Interspazio

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TOPOGRAFIE DELLA MEMORIA – VISITE GUIDATE

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TDM 2019 Scritta DEF

Un percorso multimediale e interattivo tra i luoghi della memoria e le memorie dei luoghi.

Accedi al museo diffuso direttamente da casa seguendo questo link

www.topografiedellamemoria.it

“Topografie della memoria – Museo diffuso dell’area di confine” si configura come il primTDM 2019 Cartolina Fronte 1o esempio, in Italia, di  museo transfrontaliero a cielo aperto, un percorso interattivo e multimediale che collega luoghi significativi non solo per la storia ufficiale ma anche per quella individuale dei cittadini di Gorizia e Nova Gorica.

 

Il nucleo centrale dell’iniziativa è la raccolta delle testimonianze orali, delle storie di vita dei cittadini che hanno vissuto nell’area di confine nella prima metà del Novecento. A partire dai racconti di vita sono stati selezionati e “riattivati” una serie di luoghi sensibili sotto il profilo della memoria pubblica e privata.

Si è creata così una nuova “mappa” storica ed emotiva del territorio: una topografia della memoria dell’area di confine. Il visitatore può percorrere un itinerario composto da 10 tappe (6 a Gorizia e 4 a Nova Gorica) in cui sono stati collocati dei totem in ferro battuto che propongono diverse modalità di fruizione.

I TOTEM INTERATTIVI

All’interno del percorso proposto, ogni tappa diventa uno spazio da scoprire e approfondire.  I totem offrono, a un primo livello di fruizione, una “didascalia” trilingue (in italiano, sloveno ed inglese) che lascia emergere la stratificazione di memorie ed eventi che hanno caratterizzato ogni singolo luogo nella storia del Novecento.

Le installazioni invitano poi il visitatore ad osservare lo spazio che lo circonda attraverso dei veri e propri punti di vista che indirizzano lo sguardo verso prospettive insolite. L’intento è quello di stimolare una visione, attiva e curiosa, a 360 gradi.

Attraverso un qualsiasi dispositivo connesso a

internet (tablet, smartphone, pc) è possibile inoltre fotografare un codice QR che consente l’accesso immediato a una serie di contenuti multimediali e audiovisivi:  l’interazione tra interviste, filmati di famiglia e fotografie permette di cogliere le molteplici memorie e ricordi immergendosi nelle “vite degli altri”. Si possono così osservare gli spazi come sono oggi e al contempo ascoltare i racconti dei testimoni, lasciandosi guidare dalle percezioni di coloro che hanno vissuto nel passato.

I contenuti multimediali sono fruibili direttamente in ognuna delle dieci tappe anche connettendosi all’indirizzo confine.todm.it e digitando il numero della stazione in cui ci si trova, oppure da casa all’indirizzo www.topografiedellamemoria.it.

La storia “incarnata” nella voce e nei corpi dei testimoni garantisce una capacità di coinvolgimento emotivo importante per la trasmissione della conoscenza storica. Le storie raccontate dialogano con la storia ufficiale che, in alcuni casi, lascia tracce indelebili nel territorio mentre in altri non si conserva all’interno degli spazi ma solo nelle memorie delle persone e delle comunità. Il progetto intende quindi favorire il recupero della memoria locale e la valorizzazione della specificità storica dei luoghi della città spesso dimenticati o nascosti.

LE VISITE GUIDATE

Le modalità di fruizione offerte dal museo e la varietà dei contenuti proposti rendono “Topografie della memoria” uno strumento didattico ed educativo particolarmente originale.

In queste visite guidate i partecipanti ricopriranno un ruolo attivo, “agendo” direttamente con i propri smartphone e tablet: potranno visualizzare filmati e linee del tempo interattive, ascoltare le voci dei testimoni e contribuire allo sviluppo del museo stesso lasciando dei post-it virtuali con i propri ricordi.

La visita virtuale si accompagnerà all’esplorazione fisica del territorio cittadino e al confronto/dialogo con le guide e i docenti. L’intento è quello di fare un viaggio comunitario attraverso i luoghi, le testimonianze e le immagini che caratterizzarono l’area di confine nella prima metà del Novecento.

Un percorso che consentirà agli studenti di comprendere alcuni dei complessi eventi che segnarono queste terre in un periodo che va dalla fine della Prima guerra mondiale fino alla firma dei Trattati di pace di Parigi (1947). Un percorso che si focalizzerà, oltre che sui fatti, anche sui sentimenti delle persone, sulle speranze e le paure, sui rapporti tra le diverse comunità e sui segni che la storia ha lasciato nella città odierna.

