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LA GUERRA DEGLI ALTRI: ITALIANI, SLOVENI E UNGHERESI DI FRONTE ALLA GRANDE GUERRA

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80 Studenti delle scuole di Gorizia (Italia), Debrecen (Ungheria) e Oradea (Romania) coinvolti in un progetto didattico finalizzato a scoprire come la memoria della grande guerra si è trasmessa attraverso le generazioni, i miti e le autorappresentazioni nazionali.

Uno scambio scolastico che favorirà la reciproca conoscenza, lo scambio di punti di vista e la scoperta dei più significativi luoghi della memoria.

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IL PROGETTO

Il progetto intende avviare una riflessione sull’importanza della pacifica convivenza fra le popolazioni europee, mettendo in contatto e a confronto giovani italiani, sloveni e ungheresi.

Al centro della riflessione verrà posta la presenza di soldati magiari sul fronte isontino durante la prima guerra mondiale: soldati italiani e ungheresi si fronteggiarono in provincia di Gorizia in uno dei fronti europei più crudeli, tanto che il nome di Doberdò riecheggia ancora forte nella memoria collettiva magiara come luogo di privazioni e morte.

Il progetto si articola su diversi livelli che hanno l’obiettivo di avviare un ragionamento sul significato che lo scoppio della guerra e l’esperienza del fronte hanno rappresentato per i due popoli, così da offrire alle giovani generazioni uno spunto di meditazione sul conflitto, sui rapporti fra popolazioni differenti e sull’importanza della pace.

Il progetto si avvierà con una fase di ricerca storico-didattica tesa ad analizzare: la convivenza fra popolazioni di diversa nazionalità e cultura all’interno dell’Impero Austro-ungarico; l’impatto dello scoppio della guerra su queste popolazioni; la presenza dei reggimenti ungheresi sul fronte isontino; i luoghi di combattimento; la presenza di monumenti e luoghi commemorativi; l’immaginario che le giovani generazioni italiane, slovene e ungheresi hanno dei fatti relativi alla Grande guerra. Tale analisi avrà l’obiettivo di proporre strumenti didattici e materiali di approfondimento rivolti specificamente agli studenti delle scuole superiori e vedrà il coinvolgimento di storici, esperti di storia e società ungherese, educatori, docenti delle scuole italiane e ungheresi.

Il nucleo centrale del progetto è rappresentato da uno scambio scolastico fra scuole secondarie di secondo grado del Friuli Venezia Giulia (di lingua italiana e slovena), una scuola superiore bilingue italo-ungherese di Debrecen (Ungheria) e una di lingua ungherese di Oradea (Romania, con insegnamento della lingua italiana). Le scuole di Debrecen e Oradea sono state scelte perché alcuni reggimenti dell’esercito asburgico provenivano da queste città.

Le classi delle scuole italiane che aderiscono al progetto saranno coinvolte in attività laboratoriali, di studio e di riflessione che si svolgeranno su un lungo periodo, prima, durante e dopo gli effettivi giorni previsti per lo scambio.

 

OBIETTIVI PRIORITARI

– promuovere e incentivare il confronto fra ricercatori e studiosi italiani e ungheresi attraverso la ricerca storica e la produzione di nuovi materiali didattici;

– far realizzare agli studenti una mappatura emotiva (e personale) dei luoghi della memoria sconosciuti o poco valorizzati relativi alla presenza ungherese durante il primo conflitto mondiale;

– sfruttare le tecniche dello storytelling georeferenziato per realizzare uno strumento turistico economico ed efficace fruibile tramite smartphone e tablet;

– far riflettere le giovani generazioni sui drammi e sul trauma che il conflitto mondiale ha rappresentato per l’intera Europa. A tal proposito si proporrà agli studenti coinvolti nello scambio un percorso didattico focalizzato sul peso che le rispettive città hanno dovuto subire durante la guerra.

 

PROGRAMMA INDICATIVO

Nelle scuole italiane – Prima dello scambio si prevedono:

 

Introduzione alla società di inizio Novecento e alle vicende che portarono al Primo conflitto mondiale. Accenni alle principali fasi della guerra. (A cura dei docenti interni col sostegno degli storici di Quarantasettezeroquattro) ottobre-dicembre
2 incontri di contestualizzazione focalizzati sulla presenza Ungherese nell’area di Doberdò-Sagrado e sui meccanismi di rielaborazione della memoria della guerra con storici ed esperti metà gennaio – inizio febbraio
2 mezze giornate di visite ai luoghi che hanno visto la presenza dei soldati ungheresi (area di Doberdò, Museo all’aperto di San Michele del Carso e San Martino del Carso); inizio febbraio – inizio marzo
Elaborazione di una guida-virtuale attraverso un programma di storytelling georeferenziato che consentirà ad ogni studente di creare un suo itinerario tra i luoghi visitati facendo interagire fotografie, voci e musiche, rendendoli poi disponibili in rete. Tali narrazioni verranno inviate agli studenti ungheresi e romeni che così potranno farsi un’idea dei luoghi che visiteranno. durante le visite
Convegno sulla rielaborazione della memoria della guerra in Italia e Ungheria aprile 2015

 

Nelle scuole ungheresi e romene – Prima dello scambio si prevedono:

 

