Il progetto

Il MEMOBUS si propone come un laboratorio mobile di educazione alla Storia e alla cittadinanza attiva sviluppato a partire dalle molteplici memorie della zona di confine tra Italia e Slovenia. Attraverso le testimonianze delle persone che hanno vissuto nel periodo della II Guerra mondiale e della traumatica definizione dei confini nel dopoguerra, si disegnerà insieme agli studenti coinvolti, una mappa dei luoghi della memoria pubblica e privata dell’area. Un autobus appositamente predisposto unirà in un unico percorso fisico ed educativo tali tappe conducendo i ragazzi nei luoghi maggiormente segnati dalle violenze perpetrate dai diversi totalitarismi che si sono susseguiti.

Sono previsti due tipi di tragitto, sempre preceduti da incontri di preparazione mirati:

– Gorizia (Piazza Vittoria, Piazza Transalpina, Parco della Rimembranza, Trgovski Dom), Nova Gorica (Salcano, Castagnevizza, Museo del confine), Gonars, Visco;

– Trieste: percorsi ebraici, Risiera di San Sabba, Piazza Oberdan, Foiba di Basovizza.

Il viaggio sarà un’occasione per confrontarsi, oltre che con i luoghi della memoria, anche con le memorie dei luoghi che emergeranno dai racconti di vita di alcuni testimoni, presenti sull’autobus lungo tutto il percorso. In questo modo, i partecipanti non si troveranno di fronte a concetti e teorie astratte, ma verranno stimolati attraverso l’interazione diretta dei fatti con gli spazi e le emozioni. I ragazzi avranno l’opportunità di scoprire la pluralità dei processi storici legati a questo territorio, provando a superare la paura della complessità, della diversità, del silenzio e del dolore, che troppo spesso hanno portato a strumentalizzazioni, omertà, ingiustizie e violenze.

Così, si stimoleranno curiosità, interessi e passioni, che permetteranno di comprendere meglio il passato per superare i confini mentali che permangono, nel nuovo spazio europeo, anche dopo la caduta di quelli fisici. Per le nuove generazioni sarà un’occasione unica per vivere un’esperienza formativa finalizzata alla promozione di una cittadinanza attiva e consapevole all’interno della nuova Europa multiculturale in costruzione.

Obiettivi e metodi proposti

I traumi provocati dal rapido susseguirsi di tre regimi totalitari nell’area di confine tra Italia e Slovenia segnano tuttora profondamente le memorie dei diversi gruppi che la abitano. Le celebrazioni della memoria pubblica, pesantemente affetta dagli ideologismi del secolo scorso, dimenticano spesso i luoghi dove la Storia è avvenuta e il legame dei diversi gruppi con lo stesso territorio e lo stesso passato. Partendo dalla conoscenza di tale passato, attraverso i luoghi che emergono dalle memorie private dei testimoni dell’epoca, i giovani potranno sviluppare un senso d’appartenenza a un comune spazio europeo e contribuire al positivo processo di riconciliazione tra gruppi, che non può prescindere dalla conoscenza e dal riconoscimento delle altrui memorie.

Viaggiare insieme “agli altri” e ai testimoni diretti dei fatti, in un’area dove permangono confini politici e ideologici – nonostante la caduta di quelli fisici – vuol dire creare una comunità viaggiante interculturale e intergenerazionale, che si confronti in nuovi spazi di dialogo, appropriandosi del territorio e di una comune identità europea.

I viaggi saranno inseriti in un piano di attività educative di preparazione e confronto che prevede lezioni di esperti, momenti di riflessione guidata ed elaborazione attiva dell’esperienza attraverso il dialogo con i testimoni e l’immedesimazione. Alcuni educatori accompagneranno i ragazzi durante il viaggio e, sfruttando anche i momenti di convivialità, stimoleranno continuamente l’interazione e la discussione a vari livelli all’interno dei gruppi.

Tutte le attività saranno svolte con il supporto di materiali appositamente predisposti che forniscano ai partecipanti strumenti critici e scevri da pregiudizi, per affrontare e comprendere l’intreccio di memorie di quest’area, riconoscendone la complessità come patrimonio fruttifero, e non più come ostacolo, per la costruzione di un futuro condiviso e ricco di possibilità per chi lo vivrà in quest’area.

Impegno orario previsto

– Incontri preliminari: 4-6 ore

– Viaggi: 8 ore per ogni viaggio

Modalita’ di svolgimento e partecipazione

Ogni viaggio del Memobus può ospitare due classi (max 40 ragazzi) insieme agli insegnanti, educatori, storici e testimoni. Le classi possono decidere se effettuare entrambi i percorsi o scegliere uno dei due. Le attività preparatorie saranno organizzate sulla base di queste scelte.

La scuola deve indicare il numero di classi e di alunni che saranno coinvolti al fine di determinare il numero di viaggi da effettuare.

Programma dettagliato dei viaggi

OPZIONE 1

8:30 GORIZIA: Giardini pubblici, Trgovski Dom, Piazza Vittoria, Piazza della Transalpina, centro storico, Palazzo della Prefettura, Valichi di frontiera.

10.30 NOVA GORICA: Centro cittadino, Palazzo del Municipio, Ponte di Salcano

12.00:  KOSTANJEVICA : Monastero ex campo di prigionia.

13.00: TRNOVSKI GOZD: Parco del Comitato di liberazione (Pranzo)

15.00: GONARS: Ex campo di concentramento Fascista

16.30: VISCO: Ex campo di concentramento Fascista

OPZIONE 2

TRIESTE:

­       Piazza Unità.

­       Via Mazzini, sede Lega nazionale incendiata nel 1915.

­       Piazza Goldoni, storica sede del “Piccolo”.

­       Piazza Sant’Antonio.

­       Piazza Oberdan, ex comando SS ora sede della Regione Fvg; Casa del combattente e museo del Risorgimento, Piazza Oberdan, palazzo della R.a.s.

­       Via Filzi, ex Narodni dom – Hotel Balkan.

­       Via Ghega, palazzo Rittmeyer.

­       Piazza della libertà, stazione centrale: targhe.

­       Sinagoga.

­       Museo Wagner.

­       Risiera di San Sabba.

­       Foiba di Basovizza.

A cura di:

Il corso è organizzato dall’Associazione culturale Quarantasettezeroquattro in collaborazione con l’Associazione Terra del Fuoco che ha promosso con successo il Memobus in Piemonte e in Trentino. È previsto l’intervento di diversi docenti, esperti ed educatori nelle diverse fasi di svolgimento del progetto.