AUSTERLITZ – Proiezione

Lunedì 20 Febbraio, ore 20
Cinema Ariston, Trieste

Proiezione del film documentario
AUSTERLITZ
di Sergei Loznitsa

Seguirà discussione a cura di
Alessandro Cattunar e Silvia Antonelli
(Associazione Quarantasettezeroquattro)

TRAILER

“Austerlitz è invece un film davvero tosto. Ma è anche implacabile, modernissimo nella descrizione di in presente senza Storia. Dove un campo di concentramento è assimilato a un luogo turistico da Lonely Planet. Quasi un parco-divertimenti, una Disneyland sulle macerie della Storia. Attraversato dal passo lento e svogliato, infradito strascicanti, assembramenti collettivi per mangiare prima di spostarsi pigramente da un’altra parte. Forse Loznitsa, quando ha filmato queste immagini, non era consapevole della portata tragica, anzi esplosiva, nel momento in cui le ha messe insieme. Perché questo è uno dei film più tragici sulla Shoah”.

(tratto da “#Venezia73 – Austerlitz, di Sergei Loznitsa”, http://www.sentieriselvaggi.it/venezia73-austerlitz-di-sergei-loznitsa/)

VUOTO A RENDERE

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UN PROGETTO IN PARTECIPAZIONE CHE VALORIZZA TOLMEZZO E I SUOI BENI COMUNI

Il comune di Tolmezzo promuove il progetto “Vuoto a rendere” gestito dall’associazione Quarantasettezeroquattro in collaborazione con la classe IV Linguistico del liceo G. Marchi.

 

Costituzione, beni comuni e democrazia sono al centro del dibattito pubblico e politico degli ultimi anni. Attorno a questi tre princìpi ruotano le fondamenta del nostro sistema di cittadinanza e si gioca il futuro stesso del paese.

Tre ambiti legati l’uno all’altro dal filo rosso della partecipazione, principio sancito e promosso dalla nostra stessa costituzione.
Conoscere i dettami costituzionali e i meccanismi che regolano i processi democratici, indagare il significato di beni comuni, individuare le modalità di azione e partecipazione diretta alla vita pubblica, consentono di innescare processi di democrazia diretta e hanno ricadute concrete sulla vita dei singoli cittadini e delle comunità di appartenenza.

Come declinare, dunque, il tema della partecipazione all’interno di una piccola comunità?

Gli studenti della IV linguistico G. Marchi di Tolmezzo sono diventati i protagonisti del progetto “Vuoto a rendere” all’interno del quale hanno avuto modo di riflettere sul tema dei beni comuni proponendo azioni di rigenerazione, rivalorizzazione e gestione di alcuni beni comuni cittadini degradati o in disuso: l’ex scuola Marchi, i gradoni dietro al teatro Candoni, la stazione dei pullman.

Le storie di questi luoghi verranno narrate attraverso i linguaggi del teatro, della fotografia e del video trasformandosi in uno spettacolo multimediale che intreccia narrazione, performance, spezzoni di interviste e utopia.
Lo spettacolo avrà luogo venerdì 17 febbraio all’auditorium Candoni di Tolmezzo; alle ore 11:00 per gli alunni delle scuole superiori della città e alle ore 20:30 per l’intera comunità.
Lo spettacolo è gratuito e tutta la cittadinanza è invitata!

LOCANDINA PORGETTO GIOVANI TOLMEZZO 2017

Loghi Vuoto a Rendere

40 d.T. Galateo per un terremoto

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Durata 40 minuti circa
Interpreti e Regia Natalie Norma Fella, Sara Rainis
Video Matteo Sabbadini
Supervisione al movimento Francesco Collavino
Prodotto da Associazione culturale Quarantasettezeroquattro e In\Visible Cities Festival
con il sostegno di Pim Off Milano e con il patrocinio del comune di Tolmezzo