Introduzione alla società di inizio Novecento e alle vicende che portarono al Primo conflitto mondiale. Accenni alle principali fasi della guerra. (A cura dei docenti interni col sostegno degli storici di Quarantasettezeroquattro) ottobre-dicembre
Rafforzamento dell’insegnamento della lingua italiana ottobre-aprile
2 incontri di contestualizzazione focalizzati sulla presenza Ungherese nell’area di Doberdò e sui meccanismi di rielaborazione della memoria della guerra in Ungheria con storici ed esperti metà gennaio – inizio febbraio

 

Prima fase dello scambio (1-4 marzo 2015)

  • presenza di 40 studenti Ungheresi e Rumeni a Gorizia e Trieste, ospitati per 4 giorni dalle famiglie degli studenti italiani;
  • visite ai principali monumenti e luoghi della memoria della Prima Guerra mondiale presenti nell’area di confine: Sacrario di Redipuglia, Musei provinciali di Gorizia, Museo e sacrario a Caporetto, Museo all’aperto di San Michele del Carso e San Martino del Carso; Il campo trincerato austro-ungarico di Ragogna; il Monte Hermada;
  • attività laboratoriali comuni agli studenti italiani, sloveni, ungheresi e romeni tese a riflettere criticamente: sulla percezione che i giovani provenienti da paesi diversi hanno della Prima guerra mondiale; sulla convivenza tra culture e nazionalità diverse all’interno di contesti plurinazionali (Impero Austro-ungarico; Unione europea); sulla trasmissione della memoria della Prima guerra mondiale nei diversi contesti nazionali;

Seconda fase dello scambio (19-22 aprile 2015)

  • Viaggio di 40 studenti italiani a Debrecen (Ungheria) o Oradea (Romania), ospitati dalle famiglie degli studenti locali;
  • Visita ai luoghi della memoria della Prima guerra mondiale in Ungheria e Romania;
  • attività di confronto e discussione.
  • Realizzazione di un prodotto audiovisivo messo a disposizione in rete sui principali social network.

 

PARTNER

Idea e coordinamento

Associazione Quaratasettezeroquattro – Gorizia

www.quarantasettezeroquattro.it

segreteria@quarantasettezeroquattro.it

 

Con  il contributo di

Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

LOGO REGIONE FVG

 

 

Stampa

 

 

 

 

Gruppo di Lavoro:

Alessandro Cattunar

Aron Coceancig (ref. per le scuole ungheresi e romene: 328.4423300)

Chiara Perini (ref. per le scuole italiane: 329.6598388)

Paola Tarantelli

 

Partner

–      Provincia di Gorizia

–      ISIG – Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia

–      Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione di Trieste

–      Associazione Culturale Italoungherese Del Friuli Venezia Giulia “Pier Paolo Vergerio

 

Scuole

–      Istituto Statale di istruzione con lingua d’insegnamento slovena “P. Trubar – S. Gregorcic” di Gorizia

–      Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Brignoli – Einaudi – Marconi” di Gradisca d’Isonzo e Staranzano

–      Csokonai Vitéz Mihály Gimnázium –  Debrecen (H)

–      Ady Endre Líceum Nagyvárad – Oradea (RO)

 

 

POT MIRU – VIA DI PACE

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Mappatura dei siti della Prima guerra mondiale sul confine italo-sloveno

Trincea

Pot Miru Trincea

Il progetto POT MIRU-VIA DI PACE prevede di creare, nell’area del confine terrestre, un unico itinerario culturale transfrontaliero che colleghi i sentieri esistenti e valorizzi i lasciti storici, le tracce e l’eredità culturale delle diverse regioni interessate ed al contempo le ricchezze naturalistiche del territorio di confine italo-sloveno, rafforzando così i rapporti tra cittadini di confine ed il senso di appartenenza europea, migliorando l’attrattività e la competitività dell’area grazie alla creazione di un prodotto turistico/culturale unico ed integrato tale da assicurare un impatto sull’area anche nel lungo periodo lettere ad una maggiore visibilità europea.

All’associazione Quarantasettezeroquattro in parternariato con CETA, ISIG e Infofactory è stato assegnato il lavoro di rilevazione ed analisi del patrimonio culturale e naturalistico esistente lungo il tracciato, che sarà costituito da un anello complessivo che percorre sentieri e itinerari esistenti o realizzati con il progetto e a cui si collegheranno tracciati/anelli che potranno essere fruiti separatamente al tracciato principale. I tracciati, sia quello principale che i sistemi secondari , saranno rappresentati in una cartografia unica georeferenziata, in cui saranno indicati i siti storici ed i beni testimoniali fruibili e le emergenze ambientali turisticamente rilevanti.

Quarantasettezeroquattro coordinerà il lavoro di individuazione dei siti, dei resti e dei monumenti da inserire nel percorso e curerà le attività di schedatura e descrizione storica di ogni tappa.

Il progetto prevede anche un capillare lavoro di ricognizione e messa in rete delle iniziative culturali riguardanti la Grande guerra col fine di creare un calendario unico e facilmente consultabile.

Esito finale dei Pot Miru sarà la realizzazione di un prodotto turistico integrato capace di rilanciare la competitività dell’area transfrontaliera negli anni di celebrazione del centenario del primo conflitto mondiale.

 

Ente finanziatore: Provincia di Gorizia- Programma Italia-Slovenia 2007-2013
Periodo: febbraio 2014 – luglio  2014
Partners:
ISIG, Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia
CETA
Infofactory