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CITTADINI DEL TEMPO. Conoscere, riflettere, agire

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Il progetto “Cittadini del tempo” è un progetto educativo “quadro” all’interno del quale rientrano diversi laboratori, visite guidate e corsi di aggiornamento sviluppati dall’associazione Quarantasettezeroquattro in parternariato con la rete di scuole dell’Alto Friuli “Sbilf”.

Il progetto è Finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia all’interno dei Progetti speciali in cui è risultato primo classificato (95/100).

LOGO REGIONE FVG

 

IMG_2566OBIETTIVI

Sviluppare e promuovere le competenze chiave con la consapevolezza che la cittadinanza va non solo insegnata ma anche “praticata”:

attraverso la sperimentazione, in prima persona, delle procedure democratiche che, consentendo un dialogo partecipato e responsabile, favoriscono l’analisi e la gestione dei conflitti;

  • attraverso la riflessione sui diritti-doveri fondamentali dei cittadini;
  • stimolando il superamento di ogni visione unilaterale dei problemi e favorendo l’emergere di punti di vista “altri” tali da favorire il contenimento delle discriminazioni e promuovere l’inclusione di soggetti svantaggiati;
  • utilizzando consapevolmente le tecnologie come ambienti di formazione dell’esperienza e di condivisione della conoscenza;
  • moltiplicando le occasioni di alleanze educative tra gli attori della comunità educante di ogni territorio.

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Foto per 2 giugno lowATTIVITA’ PREVISTE

Le attività previste, che si svolgeranno in orario scolastico, declinano il concetto di cittadinanza (attiva ed europea) a diversi livelli e in varie modalità:

Una Costituzione (in)Comune (IV-V primaria/I-II-III sspg): laboratorio sui diritti e i doveri fondamentali dei cittadini, sulle procedure democratiche, sulla Costituzione italiana, sulla sua storia e la sua attualità attraverso una modalità creativa e partecipata. Una riflessione generale che trova modalità concrete di applicazione nei contesti locali, lasciando emergere i bisogni e le proposte dei ragazzi per il loro territorio. Le attività sono tese al confronto e orientate a far emergere le esigenze degli altri abitanti della comunità (anziani, disabili, immigrati etc.) nell’ottica di una maggior consapevolezza e responsabilizzazione verso le categorie svantaggiate.Il prodotto finale è la realizzazione di una video-costituzione.

(Ri)prendere la memoria (II-III sspg): laboratorio di storia e audiovisivi sul Novecento. Il punto di partenza sarà la realizzazione di interviste ai testimoni da cui far emergere una molteplicità di punti di vista, opinioni, esperienze, culture che confluiranno in un breve filmato.  Si agirà contemporaneamente su due piani: il locale, la propria comunità, il proprio vissuto; il confronto con l’altro, con nuovi stimoli, con l’Europa e il mondo.

La memoria siamo noi (III sspg): un percorso didattico sulla Shoah e i totalitarismi che non intende limitarsi alle commemorazioni della Giornata della memoria ma che, superando lo stadio emotivo,  vuole stimolare una comprensione globale degli avvenimenti. Sono previsti 5 incontri prima e dopo il 27 gennaio con storici esperti, testimoni diretti dei fatti, attività laboratoriali (con utilizzo di media alternativi quali film, fumetti, albi illustrati etc.) e una visita ai luoghi della memoria ebraica regionale.

I media tra linguaggi e tecniche (docenti): seminari di aggiornamento per supportare gli insegnati nella scelta di apparati integrativi ai libri di testo quali veicolo privilegiato per approfondimenti su alcune tematiche: storia, cittadinanza attiva, inclusione della diversità, integrazione sociale. Particolare attenzione sarà posta sui nuovi linguaggi audiovisivi (produzioni web, film, serie tv, documentari…) ma anche sulle novità editoriali per ragazzi.

Topografie della memoria (II-III sspg): laboratorio multimediale a cielo aperto lungo il confine italo-sloveno.

 

TOPOGRAFIE DELLA MEMORIA Museo diffuso dell’area di confine (Gorizia-Nova Gorica)

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Visita guidata Topografie della memoria - Piazza Vittoria Gorizia 3ARGOMENTI

Storia di confine (Prima e Seconda guerra mondiale; Fascismo; Guerra fredda) / identità / memorie / interculturalità / minoranze linguistico-nazionali.