Sono previste visite guidate da una giornata e da mezza giornata.

La durata e le tappe potranno essere concordati col fine di adattarli ai programmi di studio.

Per costi, info e prenotazioni: segreteria@quarantasettezeroquattro.it

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LE TAPPE


Visualizza Topografie della memoria – Museo diffuso dell’area di confine in una mappa di dimensioni maggiori

1. Parco della Rimembranza (ITA)

2. Trgovski Dom – Giardini Pubblici (ITA)

3. Via Roma (ITA)

4. PIazza Vittoria (ITA)

5. Valico di Casa Rossa – Rožna Dolina (SLO)

6. Valico del Rafut (ITA)

7. Kostanjeviška Cesta – Valico del Rafut (SLO)

8. Piazzale della Transalpina (ITA)

9. Trg Evrope (SLO)

10. Bevkov Trg (SLO)

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IMMAGINI

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INFO E CONTATTI

Associazione Quarantasettezeroquattro

Corso Italia 182 – 34170 Gorizia

tel. +39.338.1411435

segreteria@quarantasettezeroquattro.it

www.quarantasettezeroquattro.it

www.topografiedellamemoria.it

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Un progetto di

Associazione Culturale Quarantasettezeroquattro (Gorizia)

In collaborazione con

Muzej Novejše zgodovine Slovenije

Con il supporto del programma Europe for Citizens

Unione Europea

Con il finanziamento di

Regione Friuli Venezia Giulia

Provincia di Gorizia

Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

Partners

Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione (IRSML) – Trieste

Università degli Studi di Udine – DAMS di Gorizia

Università di Trieste – Dipartimento di ingegneria e architettura

Università di Lubiana – Dipartimento di Storia

Associazione Isonzo-Soča (Gorizia)

ISIG – Istituto di sociologia internazionale di Gorizia

Associazione Palazzo del Cinema – Mediateca provinciale di Gorizia

Aiso – Associazione Italiana di Storia Orale (Roma)

Icbsa – Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (Roma)

Burnt in Memories – Storia e memoria dei villaggi bruciati dai nazisti

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Burt In Memories è un progetto che focalizza l’attenzione sul periodo dell’occupazione nazista dell’Adriatisches Küstenland (Zona d’Operazioni Litorale Adriatico) e nello specifico sugli episodi di rappresaglia che hanno portato all’incendio e distruzione di alcuni villaggi – Mačkolje/ Caresana, Miren pri Nova Gorica, Šmarje pri Kopru e Žejane – che oggi si trovano in Italia, Slovenia e Croazia.
Il progetto, coordinato dal Centro di ricerche scientifiche Capodistria, intende promuovere la ricerca e la riflessione su questo tema attraverso diverse azioni di disseminazione rivolte a pubblici differenti:

  • Seminari sull’utilizzo delle fonti orali per il recupero e lo studio delle memorie relative al periodo storico in oggetto;
  • Realizzazione di un film documentario che sarà proiettato nei ‘villaggi bruciati’
  • Mostra fotografica itinerante allestita a Mačkolje/ Caresana (I), Miren pri Nova Gorica (Slo), Šmarje pri Kopru (Slo) e Žejane (Hr).
  • Tavola rotonda/webinar, trasmesso live via streaming in alcune unversità europee.
  • Realizzazione di “cubi della memoria” multimediali nei ‘villaggi bruciati’ di Mačkolje/ Caresana (I), Miren pri Nova Gorica (Slo), Šmarje pri Kopru (Slo) e Žejane (Hr).

L’Associazione Quarantasettezeroquattro si  occupata, nello specifico, della progettazione e realizzazione dei “cubi della memoria”. Si tratta di manufatti metallici sulla cui superficie sono riportati, in tre lingue (italiano, sloveno e croato) i principali eventi che hanno caratterizzato ogni villaggio nel periodo del fascismo, della guerra e dell’occupazione nazi-fascista).  Inoltre, su ogni cubo, è riportato un codice QR che consente, attraverso qualsiasi dispositivo connesso ad Internet (quali tablet, smartphone etc) di accedere a interviste, fotografie ed altro materiale storico reso disponibile.

I cubi della memoria sono stati posti all’interno dei villaggi, raccontando la storia delle vite dei paesani e del loro territorio aai compaesani e alle persone di passaggio . Per il suo contenuto tecnologico l’installazione intende catturare l’attenzione dei giovani, ma al tempo stesso può favorire il turismo in zone dove non è ancora molto sviluppato. I contenuti pubblicati sul sito Web aiuteranno la disseminazione dei risultati del progetto, aumentando così la visibilità e le possibilità di condivisione e di dialogo.