Il progetto 40 d.T. prende le mosse da un esperimento mentale: cosa succede se
una carnica scappata in Francia per fuggire dal terribile Orcolat, e una lombarda che
nulla sa di quell’Orcolat, si ritrovano all’epicentro di una riflessione sulle “grandi
emergenze”? E cosa succede se, attraverso ricerche e interviste, quella carnica e
quella lombarda creano un manuale “for Dummies” (per negati) per prepararsi a una
catastrofe futura?
Due linee temporali guidano la ricerca delle due performer, che si pongono come
prime “dummies” cui il manuale è rivolto. Una linea tende al passato, per sconfiggere
la paura e il trauma trasmessi dalla generazione che ha vissuto il terremoto. L’altra
linea tende al futuro, per scoprire se l’immaginario della catastrofe possa agire
positivamente sulla generazione nata dopo il ’76.


Prossimo appuntamento in programma

Mercoledì 14 dicembre / ore 19.45 e 21.30
Teatro Nuovo Giovanni da Udine

In collaborazione con
la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine nell’ambito delle iniziative
NATALE 1976 – NATALE 2016
ricordare insieme per pensare al domani

Biglietteria on-line.

 

Lo spettacolo è stato proposto in forma di prima prova a Gorizia durante In\Visible Cities 2016 e a Milano ospite di Pim Off

Trailer dello spettacolo

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WUNDERTRUPPE

Wundertruppe è un collettivo teatrale che nasce dalla volontà di Natalie Norma Fella
di mettere in dialogo gli artisti e i tecnici con cui collabora per la creazione dei suoi
lavori.
Da quest’idea nasce un gruppo compatto ma sfaccettato per formazione e attitudini, i
cui elementi creano combinazioni sempre nuove in base alla natura del progetto.
I primi lavori creati dalla WT sono 40 d.T. | Galateo per un terremoto e
Wunderkammer. Due direzioni molto diverse, una più vicina alla performance
multimediale, l’altra più vicina alla prosa contemporanea, ma che si incontrano
nell’uso espressivo del movimento e nella ricerca di un linguaggio personale capace
di indagare e raccontare l’interiorità dell’essere umano.

CHI SIAMO

Natalie Norma Fella
si diploma alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe
di Udine. Continua la sua formazione unendosi al gruppo di studio Fuoco alla Paglia,
che segue da alcuni anni e grazie al quale ha potuto approfondire un metodo di
lavoro ispirato a quello degli etjud di Vasiliev’. Dopo un’esperienza di compagnia con
Teatro delle QuattroeQuarantotto, conclusasi nel 2011, collabora con diversi gruppi
tra cui: Stivalaccio teatro, VicoQuartoMazzini, Instabile Quick.

Paola Aiello
si diploma alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.
Insieme a Natalie partecipa a diversi progetti: letture con musica dal vivo, spettacoli
di commedia dell’arte in collaborazione con Stivalaccio teatro, inoltre lavorano
insieme per altre compagnie tra cui VicoQuartoMazzini per lo spettacolo Sei
personaggi in cerca d’autore. Nel 2016 entra a far parte del progetto La rivoluzione è
facile se sai come farla.

Irina Lorandi
si diploma alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, lavora
con diverse compagnie e registi tra cui: Alessio Bergamo, Milena Costanzo e
Instabile Quick. Incontra Natalie nel 2014 durante i laboratori del gruppo di studio
Fuoco alla Paglia.

Sara Rainis
incontra Natalie alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di
Udine, dove si diploma. Continua il suo percorso di lavoro e formazione sotto la
guida del maestro Jurij Alschitz. Collabora con il collettivo Le foyer e fa parte del
collettivo internazionale gli Eredi.

Marta Lovato
si laurea in Economia e Gestione delle Arti all’università Ca’ Foscari di
Venezia, prosegue gli studi a Rotterdam con il master in Cultural Economics and
Entrepreneurship. Fa parte di WT in qualità di organizzatrice teatrale.

