’attenzione, ma anche per stimolare il dibattito in classe.

Il seminario si articola in due incontri di due ore ciascuno in cui verranno presentati i materiali e si attiverà il dialogo con i docenti.

Scarica il programma (.pdf)

 

1° incontro: Immaginare, malgrado tutto.

L’incontro iniziale vuole riflettere sulle possibilità di raccontare l’inimmaginabile e, dunque, sarà dedicato ai diversi linguaggi e modalità in cui la Shoah è stata raccontata e rappresentata. Verranno presentate diverse tipologie di libri: una carrellata di proposte più o meno recenti nell’ambito dei romanzi, albi illustrati e fumetti sulla Shoah e i totalitarismi.

Particolare attenzione sarà riservata a due classici: il celebre fumetto “Maus” di Art Spigelman e il “Diario” di Anne Frank, la cui figura è stata indagata attraverso diversi media (il fumetto, l’albo illustrato, il saggio).

Bibliografia presentata durante il corso (.pdf)

ARTICOLO – Alessandro Cattunar, Immaginazione malgrado tutto. La Shoah e l’esperienza dei lager nei graphic novel contemporanei, Diacronie. Studi di storia contemporanea, n. 1 (2) 2010. (scarica)

 

2° incontro: Storia, memoria e audiovisivi

Oggetto del secondo incontro sarà il rapporto tra la Shoah e gli audiovisivi. Saranno presi in considerazione film di fiction, documentari, film d’animazione, e produzioni televisive esplorando le potenzialità e le criticità dei diversi linguaggi. In particolare ci si soffermerà su alcuni frammenti tratti da film emblematici non solo per il tema affrontato ma anche per le scelte linguistiche: “Shoah” di Claude Lanzman, “Schindler’s list” di Steven Spielberg, “Uno specialista” di Eyal Sivan. Parleremo poi di “Ausmerzen” di Marco Paolini, di alcune produzioni dell’ANED come “Ritorni” e “Non era tempo”, di “Galline in fuga” e del documentario per le scuole “Fratelli d’Italia?”.

Si proporrà uno schema d’analisi che intreccia problemi storiografici e questioni linguistiche. Ponendo al centro la specificità dell’evento Shoah e le difficoltà che questa determina sia nell’ambito della ricerca che in quello della comunicazione: per ogni film verranno presi in considerazione i contesti produttivi, l’uso dei codici cinematografici, le interpretazioni storiche e gli intenti politici.

ARTICOLO – Alessandro Cattunar, Stefania Giovenco, Il dovere di raccontare. Storie orali e narrazione cinematografica ne “L’uomo che verrà”, Cinergie, n. 20, luglio 2010. (scarica)

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Modalità

Il laboratorio è aperto a tutti i docenti interessati. La partecipazione è libera.

Il laboratorio sarà tenuto da Paola Tarantelli e Alessandro Cattunar.

E’ prevista la proiezione di materiali audiovisivi e la presentazione di un ampio numero di libri, albi illustrati e fumetti.

LA MEMORIA SIAMO NOI / MEMOBUS 2015 – Viaggiare per comprendere, malgrado tutto

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Memobus 2014 - La testimonianzaARGOMENTI

Giornata della memoria / Shoah / fascismo e totalitarismi / altre persecuzioni (rom e sinti, omosessuali, disabili, oppositori …) / zona grigia / memoria.

DESTINATARI

Secondaria 1° / 3

Secondaria 2° / 3 – 4 – 5

DESCRIZIONE

“La memoria siamo noi” si configura come un percorso didattico “lungo”, che non si limiti alle commemorazioni legate alla Giornata della memoria, ma muova dalla consapevolezza della tragicità per giungere alla comprensione degli avvenimenti. Il progetto si propone, quindi, di introdurre gli studenti alle vicende storiche della Shoah – e più in generale del periodo dei totalitarismi – attraverso un confronto diretto con i fatti, i luoghi, i testimoni e le loro memorie individuali: superando lo stadio emotivo – esperienza imprescindibile per potersi accostare a tali questioni – vogliamo accompagnare gli studenti nel graduale percorso di comprensione delle dinamiche politiche, economiche e socio-culturali che resero possibile l’avvento dei fascismi in Europa. Al centro della riflessione si pone il tema della trasmissione e rielaborazione delle memorie delle vittime, dei carnefici, dei burocrati, delle “persone comuni” che si trovarono coinvolte nei grandi meccanismi della storia. Senza trascurare l’impatto di quegli eventi e di quei ricordi sulle seconde e terze generazioni.