Il progetto: contesto e finalità

Il progetto è focalizzato sulla multietnica regione di confine posta tra Italia, Slovenia e Croazia, detta Venezia Giulia o Julijska Krajina (dopo l’occupazione nazista del 1943 venne denominata Adriatisches Küstenland). In quest’area, il confine ed i regimi politici sono cambiati più volte nell’ultimo secolo passando dalla dominazione asburgica a quella italiana per tornare sotto la sfera di influenza tedesca nel 1943.

Sebbene questa regione fosse dal 1920 ufficialmente parte dell’Italia, le popolazioni croate e slovene svilupparono dei movimenti di resistenza attiva contro il regime e lottarono per la loro annessione alla ‘madrepatria’ – la Jugoslavia – o talvolta per l’autonomia dalla Venezia Giulia.

Durante la seconda guerra mondiale tra i partigiani sloveni e croati e la Resistenza italiana si alternarono fasi di cooperazione e periodi di contrasto, legati alle questioni politiche e nazionali.

Durante il conflitto le forze di occupazione fasciste e naziste bruciarono diversi paesi di quest’area confinaria. Tali villaggi sono stati testimoni delle violenze perpetrate dagli occupanti nel tentativo di cancellarli e perciò dovrebbero essere riconosciuti come ‘località della memoria’ come i più tristemente famosi Oradour-sur-Glane, Lidice o Ležáky.

La principale motivazione che spinse a questi crimini di guerra fu la vendetta verso la popolazione civile che supportava la Resistenza, cioè il movimento partigiano ed i combattenti per la libertà. I roghi dei villaggi venivano spesso accompagnati anche da uccisioni, deportazioni, incursioni ed altre violenze.

Per ricordare questi eventi, si intende raccogliere le memorie personali degli incendi e delle loro conseguenze, oltre alle fotografie dei villaggi. Sulla base di fonti letterarie e d’archivio si realizzerà una mappa dei villaggi bruciati nella Venezia Giulia/ Juljiska Krajina e, più in generale, verranno promossi momenti di riflessione che coinvolgerà un pubblico ampio e diversificato.

Saranno realizzati dei “pannelli della memoria e di documentazione” che favoriranno il raggiungimento di questi scopi. Infatti, appare necessario generare la consapevolezza nelle giovani generazioni che la memoria di queste devastazioni belliche è una parte importante dell’identità dei luoghi in cui vivono.

Inoltre, con uno spirito di curiosità e rispetto intergenerazionale, s’intende andare oltre ai conflitti nazionali ed interculturali, oltre alle colpe collettive e all’intolleranza: con lo scopo di contribuire al rafforzamento di forme di cittadinanza attiva e per stimolare l’integrazione europea nella regione.

A questo fine si stimolerà la cooperazione tra associazioni non governative, comunità ed autorità locali, scuole, mondo accademico e media.

Durata: Agosto 2015 – Gennaio 2017

Partner di progetto:

  • Znanstveno-raziskovalno središče Koper (Centro di ricerche scientifiche Capodistria, leading partner)
  • Kulturno izobraževalno društvo PiNA
  • Associazione Quarantasettezeroquattro
  • Udruga “Žejane”
  • Associazione Kinoatelje
  • Občina Dolina / Comune di San Dorligo della Valle
  • Istarsko povijesno društvo

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Scarica il report del progetto (Report_it_BURNT)

TOPOGRAFIE DELLA MEMORIA – MUSEO DIFFUSO DELL’AREA DI CONFINE

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Un percorso multimediale e interattivo tra i luoghi della memoria e le memorie dei luoghi.

Accedi al museo diffuso direttamente da casa seguendo questo link

www.topografiedellamemoria.it

“Topografie della memoria – Museo diffuso dell’area di confine” si configura come il primo esempio, in Italia, di  museo transfrontaliero a cielo aperto, un percorso interattivo e multimediale che collega luoghi significativi non solo per la storia ufficiale ma anche per quella individuale dei cittadini di Gorizia e Nova Gorica.

 

Il nucleo centrale dell’iniziativa è la raccolta delle testimonianze orali, delle storie di vita dei cittadini che hanno vissuto nell’area di confine nella prima metà del Novecento. A partire dai racconti di vita sono stati selezionati e “riattivati” una serie di luoghi sensibili sotto il profilo della memoria pubblica e privata.

Si è creata così una nuova “mappa” storica ed emotiva del territorio: una topografia della memoria dell’area di confine. Il visitatore può percorrere un itinerario composto da 10 tappe (6 a Gorizia e 4 a Nova Gorica) in cui sono stati collocati dei totem in ferro battuto che propongono diverse modalità di fruizione.