Hanno collaborato con WT
Francesco Collavino | danzatore
Benoit Felix-Lombard | attore, dj
Giorgio Pacorig | musicista
Paolo Paron | musicista, tecnico
Matteo Sabbadini | videomaker

RACCONTARE L’ACCOGLIENZA

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Incontro / Tavola Rotonda

Cormons / Sala Civica di palazzo Locatelli

15 dicembre 2016, ore 17.30

Iniziano i lavori per la terza edizione del Festival della multimedialità urbana In\visible Cities. “MigrAzioni: storie, percezioni, esperienze” che avrà luogo a Gorizia dal 17 al 22 maggio 2017; il Festival propone spettacoli, installazioni e performance che fanno interagire i linguaggi artistico/performativi con la multimedialità e gli spazi urbani, focalizzandosi sul rapporto che gli abitanti hanno con la città in cui risiedono, lavorano, studiano; con lo spazio urbano in cui vivono. Questa edizione del Festival viene introdotta dalla tavola rotonda “Raccontare l’accoglienza”, a Cormons, nella Sala Civica di palazzo Locatelli, giovedì 15 dicembre 2016, dalle 17.30 alle 19.30.

La passata edizione del Festival, “Dopo la Catastrofe. Città, trasformazioni, memorie”, dava spazio a narrazioni sull’accoglienza e la ricostruzione dopo le catastrofi naturali, degli edifici ma soprattutto delle relazioni e del tessuto sociale. La tavola rotonda “Raccontare l’accoglienza” si aprirà con alcuni spezzoni di videoinstallazioni in mostra al Festival dello scorso anno per focalizzarsi poi sulle modalità di intervento e integrazione adottate da organizzazioni che si occupano di richiedenti asilo e rifugiati sul territorio regionale, in particolare verranno messe in evidenza alcune pratiche artistiche che coinvolgono migranti come diretti partecipanti. Porteranno la propria esperienza e le proprie proposte di lavoro un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati attualmente ospitati a Cormons, a Savogna d’Isonzo e a Trieste.

Il sindaco di Cormons, dott. Luciano Patat farà i benvenuti iniziali; saranno presenti l’ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà con il presidente Gianfranco Schiavone, le associazioni Caritas e Insieme con Voi di Gorizia, Oikos e Carovana Artistica Udine-Idomeni di Udine, Rete Solidale di Pordenone e il Consorzio Il Mosaico di Gorizia; verrà esposta la mostra fotografica in progress su “Accoglienza e Integrazione a Cormons” del fotografo Massimo Tommasini e verranno presentati i progetti “Mare Plurale” a cura di Elio Germani e “Rifugiati Climatici” a cura di Eva Sajovic. La tavola rotonda verrà coordinata dall’associazione Quarantasettezeroquattro, capofila del Festival In\visible Cities.

Manifesto del progetto “Mare plurale”, una delle iniziative presentate nel corso dell’incontro.

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mare_plurale

Educati alla guerra

balilla-rosignano

 

L’Associazione Quarantasettezeroquattro e la libreria In der Tat

Sono liete di invitarvi alla presentazione del volume Educati alla guerra
il giorno venerdì 2 dicembre alle ore 20 presso la libreria In der Tat di via Diaz 22 a Trieste,
alla presenza dell’autore Gianluca Gabrielli.

Cosa si studiava in classe durante la conquista della Libia? Cosa si leggeva sui giornalini durante la Grande Guerra? Come riuscì il fascismo a mettere in divisa la gioventù italiana? Come venne spiegata a scuola e in piazza la conquista dell’Etiopia? Quando divenne materia scolastica la cultura militare?
La prima metà del Novecento ha visto l’apice dello scatenamento bellico di tutta la storia dell’umanità. I due conflitti mondiali non solo hanno provocato milioni di vittime ma hanno reso la guerra una esperienza quotidiana per gran parte della popolazione europea e mondiale.
In questo contesto, l’infanzia è stata precipitata sul campo di battaglia.
Il volume intende ripercorrere le tappe di questo coinvolgimento dei bambini tra scuola ed extrascuola, nelle aule e nelle piazze, sui libri scolastici e nell’associazionismo.