OBIETTIVI ­

– Fornire un contesto di conoscenze in cui collocare le celebrazioni della Giornata della memoria; ­

– fornire gli elementi di base della storia della Shoah e dei totalitarismi con particolare riferimento all’area di confine e alle sue problematiche specifiche; ­

– creare un confronto tra gli studenti e i testimoni diretti dei fatti; ­

– stimolare la curiosità verso linguaggi e “strumenti di conoscenza” alternativi ai libri di testo: film, fumetti, romanzi, albi illustrati; ­

– educare a un atteggiamento critico e consapevole che permetta di superare ogni visione unilaterale dei problemi; ­

– incoraggiare i ragazzi a mettersi in gioco in prima persona e, attraverso attività di gruppo, promuovere il dibattito e il confronto; ­

– riflettere sulle “zone grigie” del passato e del presente.

MODALITÀ E DURATA DEL PROGETTO

Il progetto prevede due moduli: ogni scuola può scegliere di aderire al percorso che preferisce – percorso di formazione: da 4 a 7 incontri (di due ore ciascuno) da 2 a 3 incontri laboratori ali con storici ed esperti prima della Giornata della memoria; 1 evento in occasione della Giornata della Memoria; 1 incontro-dialogo con un testimone dell’ANED o dell’ANPI; 1 giornata di visita ai luoghi della memoria ebraica regionale (Trieste, Gorizia e Nova Gorica); 1 incontro finale di restituzione. I moduli si possono combinare a seconda delle specifiche esigenze. – Memobus: 3 incontri con storici ed esperti prima della Giornata della memoria (2 ore ciascuno); 1 evento in occasione della Giornata della Memoria; 1 incontro con un testimone dell’ANED o dell’ANPI; viaggio a Cracovia-Auschwitz-Birkenau (4 giorni, compreso il viaggio a/r), 1 incontro di restituzione dopo il viaggio. È possibile integrare il percorso di formazione con un laboratorio teatrale sulle tematiche della Shoah e dei totalitarismi.

MATERIALI E ATTREZZATURE RICHIESTE

Tutti i materiali sono messi a disposizione dall’organizzazione. Si richiede la disponibilità di un video-proiettore e di un sistema audio.

GIÀ REALIZZATO CON…

Scuole secondarie di primo grado di: Fontanafredda (PN) / Caneva (PN)

Scuole secondarie di secondo grado di: Gorizia / Staranzano (GO) (In collaborazione con la Provincia di Gorizia.

 

SCARICA IL PROGETTO IN PDF

MEMOBUS 2014 – Viaggiare per comprendere, malgrado tutto

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Memobus 2014 - Viaggiare per comprendere, malgrado tutto

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Un viaggio di formazione ai campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Un’esperienza educativa per comprendere la storia e tramandare la memoria.

Un progetto educativo rivolto agli studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia, un viaggio – al contempo fisico e ideale – all’interno delle memorie tragiche della Shoah e dei totalitarismi.

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IL PROGETTO

“Memobus” si fonda sulla convinzione che per mantenere e tramandare la memoria della Shoah sia necessario un lungo percorso che attraverso l’analisi, la riflessione, e l’immedesimazione, porti alla comprensione. La memoria, dunque, è comprensione e impegno.

Per questo motivo il progetto Memobus propone una visita a Cracovia e ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau come momento centrale di un’esperienza formativa più ampia e articolata che intende focalizzarsi sugli eventi, sui luoghi e sulle persone. Un’esperienza che si compone di lezioni interattive, incontri con i testimoni e laboratori per concludersi con un confronto diretto con i luoghi della memoria: i campi, ma anche il ghetto di Cracovia, il quartiere ebraico e il museo Schindler.

PENSIERO E IMMAGINAZIONE

Visita AuschwitzImmaginare vuol dire fare uno sforzo di pensiero, di ragionamento. Significa provare a fare propria un’esperienza, inserendosi al suo interno, rapportandosi direttamente ad essa. Vuol dire, in un certo senso, abbattere le barriere che fanno percepire un determinato evento storico come definitivamente passato ed estraneo.

Questa è la sfida che intendiamo affrontare con il progetto “Memobus”.