I TOTEM INTERATTIVI

All’interno del percorso proposto, ogni tappa diventa uno spazio da scoprire e approfondire.  I totem offrono, a un primo livello di fruizione, una “didascalia” trilingue (in italiano, sloveno ed inglese) che lascia emergere la stratificazione di memorie ed eventi che hanno caratterizzato ogni singolo luogo nella storia del Novecento.

Le installazioni invitano poi il visitatore ad osservare lo spazio che lo circonda attraverso dei veri e propri punti di vista che indirizzano lo sguardo verso prospettive insolite. L’intento è quello di stimolare una visione, attiva e curiosa, a 360 gradi.

Attraverso un qualsiasi dispositivo connesso a

internet (tablet, smartphone, pc) è possibile inoltre fotografare un codice QR che consente l’accesso immediato a una serie di contenuti multimediali e audiovisivi:  l’interazione tra interviste, filmati di famiglia e fotografie permette di cogliere le molteplici memorie e ricordi immergendosi nelle “vite degli altri”. Si possono così osservare gli spazi come sono oggi e al contempo ascoltare i racconti dei testimoni, lasciandosi guidare dalle percezioni di coloro che hanno vissuto nel passato.

I contenuti multimediali sono fruibili direttamente in ognuna delle dieci tappe anche connettendosi all’indirizzo confine.todm.it e digitando il numero della stazione in cui ci si trova, oppure da casa all’indirizzo www.topografiedellamemoria.it.

La storia “incarnata” nella voce e nei corpi dei testimoni garantisce una capacità di coinvolgimento emotivo importante per la trasmissione della conoscenza storica. Le storie raccontate dialogano con la storia ufficiale che, in alcuni casi, lascia tracce indelebili nel territorio mentre in altri non si conserva all’interno degli spazi ma solo nelle memorie delle persone e delle comunità. Il progetto intende quindi favorire il recupero della memoria locale e la valorizzazione della specificità storica dei luoghi della città spesso dimenticati o nascosti.

LE VISITE GUIDATE

Le modalità di fruizione offerte dal museo e la varietà dei contenuti proposti rendono “Topografie della memoria” uno strumento didattico ed educativo particolarmente originale.

In queste visite guidate i partecipanti ricopriranno un ruolo attivo, “agendo” direttamente con i propri smartphone e tablet: potranno visualizzare filmati e linee del tempo interattive, ascoltare le voci dei testimoni e contribuire allo sviluppo del museo stesso lasciando dei post-it virtuali con i propri ricordi.

La visita virtuale si accompagnerà all’esplorazione fisica del territorio cittadino e al confronto/dialogo con le guide e i docenti. L’intento è quello di fare un viaggio comunitario attraverso i luoghi, le testimonianze e le immagini che caratterizzarono l’area di confine nella prima metà del Novecento.

Un percorso che consentirà agli studenti di comprendere alcuni dei complessi eventi che segnarono queste terre in un periodo che va dalla fine della Prima guerra mondiale fino alla firma dei Trattati di pace di Parigi (1947). Un percorso che si focalizzerà, oltre che sui fatti, anche sui sentimenti delle persone, sulle speranze e le paure, sui rapporti tra le diverse comunità e sui segni che la storia ha lasciato nella città odierna.

Sono previste visite guidate da una giornata e da mezza giornata.

La durata e le tappe potranno essere concordati col fine di adattarli ai programmi di studio.

Per costi, info e prenotazioni: segreteria@quarantasettezeroquattro.it

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LE TAPPE


Visualizza Topografie della memoria – Museo diffuso dell’area di confine in una mappa di dimensioni maggiori

1. Parco della Rimembranza (ITA)

2. Trgovski Dom – Giardini Pubblici (ITA)

3. Via Roma (ITA)

4. PIazza Vittoria (ITA)

5. Valico di Casa Rossa – Rožna Dolina (SLO)

6. Valico del Rafut (ITA)

7. Kostanjeviška Cesta – Valico del Rafut (SLO)

8. Piazzale della Transalpina (ITA)

9. Trg Evrope (SLO)

10. Bevkov Trg (SLO)

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IMMAGINI

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INFO E CONTATTI

Associazione Quarantasettezeroquattro

Corso Italia 182 – 34170 Gorizia

tel. +39.338.1411435

segreteria@quarantasettezeroquattro.it

www.quarantasettezeroquattro.it

www.topografiedellamemoria.it

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Un progetto di

Associazione Culturale Quarantasettezeroquattro (Gorizia)