DESTINATARI

Secondaria 1° / 3

Secondaria 2° / Tutte

DESCRIZIONE

Cosa vuol dire vivere lungo il confine? Che ruolo gioca l’identità (linguistica, nazionale, politica…) nel momento in cui si deve scegliere “da che parte stare”? Che conseguenze ha una scelta così importante? Quale è il rapporto tra Storia e memoria (individuale, collettiva, pubblica)? Il percorso di visita lungo le tappe di questo particolare museo a cielo aperto – che attraversa alcuni dei luoghi più significativi per la storia di Gorizia e Nova Gorica – intende rispondere a queste domande attraverso un approccio laboratoriale basato sull’interazione tra multimedialità e fonti tradizionali.

OBIETTIVI

– Avvicinare gli studenti alle complesse vicende che caratterizzarono il confine orientale tra il Primo e il Secondo conflitto mondiale attraverso una modalità partecipata ed interattiva;

– coinvolgere attivamente gli studenti nella visita attraverso l’uso di strumenti multimediali;

– scoprire la pluralità di memorie legate ad ogni luogo attraverso l’utilizzo di fonti di varia natura (archivistiche, memorialistiche, letterarie…) e, quindi, assumere punti di vista differenti sulle vicende;

– ragionare sul valore dell’identità (nazionale, politica, culturale …) in relazione ai mutamenti geopolitici che coinvolsero la Venezia Giulia nella prima metà del Novecento;

– individuare le tracce delle memorie pubbliche attraverso uno sguardo consapevole sulla città.

DURATA E MODALITÀ DELLA VISITA AL MUSEO DIFFUSO DELL’AREA DI CONFINE

Il percorso di visita a Topografie della memoria – primo esempio, in Italia, di museo transfrontaliero a cielo aperto – ha una durata variabile a seconda delle necessità: si va da un minimo di tre ore ad un massimo di otto ore (con pausa pranzo ed eventuale visita a siti non compresi nel percorso: Museo della Grande guerra, cimitero ebraico di Rožna Dolina, sinagoga …) Per ogni tappa sono proposte attività laboratoriali e interattive che mirano a ricostruire la storia del goriziano attraverso foto e documenti d’archivio, pagine dei quotidiani, brani di interviste e letture. I ragazzi che possiedono uno smartphone o un tablet possono accedere direttamente ai contenuti multimediali scaricabili dai totem posizionati in ogni tappa del percorso.

MATERIALI

Tutti i materiali per i laboratori sono messi a disposizione dagli organizzatori.

GIÀ REALIZZATO CON…

Scuole secondarie di primo grado di: Buja (UD) / Bedizzole (BS) / Piacenza

Scuole secondarie di secondo grado di: Roma / Brescia / Villa D’Adda (BG)

Topografie della memoria – Rassegna stampa

Rassegna stampa sul progetto “Topografie della memoria – Museo diffuso dell’area di confine”

05_02_2013 radioincorso.it

05_02_2013 OSSERVATORIO BALCANI

01_17_2013 PRIMORSKE NOVICE 

02_03_2013 il piccolo

02_03_2013 fvgnews.net

02_02_2013 pordenoneoggi.it

02_02_2013 fvgnotizie.it

02_02_2013 arte.it

02_01_2013 undo.net

02_01_2013 artribune.it

01_31_2013 turismofvg.it

01_27_2013 messaggero veneto friuli

01_25_2013 il piccolo

01_21_2013 laveracronaca.com

01_13_2013 Il piccolo

GIORNATA INTERNAZIONALE DI STUDI

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STRADE DELLA MEMORIA

Storie di confine tra sguardi incrociati e interventi sul territorio

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Venerdì 11 gennaio 2013

Sala Della Torre

Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

Via Carducci, 2 – Gorizia

La Giornata internazionale di studi rappresenta una delle tappe conclusive di Strade della memoria, un progetto articolato in diverse iniziative – tra cui Archivio della memoria. Storie di vita e di luoghi e Topografie della memoria. Museo diffuso dell’area di confine – che hanno posto al centro dell’attenzione la pluralità degli eventi e dei percorsi di vita, individuali e collettivi, nell’area di frontiera nel corso del Novecento.

La Giornata di studi – che prevede la partecipazione di studiosi e professionisti di provenienza geografica e disciplinare diversa – si configura come un’ulteriore occasione di confronto e discussione non solo su temi di carattere storiografico, ma anche sulla possibilità di intervenire concretamente e criticamente sul territorio.