La visita ai più grandi e importanti campi di sterminio concepiti dal regime nazista rappresenta un’esperienza di forte impatto emotivo e formativo.

Consente infatti agli studenti di confrontarsi direttamente con gli spazi che furono al centro di eventi che ormai possono apparire lontani e incomprensibili, se non addirittura inimmaginabili.

Più volte si è ripetuto che Auschwitz è impensabile, che la Shoah non è rappresentabile. Che l’esperienza del campo di sterminio è un limite invalicabile per l’immaginazione e per la narrazione. Tali constatazioni hanno contribuito a creare, attorno al problema dei campi di concentramento e  di sterminio – non solo degli ebrei, ma anche degli oppositori politici, di Rom e Sinti e di tutti coloro ritenuti inferiori o pericolosi dal regime di Hitler – una sorta di aura, relegandolo quasi in una dimensione di sacralità, in un universo a cui bisognava accostarsi con prudenza e riverenza.

Tale aura ha spesso rappresentato un ostacolo per coloro che intendevano, con i mezzi più diversi, avvicinarsi alla Shoah con l’intenzione di “raccontarla”, di tramandarla, di farla comprendere alle nuove generazioni.

Ma confinare la questione all’interno dell’“impensabile” vuol dire, in un certo senso, sbarazzarsi del problema, firmare una vera e propria dichiarazione d’impotenza. Per non lasciarsi sopraffare da questo sentimento, Hannah Arendt ha insistito sul fatto che «là dove il pensiero fallisce, proprio là il pensiero deve insistere e persistere, tentando magari vie diverse».

Non bisogna quindi parlare di inimmaginabile, ma bisogna anzi essere disposti a riconoscere che per sapere, per comprendere e per comunicare è innanzitutto necessario immaginare. «Dobbiamo provare a immaginare l’inferno di Auschwitz». Bisogna aprirsi all’«immaginazione,malgrado tutto»(G. Didi-Huberman).

I LUOGHI E I TESTIMONI

Memobus 2014 3Aprirsi alle possibilità dell’immaginazione nel momento in cui si vuole “spiegare”, “raccontare” alle nuove generazioni cos’è stata la Shoah è ancora più importante oggi, mentre ci si sta dirigendo verso la fine dell’“era del testimone”.

Attraverso la collaborazione con ANED e ANPI i partecipanti al progetto avranno la possibilità di dialogare e confrontarsi con alcuni ex deportati e, attraverso i loro racconti, acquisire delle chiavi di lettura fondamentali per comprendere ciò che andranno a vedere. Al contempo, però, gli studenti avranno modo di riflettere sul fatto che, essendo l’ultima generazione a poter ascoltare le testimonianze dirette di chi visse quegli avvenimenti, sarà necessario “immaginare” e promuovere nuove modalità per mantenere e tramandare la memoria.

E questa sarà una loro responsabilità.

 

ATTIVITA’ FORMATIVE

frame 1 copiaIl progetto Memobus prevede tre incontri di preparazione prima del viaggio e uno successivo al rientro con storici, docenti universitari, esperti e testimoni diretti dei fatti. Questi appuntamenti consentiranno di riflettere e dialogare sulla storia della prima metà del Novecento a livello europeo e italiano, ma anche di focalizzarsi sul contesto locale del Friuli Venezia Giulia, sulle complesse dinamiche che caratterizzarono un’area di confine abitata da diverse comunità nazionali, linguistiche, religiose e culturali. Inoltre, ci si confronterà con le dinamiche e le difficoltà che riguardano la trasmissione della memoria a livello pubblico e privato.

Storici ed educatori accompagneranno i ragazzi durante il viaggio e, sfruttando anche i momenti di convivialità, stimoleranno continuamente l’interazione e la discussione a vari livelli proponendo momenti di riflessione e rielaborazione individuali e di gruppo.

Tutte le attività saranno svolte con il supporto di materiali appositamente predisposti che forniranno ai partecipanti strumenti critici e scevri da pregiudizi, per affrontare e comprendere l’intreccio di fatti e memorie, riconoscendone la complessità.

 

PROGRAMMA

Memobus 2014 5Modalità Viaggio

In Pullman da 51 posti.

Alloggio in ostelli e bed and breakfast con camerate, camere singole, doppie e triple.

La quota di partecipazione verrà definita sulla base del numero di partecipanti. Eventuali contributi da parte degli enti locali potranno abbattere la quota di partecipazione degli studenti.