In collaborazione con

Muzej Novejše zgodovine Slovenije

Con il supporto del programma Europe for Citizens

Unione Europea

Con il finanziamento di

Regione Friuli Venezia Giulia

Provincia di Gorizia

Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

Partners

Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione (IRSML) – Trieste

Università degli Studi di Udine – DAMS di Gorizia

Università di Trieste – Dipartimento di ingegneria e architettura

Università di Lubiana – Dipartimento di Storia

Associazione Isonzo-Soča (Gorizia)

ISIG – Istituto di sociologia internazionale di Gorizia

Associazione Palazzo del Cinema – Mediateca provinciale di Gorizia

Aiso – Associazione Italiana di Storia Orale (Roma)

Icbsa – Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (Roma)

STORIOVAGANDO

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A spasso lungo il Novecento attraverso i luoghi e le memorie del territorio

Cartolina storiovagando bozza 5

C’è una forte connessione tra il territorio e la storia, tra lo spazio e la memoria.
I luoghi sono testimoni del passato anche laddove le tracce della storia non sono chiaramente visibili.
Spesso attraversiamo strade, sentieri, piazze, ignari di ciò che essi hanno da raccontarci.
E invece a volte basta uno sguardo, l’attenzione ad un dettaglio per immergersi nelle vicende che gli spazi fanno riaffiorare.

La nostra regione è stata al centro di alcuni momenti chiave del Novecento, ne porta ferite e tracce, più o meno visibili.
Riappropriarsi degli spazi che ci circondano significa attraversarli consci di ciò che hanno visto e di ciò che sono stati. Dar loro un nuovo significato.

Il progetto StorioVagando propone delle passeggiate in cui lasceremo parlare i luoghi, individueremo i segni della Storia e ricostruiremo le tante storie famigliari e individuali.
Aprendoci a prospettive diverse, accompagneremo il nostro vagare a letture, brani, testimonianze, per far parlare davvero il territorio nella sua complessità, nel suo intreccio di storia e memoria.

In questa prima edizione, StorioVagando propone tre temi e tre spazi differenti, che ci aiuteranno a sviscerare alcuni tra i nodi principali della storia del Novecento:
1. Ospedale partigiano di Franja\Slovenia
2. Topografie della memoria a Gorizia / storia di un confine mobile;
3. La porta di Sion: storia di Trieste e della sua comunità ebraica
Per ogni itinerario visiteremo alcuni luoghi simbolo, ne indagheremo le forme e la loro relazione con il passato, ne faremo emergere le storie e i diversi punti di vista.

GORIZIA Topografie della memoria / storia di un confine mobile

Data: Domenica 18 settembre
Percorso: Giardini Pubblici-Trgovski Dom / via Roma – ex Comando nazista / Piazza Vittoria / Galleria Bombi / valico del Rafut / valico San Gabriele / Piazza Transalpina
Punto e ora di ritrovo: Parcheggio in piazza Cesare Battisti ore 10.00
Durata: 3h
Costo: 10 euro

Qual è la storia e il destino di una città di confine? Quali le vicende di un territorio da sempre spezzato e conteso?
A Gorizia, spazio liminare e sfaccettato, il Novecento è arrivato come un uragano, segnandone le sorti, ma soprattutto, modificandone dal vivo il territorio.
Durante la visita ad alcuni luoghi simbolo della città, sosteremo presso le stazioni del “Museo diffuso dell’area di confine”, primo esempio in Italia di museo transfrontaliero a cielo aperto.
Ci fermeremo ad ogni totem e, attraverso la fruizione di una serie di contenuti multimediali cui potremo accedere semplicemente con lo smartphone o il tablet, ascolteremo e vedremo le interviste di coloro che quel territorio l’hanno vissuto sul serio, osserveremo le fotografie dell’epoca e ricostruiremo le modalità attraverso cui la storia ha modificato spazi e contesti.
Come cambia il volto di una città di confine, il suo perimetro, la conformazione degli spazi urbani, la geometria del territorio? E in che relazione si pongono rispetto allo sviluppo storico?
Mai come a Gorizia la capacità di leggere il territorio diventa possibilità di comprendere meglio parte del nostro passato.