Gianluca Gabrielli è dottore di ricerca in Storia dell’educazione all’Università di Macerata.
Con Davide Montino ha curato La scuola fascista (ombre corte 2009) e con Alberto Burgio è autore de Il razzismo (Ediesse 2012). Ha inoltre pubblicato Il curricolo “razziale”. La costruzione dell’alterità di “razza” e coloniale nella scuola italiana (1860-1950)(Eum 2015).
Ha contribuito alla realizzazione delle mostre La menzogna della razza (1994), I problemi del fascismo (1999), Il mito scolastico su Roma (2012)

Associazione Quarantasettezeroquattro

Libreria In der Tat
http://www.indertat.eu

Visioni Notturne Sostenibili – CRESM

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Quest’anno Quarantasettezeroquattro e In\Visible Cities Festival
collaborano con Belice/Epicentro della memoria viva_CRESM
per promuovere il Festival VISIONI NOTTURENE SOSTENIBILI

visioni notturne sostenibili

Una visione plurale del territorio che passa dalla lente cinematografica. “Visioni Notturne Sostenibili. Notte di documentari con gli autori” giunge alla sua quinta edizione e diventa festival. La rassegna nata, con la direzione artistica di Giuseppe Maiorana, come vetrina per la promozione di documentari “dal basso”, quest’anno, da’ il via a molteplici opportunità. Tra queste un workshop produttivo finalizzato allo sviluppo di un progetto di documentario che abbia come tema “Geografie, Ideologie e Azioni”.

Attraverso un bando di selezione, Belìce/EpiCentro della Memoria Viva_CRESM, con il supporto dei comuni Gibellina, Poggioreale, Menfi, Salemi, Sambuca di Sicilia e Vita, in collaborazione con Filmoteca regionale siciliana, AAMOD di Roma, Rete Museale e Naturale belicina, Unpli Trapani, sostiene gli autori nello sviluppo e nella realizzazione di progetti documentaristici innovativi, con lo scopo di raccontare l’immenso e polimorfo territorio della Valle del Belìce. Il workshop, rivolto agli under 30, della durata di una settimana, vedrà la partecipazione, in qualità di mentor degli artisti/registi/filmaker/illustratori/fotografi/fumettisti selezionati, i registi Davide Gambino e Alberto Castiglione. Per partecipare alla selezione, occorre presentare un curriculum vitae, lettera motivazionale e avere una minima conoscenza dei linguaggi video. Una commissione nominata dal direttore artistico selezionerà, il 27 agosto, il vincitore cui sarà dedicato l’investimento per la produzione del documentario.

Tra le novità di quest’anno il concorso “GIOVANI VISIONI”, che ha lo scopo di favorire il protagonismo giovanile attraverso la realizzazione di video clip aventi ad oggetto luoghi e persone, significativi, originali e idonei a valorizzare l’identità del territorio dei comuni della Valle del Belìce, sotto tutti gli aspetti siano essi artistici, che culturali e/o ambientali. Una iniziativa che tramite l’estro creativo di giovani tra i 14 e i 20 anni vuole creare far emergere nuovi linguaggi sonori e fotografici e che fungano da riflessione critica su “Storie, territori, memorie…”

Il Festival, per favorire una maggiore visibilità del territorio e della rassegna e per stimolare il turismo culturale locale, si svolge in maniera itinerante e si caratterizza da due Notti di Visioni:

Il 26 agosto nella suggestiva piazza Elima di Poggioreale Antica e il 27 Agosto, serata finale, al Cretto di Burri/ex chiesa di Santa Caterina dove una commissione decreterà il vincitore e premierà degli artisti. A fine di serata inoltre, sarà selezionato un giovane cui sarà data l’opportunità di partecipare a un workshop con residenza in Sardegna, all’interno del Festival della Resilienza di Macomer.

Ulteriore novità la creazione di uno staff dedicato a tutti coloro che hanno maturato o vogliano maturare esperienze in ambito festivaliero e/o abbiano passione per i temi del Festival.