Primo giorno

16.00: Partenza

17.30: Ritrovo a Trieste

18.00: Visita alla Risiera di San Sabba e cerimonia con le autorità

20.30: Partenza dei pullman da Trieste

21.30: Attività di preparazione

 

Secondo giorno

10.30: Arrivo a Cracovia

10.00 – 18.30: Sistemazione in ostello e visita libera alla città.

18.30 – 20-30: Testimonianza – dialogo con i testimoni

 

Terzo giorno

8.30 – 9.30: Spostamento al campo di Auschwitz 1.

9.30 – 13.00: Visita guidata al campo di Auschwitz 1.

13.00 – 13.30: Pranzo a sacco offerto dagli organizzatori.

14.00 – 17.00: Visita al campo di Auschwitz 2 Birkenau.

18.30: Rientro a Cracovia

20.00: Cena

 

Quarto giorno

10.00 – 13.00: Visita al quartiere ebraico e al ghetto

13.00 – 14.30: Pranzo

15.00 – 17.30: Visita al museo Schindler

20.30: Partenza da Cracovia

 

Quinto giorno

10.00: Arrivo a Trieste

Durante il viaggio: Attività di confronto e dialogo

 

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI

Associazione Quarantasettezeroquattro

segreteria@quarantasettezeroquattro.it

Alessandro Cattunar

tel 3381411435

LA MEMORIA SIAMO NOI – PERCORSI EDUCATIVI

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Percorsi educativi su
Shoah, totalitarismi e Resistenze

Classi terze medie a.s. 2013-2014

Fonti storiche e testimonianze dirette per ricostruire la storia del Novecento e trasmetterne attivamente la memoria.

da 5 a 8 incontri laboratoriali con storici, educatori, esperti in media education e testimoni diretti dei fatti.

“La memoria siamo noi” si propone di introdurre gli studenti delle classi terze medie alle vicende storiche della Shoah, e più in generale del periodo dei totalitarismi, attraverso un confronto diretto con i fatti, i luoghi, i testimoni e le loro memorie individuali.

Un percorso didattico “lungo”, che non si limiti alle commemorazioni legate alla Giornata della memoria, ma muova dalla consapevolezza della tragicità per giungere alla comprensione degli avvenimenti. Caratteristica peculiare del percorso proposto è l’approccio rigorosamente storico ma giocosamente interattivo: a partire da alcune narrazioni mediali (libri, film, fumetti e albi illustrati), i ragazzi verranno introdotti alle principali problematiche relative alla Seconda guerra mondiale (e ai suoi prodromi) e alla persecuzione e sterminio di ebrei, rom, sinti, omosessuali e oppositori politici.

“La memoria siamo noi” si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi alle drammatiche vicende del primo Novecento: superando lo stadio emotivo – esperienza imprescindibile per potersi accostare a tali questioni – vogliamo accompagnare gli studenti nel graduale percorso di comprensione delle dinamiche politiche, economiche e socio-culturali che resero possibile l’avvento dei fascismi in Europa.

Per ricevere maggiori informazioni, i docenti interessati al percorso possono contattarci all’indirizzo

segreteria@quarantasettezeroquattro.it

MEMOBUS 2013 – Viaggio della memoria a Cracovia-Auschwitz

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25-28 APRILE 2013

Su un’enorme parete sono affisse centinaia di fotografie in bianco e nero. Sono ritratti individuali e di famiglia, senza didascalie. Troviamo raffigurati uomini e donne eleganti, famiglie borghesi e contadine, mamme con bambini, adolescenti: si tratta di ebrei che abitavano in ogni parte d’Europa.

La parete si trova al centro di una grande sala, alla fine dei lunghi corridoi che compongono la cosiddetta “Sauna”, l’edificio di Auschwitz-Birkenau in cui i prigionieri venivano portati per essere “lavati”, “disinfettati” e “preparati” per l’ingresso nel campo. Le fotografie, che raffigurano alcuni dei prigionieri del principale campo di sterminio nazista prima delle loro deportazione, sono il punto arrivo della lunga visita all’intero complesso concentrazionario.