OSPEDALE PARTIGIANO DI FRANJIA / resistere al nazifascismo

Data: Domenica 12 ottobre
Percorso: Sentiero che conduce alle baracche dell’ospedale, sulle orme dei partigiani che trasportavano i feriti all’ospedale / visita alle baracche dell’ospedale
Punto e ora di ritrovo:
Durata: 3h
Costo: 10 euro

Quale fu la specificità della resistenza nell’area di confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia? Come collaborarono le due resistenze? Cosa accadde a partire dal 1941 con l’occupazione tedesca e italiana della Jugoslavia?
La visita all’ospedale partigiano di Franja aiuterà a sciogliere alcune di queste domande e fornirà il contesto utile per approfondire il tema della resistenza al nazifascismo nelle aree di confine.
L’ospedale inoltre, luogo di grande suggestione e interesse, offre uno straordinario esempio di resistenza attiva di un’intera comunità, di mutuo soccorso tra individui che collaborarono assieme in nome della libertà

TRIESTE / La porta di Sion: i luoghi della comunità ebraica

Data: Domenica 30 ottobre
Percorso: Piazza Ponterosso / Teatro romano / Ex ghetto ebraico / Piazza Unità / Piazza Oberdan / Tempio israelitico / Museo ebraico Carlo e Vera Wagner
Punto e ora di ritrovo: via Rossini (davanti Palazzo Gopcevich) ore 10.00
Durata: 3h
Costo: 10 euro

A partire dall’istituzione del porto franco, la città ha accolto al suo interno numerose comunità, che hanno collaborato allo sviluppo di quell’anima cosmopolita per cui spesso Trieste viene ricordata. Tra queste, la comunità ebraica ha legato indissolubilmente il suo destino a quello della città, contribuendo a crearne la ricchezza sia economica che culturale. Simbolo della complessità e della multiformità della città, la comunità ebraica ha cresciuto al suo interno lingue, tradizioni e provenienze diverse, quasi a riflettere, come in uno specchio, l’orizzonte multiculturale di Trieste. Motore e catalizzatore della nascita della borghesia triestina, la comunità è stata attore e protagonista della crescita culturale e commerciale del capoluogo.
Attraverso la visita ai luoghi della storia e della tradizione ebraica, ricostruiremo le principali tappe del Novecento triestino e cercheremo i segni del rapporto tra la città e la minoranza ebraica. Incroceremo letture e memorie dei testimoni dell’epoca, ridaremo voce ai luoghi, li faremo rivivere e faremo un tuffo nell’identità ebraica, per capire un po’ di più del carattere controverso e prismatico di Trieste.

Iscrizioni

Per tutti i percorsi è richiesta la prenotazione, scrivendo a

segreteria@quarantasettezeroquattro.it

MEMOBUS // Corso di formazione e viaggio a Cracovia-Auschwitz

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Logo MEMOBUS inline - web

Comprendere e raccontare la Shoah \\ Corso di formazione e viaggio a Cracovia-Auschwitz

Che cos’è Memobus?

È un viaggio, ideale e materiale, attraverso una parte della storia del Novecento.

Un percorso formativo di approfondimento sulla Shoah che si compone di due parti, indispensabili una all’altra: una prima parte introduttiva di indagine storica e, a seguire, il viaggio vero e proprio. A partire da Cracovia, percorreremo gli itinerari che hanno segnato la storia della comunità ebraica polacca, fino alla visita ai campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz I e Auschwitz II – Birkenau.

DSC_0425Quale ruolo ha oggi, nel discorso pubblico, il tema della Shoah e del genocidio degli ebrei? Come ricordiamo? Cosa ricordiamo? Come si è costituita la memoria del passato e come essa ha influito nella costruzione della nostra identità collettiva?

A partire da questi e altri interrogativi analizzeremo testi, fonti, immagini, ascolteremo testimoni e cercheremo di proporre qualche risposta. O continueremo a chiederci, a dibattere, a riflettere sul passato e sul presente.

Perché la ricerca nasce dalle domande e dagli interrogativi: è a partire dai dubbi che si cresce.

Cercheremo di capire, e soprattutto, di uscire dalla mera contabilità delle vittime, dalla prospettiva matematica che nasconde la molteplice varietà di vite e di esperienze che compose il panorama ebraico, fatto di lingue e culture diverse. Ma fatto soprattutto di volti, di nomi, di esistenze.

Storia e memoria

Parete di foto copia low

Se è vero che oggi il ricordo della Shoah è centrale nel discorso pubblico, grazie anche all’istituzione della Giornata della Memoria, col passare degli anni si corre il rischio che la “celebrazione” prenda il sopravvento sulla riflessione e la reale conoscenza e comprensione dei fatti accaduti.

Il progetto Memobus, propone il viaggio sui luoghi della memoria a Cracovia, Auschwitz, Birkenau non semplicemente come un modo per commemorare le vittime, ma come un’esperienza formativa posta al centro di un percorso di comprensione storica che sia in grado di fornire gli strumenti critici e le categorie di analisi per interpretare un evento storico che rischia di “sfuggire ad ogni immaginazione”.