Nella prima parte si affronterà il problema della formazione, trasmissione e narrazione delle memorie – individuali, pubbliche e collettive – nell’area confinaria compresa tra Gorizia e Nova Gorica. In particolare, si cercherà di ragionare sulla validità di alcune categorie interpretative che appaiono determinanti soprattutto in relazione agli avvenimenti che caratterizzarono gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra: memoria individuale / memoria pubblica; memorie orali / luoghi della memoria; identità nazionali / identificazioni locali; rivendicazioni di purezza / ibridismo. Particolare attenzione sarà rivolta al contributo scientifico che la storia orale può offrire in quest’ambito di ricerca.

Nella seconda parte della giornata, si proporrà una serie di sguardi trasversali sul tema delle memorie di confine: storici, oralisti, urbanisti, sociologi e archivisti proveranno a ragionare su alcune delle principali questioni metodologiche e interpretative che “il confine” pone al loro lavoro. Si cercherà di porre l’accento sull’importanza del dialogo tra diverse soggettività; sulle difficoltà legate all’utilizzo di differenti linguaggi; sui complessi rapporti tra esperienze di vita individuali e trasformazioni del territorio; sulle modalità attraverso cui comunicare i percorsi biografici che emergono dalle fonti orali e da quelle visive (fotografie, film di famiglia in primis); sui problemi relativi alla conservazione e trasmissione della memoria.

 

PROGRAMMA

 

Premesse (9.30 – 11.00)

STORIE E MEMORIE

discussant: Alessandro Cattunar

 

Memorie, guerre, traumi. Una proposta di analisi dei racconti di vita dei testimoni.

Gabriella Gribaudi (Università di Napoli Federico II; Presidente AISO)

L’area di frontiera italo-jugoslava tra 1923-1955. Uno sguardo d’insieme.

Anna Maria Vinci (Università degli Studi di Trieste)

Ricordi sul confine. Invenzione della tradizione e dinamiche della memoria lungo la frontiera.

Marta Verginella (Università di Lubiana)

 

I Sessione (11.30 – 13.00)

CONFINI, RICORDI, IDENTITÀ – PERCORSI DI RICERCA SULL’ISONTINO

discussant: Marta Verginella

 

Narrare le violenze, ricordare il trauma. Le differenze nella costruzione del passato sul confine italo-sloveno.

Kaja Širok (Museo Nazionale di Storia Contemporanea di Lubiana)

La volontà del ricordo: le trasformazioni della memoria femminile e maschile della Resistenza al confine orientale.

Anna Di Gianantonio (Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione – Trieste)

L’alto-isontino tra storia e memoria.

Marko Klavora (Università del Litorale – Koper, Capodistria)

 

dibattito

 

Pausa pranzo (13.00-14.00)

 

II Sessione (15.00 – 16.30)

CONSERVARE E RACCONTARE LE MEMORIE: ARCHIVI E MUSEI

discussant: Gabriella Gribaudi

 

Videointerviste. Voci, sguardi, soggettività tra questioni tecniche e problemi etici.

Giovanni Contini (Soprintendenza Archivistica per la Toscana)

Le vite degli altri. Fonti orali e audiovisive tra archivio della memoria e museo diffuso.

Alessandro Cattunar (Istituto Italiano di Scienze Umane / Associazione Quarantasettezeroquattro)

Il Museo di Caporetto tra storia e memoria: proposte e problemi.

Željko Cimprič (Museo di Caporetto)

 

Pausa caffè

 

III sessione (16.45 – 18.15)

IL CONFINE DEGLI ALTRI. UN INCROCIO DI SGUARDI E PROSPETTIVE

discussant: Anna Maria Vinci

 

Le memorie nelle città: percorsi tra storia e urbanistica.

Alessandra Marin (Università degli Studi di Trieste)

Mind the gap! Trappole e opportunità tra economia e storia delle transizioni.

Giulio Mellinato (Università di Milano Bicocca)

I futuri dei luoghi della memoria. Prospettive confinarie tra memoria e quotidianità.

Laura Richelli (Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia)

Film di famiglia. Il formato ridotto fra ricordo e memoria, autorappresentazione e mappatura emozionale.

Mirco Santi (Università degli Studi di Udine – DAMS di Gorizia)

 

Dibattito