Si tratta anche della conclusione ideale del Memobus 2013, il “viaggio nella memoria” organizzato dall’Associazione quarantasettezeroquattro di Gorizia in collaborazione con il Comune di Fontanafredda, che ha portato 70 persone, tra studenti e adulti, a visitare Cracovia e alcuni dei luoghi della Shoah. Un viaggio che si è avviato – con un lungo percorso di formazione rivolto agli studenti della scuola media di Fontanafredda – già molti mesi prima della partenza fissata per il 25 aprile e che si concluderà nei prossimi giorni con un evento di riflessione in cui la comunità viaggiante proverà a riflettere proprio sul significato di quelle fotografie. Sono immagini che inducono a riflettere su due questioni fondamentali: quella dell’identità e quella della dignità, due concetti, profondamente collegati fra loro, il cui annientamento rappresentava la base del piano di sterminio nazista.

“Identità” e “dignità” sono anche le parole che hanno accompagnato la riflessione della comunità viaggiante di Fontanafredda che, durante le lunghe ore passate in pullman e durante la visita al quartiere ebraico, al ghetto di Cracovia e ai campi di sterminio, hanno cercato di immergersi nei percorsi di vita dei protagonisti di questa storia (della Storia) – ebrei e deportati politici, uomini e donne, adulti e bambini – che in qualche modo sono riusciti a lasciare la propria testimonianza.

Obiettivo fondamentale del progetto Memobus, infatti, non era solo quello di far visitare dei “luoghi della memoria e dell’orrore” – che se scollegati da un percorso culturale più ampio rischiano sempre di dire troppo o troppo poco – ma soprattutto quello di far comprendere gli eventi che caratterizzarono la fine del secondo conflitto mondiale attraverso la conoscenza dei fatti e il confronto diretto con i luoghi e con le testimonianze dirette di chi ha vissuto gli eventi. Testimonianze che parlano dell’importanza, ma anche della difficoltà, di definirsi in modo univoco e al contempo della dignità che accomuna ogni essere umano.

I partecipanti al progetto hanno avuto la possibilità di compiere il viaggio in compagnia di Antonio De Nardi, ex deportato e membro dell’ANED, che attraverso il suo racconto e i suoi gesti ha sottolineato l’importanza di mantenere vivi i processi di trasmissione della memoria tra le generazioni ma soprattutto ha lanciato un messaggio di speranza, malgrado tutto.

 

MEMOBUS 2013 – AUSCHWITZ/BIRKENAU

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UN VIAGGIO NELLA MEMORIA

25-28 APRILE 2013

Partenza da Fontanafredda

Memobus s’inserisce all’interno del progetto quadro “Percorsi nelle memorie del ‘900” che ormai da tre anni vede impegnata la città di Fontanafredda in un percorso di riflessione attiva sulla Storia del Novecento e in particolare sulla memoria della Shoah. Il Memobus prevede la formazione di una comunità viaggiante che si recherà sui luoghi più altamente simbolici e rappresentativi dello sterminio perpetrato dai nazisti nel corso della Seconda guerra mondiale: i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Si tratta di un viaggio nei luoghi della memoria e nelle memorie dei luoghi tragici del Novecento, un viaggio importante e profondamente emozionante. Per questo motivo si è deciso di organizzarlo come un viaggio “di comunità”, con la volontà di creare condivisione e confronto a partire da un percorso diformazione e avvicinamento che ha visto il coinvolgimento degli studenti delle scuole medie e che si estenderà a tutti coloro che decideranno di partire. Durante il lungo viaggio verso la Polonia e nel corso della visita a Cracovia storici, educatori e partecipanti dialogheranno nel tentativo di comprendere, anche attraverso le testimonianze dei sopravvissuti, le dinamiche che resero possibile la Shoah.

Il viaggio sarà effettuato in pullman e prevede l’alloggio in alberghi/ostelli con camere doppie, triple e camerate, a seconda delle esigenze. I posti disponibili sono 45. Costo: 260 euro a persona comprensivi di viaggio, alloggio, guide ed educatori presenti durante tutto il viaggio. L’Amministrazione comunale, per favorire la partecipazione degli alunni delle scuole primarie e secondaria dell’Istituto Comprensivo di Fontanafredda, ha messo a disposizione un fondo per l’abbattimento della quota d’iscrizione per un numero massimo di ragazzi ammessi pari a 22. Il contributo minimo sarà di 60 euro ad alunno con la possibilità di essere aumentato in base al numero totale degli alunni iscritti. Preiscrizioni entro: mercoledì 14 febbraio 2013.

Per info e iscrizioni

Comune di Fontanafredda

Segreteria tel. 0434.567662

marilina.delcol@comune.fontanafredda.pn.it