Se inserita all’interno di un percorso in cui si intrecciano fonti, interpretazioni storiografiche e testimonianze, la visita ai campi di concentramento diventa realmente un’occasione per arricchire la propria comprensione del passato e per stimolare il dibattito sul presente.

Memobus offre dunque un percorso articolato e strutturato, che si compone di momenti diversi che concorrono a riportare una varietà di sguardi e approcci indispensabili a tradurre la complessità degli eventi storici.

Percorso formativo

La parte preliminare al viaggio si compone di sei incontri, alcuni di approfondimento storico, altri tematici, che sono propedeutici ad affrontare il viaggio a Cracovia-Auschwitz.

Gli incontri inizieranno a fine settembre e, con cadenza bisettimanale, arriveranno fino a dicembre.
Il progetto è organizzato in collaborazione con ANPI di Trieste e La Cappella Underground / Mediateca di Trieste

I primi tre incontri saranno specificatamente storici:

Verrà introdotta una periodizzazione degli eventi utile a collocare secondo precise coordinate spazio-temporali la Shoah. Verranno illustrate le dinamiche precedenti allo sterminio degli ebrei, che ad esso hanno condotto, e affronteremo un’analisi comparata dei casi italiano e tedesco. Ci si soffermerà poi sulle tappe dello sterminio e sulla progressione che condusse dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite. Proveremo a proporre alcuni spunti di analisi provenienti da recenti ricerche internazionali, in grado di arricchire lo stato attuale degli studi italiani sulla Shoah.

Analizzeremo le interpretazioni che alcuni intellettuali europei diedero della Shoah, e i suggerimenti su come leggere il presente alla luce del genocidio degli ebrei. In particolare ci accompagneranno le riflessioni di Hahhan Arendt e di Zygmunt Bauman. Approfondiremo il legame tra genocidio e cultura europea e capiremo come la Shoah si inserisce nel panorama culturale europeo e come, di esso, ne fu un prodotto.

Per l’analisi dei fatti ci serviremo di immagini storiche che ci aiuteranno a sciogliere alcuni nodi tematici e a comprendere le modalità attraverso cui la Shoah venne rappresentata all’epoca, per mano dei nazisti, di alcuni prigionieri e degli alleati. Scorreremo anche alcuni lavori fotografici successivi che ci suggeriscono possibili chiavi interpretative ed elaborazioni culturali del genocidio.

Il quarto e quinto incontro si presentano come due focus tematici/metodologici di approfondimento.

Nel primo si leggerà la Shoah attraverso la narrativa e i graphic novel, di carattere memorialistico e non, per ragionare sulla possibilità e le modalità con cui raccontare ciò che appare difficile, se non impossibile, anche solo immaginare.

Verranno illustrate alcune pietre miliari della letteratura sula Shoah e alcune delle pubblicazioni recenti più interessanti. Saranno letti e analizzati dei brani e verranno proposti percorsi bibliografici e tematici che includeranno libri, fumetti, film.

L’incontro successivo si focalizzerà sulle forme di resistenza ebraica, del caso di Varsavia ma non solo. Cercheremo di smontare il luogo comune secondo cui gli ebrei vennero condotti allo sterminio come “pecore al macello”. Analizzeremo la specificità ebraica prima della Shoah, distinguendo l’ebraismo dell’Europa centrale da quello orientale.

Il sesto appuntamento sarà dedicato all’incontro con un testimone diretto. Per noi il rapporto tra storia e memoria è centrale nella ricerca e nei percorsi tematici che proponiamo. Mettersi in ascolto è una delle prime modalità che aprono alla conoscenza e al confronto e quindi alla crescita e alla comprensione.

Le memorie dei singoli acquisiscono tanto più valore quanto più complesso risulta essere il contesto storico che stiamo indagando. Ci permettono, nel caso specifico della Shoah, di abbattere il muro di cifre che spesso accompagna il discorso sullo sterminio, di uscire da una mera concezione matematica e di ridare un volto e un nome ai protagonisti di quella storia.

Per ulteriori approfondimenti clicca Qui

Calendario degli incontri

Gli incontri propedeutici al viaggio si svolgeranno quasi in parallelo nelle città di Udine e Trieste, nella giornata di martedì in orario tardo-pomeridiano, dalle 17 alle 19.

