Zoe Porfirogenita nasce poco prima del anno Mille e sin dai primi anni di vita viene spinta dal padre Costantino VIII a trovare marito, in modo tale da poter reclamare il trono imperiale. Infatti, essendo donna, non avrebbe potuto esercitare alcuna autorità senza la presenza di un uomo. La sua indubitabile bellezza la aiuta in questo compito ed Zoe riesce ad avere sempre ampia scelta di contendenti. Nell’arco della sua vita si sposa con tre uomini, il numero massimo che la Chiesa Ortodossa permetteva al tempo.
La popolazione bizantina provava un forte affetto nei confronti di Zoe e della sorella Teodora, al punto di insorgere spesso per garantirne la salvezza durante il loro governo congiunto.
Zoe Porfirogenita è un esempio di donna che si fa rispettare in una società patriarcale, usando anche la sua bellezza esteriore come strumento per esercitare il potere.

Il codex Matritensis

Il Codex Matritensis è un manoscritto di Giovanni Scilitze che riassume la storia dell’Impero Bizantino e dei suoi regnanti tra i secoli IX-XI. È una fonte importante poiché riporta 574 rappresentazioni grafiche della vita quotidiana e non nell’impero. È stato prodotto nelle corti normanne a Palermo.

Zoe Porfirogenita, Teodora Porfirogenita, Romano III Argiro, Michele IV Il Palaflagone, Michele V Il Calafato e Costantino IX sono presenti nel manoscritto.