UDINE

Scuola superiore dell’Università di Udine, Palazzo Di Toppo-Wassermann, via Gemona 91

I incontro – 27 settembre

II incontro – 11 ottobre

III incontro – 25 ottobre

IV incontro – 8 novembre

V incontro – 22 novembre

VI incontro – 6 dicembre

TRIESTE  

Mediateca di Trieste, via Roma, 19 – 34132 Trieste

I incontro – 4 ottobre

II incontro – 18 ottobre

III incontro – 2 novembre

IV incontro – 15 novembre

V incontro – 29 novembre

VI incontro – 13 dicembre

Come iscriversi

Per iscriversi al corso di formazione è sufficiente:
• compilare il modulo che trovate QUI
• inviare, assieme al modulo compilato, copia del bonifico della sola quota d’iscrizione di 50 euro a segreteria@quarantasettezeroquattro.it

IBAN IT86V0200812400000101174360
Causale: Corso di formazione Memobus
Destinatario: Associazione Quarantasettezeroquattro

Viaggio – Programma indicativo

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Il viaggio è il proseguimento del percorso di formazione affrontato nei mesi precedenti.
È necessario, dunque aver frequentato almeno quattro dei sei incontri formativi per poter partecipare al viaggio.

Primo giorno

6.00: Partenza da Trieste.

13:00 Arrivo a Budapest.

14.00-14.30: Pranzo.

15.00-19.00: Visita al quartiere ebraico

19.00-20.00: Cena

Secondo giorno

6.00: Partenza da Budapest.

13.00: Arrivo a Cracovia e pranzo

14.00 – 16.00: Tempo libero per visita alla città, sistemazione in albergo e pranzo.

16.00 – 18.30: Visita guidata al quartiere ebraico Kazimierz.

20.30: Cena comunitaria.

Terzo giorno

9.00 – 13.00: spostamento in corriera al Museo Schindler e visita al museo; visita all’ ex ghetto ebraico; a conclusione, breve attività di condivisione                                      e rielaborazione

13.00 – 15.30: Pranzo e tempo libero.

15.30 – 19.00: Piazza del Mercato

20.30: Cena

Quarto giorno

7.30 – 8.30: Spostamento al campo di Auschwitz 1.

9.00 – 13.00: Visita guidata al campo di Auschwitz 1.

14.00 – 18.00: Visita al campo di Auschwitz 2 Birkenau.

19.00: Rientro a Cracovia.

20.00: Cena.

Quinto giorno

07.00 –  08.00: Colazione

08.00 – 09.30: Suddivisione in gruppi di lavoro e riflessioni sulla visita a Cracovia, Auschwitz e Birkenau; momento di restituzione e rielaborazione

09.30 – 10.00: Check-out e partenza da Cracovia

13.00 – 13.45: Pranzo al sacco/autogrill

19.00 – 19.30: Cena al sacco/autogrill

22.00 – 22.30: Arrivo

Partecipanti

Memobus è aperto a tutti coloro che sono interessati ad approfondire il tema della Shoah, a insegnanti, bibliotecari, educatori, studenti universitari.

Il costo indicativo complessivo del percorso è di 380 euro a persona (4 notti in albergo + colazione, pasti esclusi) che possono variare a seconda del numero di partecipanti e della disponibilità di camere doppie o singole.

Chi siamo

Alessandro Cattunar

è dottore di ricerca in Storia Contemporanea (Firenze-Napoli) e ha conseguito un titolo di perfezionamento in “Media education: media, storia, cittadinanza” presso l’Università Cattolica di Milano. Attualmente è borsista all’Università di Padova e presidente dell’Associazione Quarantasettezeroquattro di cui cura la progettazione e il coordinamento scientifico delle attività didattiche. Ha partecipato a due corsi di specializzazione in Storia della Shoah organizzati dal Mémorial de la Shoah di Parigi nella capitale francese e a Berlino.

Silvia Antonelli

è laureata in storia contemporanea con una tesi sul rapporto tra ebrei militanti e PCI. Ha proseguito le ricerche indagando i legami tra ebraismo e sinistra italiana, allargando il campo di analisi al confronto con lo stato di Israele e allo studio delle forme di antisemitismo contemporaneo. Ha frequentato numerosi seminari sulla religione e le tradizioni ebraiche, oltre ad un biennio di studi di ebraico moderno ed ebraico biblico. Ha frequentato il Seminario di formazione per insegnanti sulla Shoah organizzato dal Memorial de la Shoah di Parigi.

Per informazioni

Silvia Antonelli
Cell: 3287848282
segreteria@quarantasettezeroquattro.it

In collaborazione con

ANPI DI TRIESTE

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LA CAPPELLA UNDERGROUND / MEDIATECA DI TRIESTE

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